La parola hummus deriva dall’arabo e significa ceci, un legume che è stato coltivato in Medio Oriente per la prima volta 10mila anni fa. Il nome completo è in realtà “hummus bi tahina”, che significa “ceci con tahina”, una pasta a base di sesamo scurito. L’ingrediente di base è rappresentato dai ceci, che vengono lessati e schiacciati o frullati fino ad ottenere una crema omogenea, facile da spalmare, aromatizzata con olio di oliva, aglio, succo di limone, paprica, semi di cumino in polvere e prezzemolo finemente tritato. Oggi si trova facilmente anche nei supermercati e nei ristoranti di tutta Europa, oltre che in Medio Oriente e Africa settentrionale.
Hummus
Origine contesa tra Egitto, Grecia, Israele e Libano
La sua origine è incerta perché quasi tutti i Paesi mediorientali ne hanno rivendicato la paternità. Il nome stesso suggerisce che abbia avuto origine in un paese arabo: la ricetta più simile era stata scritta al Cairo nel XIII secolo, ma tra gli ingredienti non erano indicati la pasta tahina e l’aglio. Un’origine che in qualche modo è stata poi dimenticata visto che l’hummus non è certo un piatto centrale della cucina egiziana contemporanea. Altri sostengono sia un cibo ebraico, citato nella Bibbia almeno 3.500 anni fa, ma anche la Grecia lo rivendica dicendo che l’hummus è l’alimento base della sua cucina.
Egitto, Grecia e Israele non sono gli unici contendenti. Anche altri Paesi mediorientali rivendicano l’hummus, tra tutti, il Libano. Da ricordare le “Guerre di hummus”, come le hanno definite i giornali, iniziate nel 2008 quando il Libano accusò Israele di rivendicare ciò che invece apparteneva a loro. I libanesi hanno citato in giudizio gli israeliani e hanno chiesto una petizione all’Unione europea per riconoscere l’hummus come cibo libanese. Attualmente la battaglia è ancora in corso.
Piatto della condivisione per eccellenza
L’hummus infatti è un piatto talmente popolare e diffuso da non avere quasi più confini ed è difficile associarlo ad una singola identità nazionale. È anche il piatto della condivisione per eccellenza. Viene servito all’interno di una terrina in cui tutti possono immergere un pezzo di pita o di pane azzimo per mangiarlo. Nel 2012 è stata istituita la Giornata mondiale dell’hummus da festeggiare il 13 maggio di ogni anno. Si è creata così una comunità virtuale che nell’arco di 24 ore organizza eventi e attività che hanno come tema questa bontà cremosa, condividendoli con l’hashtag #hummusday.
Un concentrato di proprietà benefiche
L’hummus, oltre ad essere buono, fa bene alla salute. I ceci, infatti, sono ricchi di proteine, ma anche di fibre e acidi grassi omega 3, contengono alcune vitamine del gruppo B e sali minerali quali magnesio, fosforo, calcio e potassio. Grazie alle loro caratteristiche nutrizionali, aiutano a regolarizzare l’intestino, contribuiscono a tenere sotto controllo la pressione arteriosa e combattono il cosiddetto colesterolo “cattivo” (LDL). La crema thaina non è certo da meno quanto a virtù nutritive. I semi di sesamo sono un’ottima fonte di vitamine del gruppo B e acidi oleico e linoleico (omega-3), ma soprattutto di calcio, utile nella prevenzione dell’osteoporosi. IAT
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