sabato 18 dicembre 2021

Il deflusso ecologico: prospettive di applicazione della normativa europea

 Il deflusso ecologico: 

prospettive di applicazione 

della normativa europea

“Impedire il deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici superficiali, proteggerli, migliorarli e

ripristinarli proteggere e migliorare tutti i corpi idrici artificiali e quelli fortemente modificati, al

fine di raggiungere un buono stato delle acque superficiali”

Si è tenuto a Longarone nell’Area Incontri – Pad. E del quartiere fieristico  il convegno dal

titolo “Il deflusso ecologico: prospettive di applicazione della normativa europea” organizzato

dal Consorzio BIM Piave di Belluno in collaborazione con la Regione del Veneto, l’UNCEM - Unione

Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, la Provincia di Belluno, il Comune di Longarone e

Longarone Fiere Dolomiti.

Alla base dell’incontro l’importante obiettivo della Direttiva Europea Quadro sulle Acque:

“Impedire il deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici superficiali, proteggerli, migliorarli e

ripristinarli proteggere e migliorare tutti i corpi idrici artificiali e quelli fortemente modificati, al

fine di raggiungere un buono stato delle acque superficiali”.

Per perseguire tale obiettivo con il “Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee” è

stato introdotto nel 2012 il concetto di deflusso ecologico, parametro che si riferisce al “volume

d’acqua necessario affinché un ecosistema acquatico continui a prosperare e a fornire i servizi

necessari”.

A partire dal 2022 quello del deflusso ecologico sarà quindi il parametro di riferimento per la

determinazione delle portate derivabili dai concessionari.

Quali saranno le conseguenze dell’applicazione della nuova normativa per il bacino del Piave?

Critico l’Assessore all’Ambiente della Regione Veneto, Giampaolo Bottacin: “con la nuova

normativa europea, dalle nostre simulazioni oltre, che dalle simulazioni di tutti gli Enti che si

occupano di acqua come Enel e Consorzi di bonifica, si è verificato che mancherebbe per quasi

tutto l’arco dell’anno l’acqua nei nostri laghi con conseguenze devastanti. Ecco perché abbiamo

approvato una Delibera di Giunta, in accordo con l’Autorità di Bacino quale Ente che fa applicare

questa normativa, con la possibilità di andare in deroga”.

A volere fortemente questo convegno il Consorzio Bim Piave di Belluno. Il Presidente Marco

Staunovo Polacco spiega infatti che “questa vuole essere l’occasione per portare a conoscenza i

sindaci della provincia di Belluno e le associazioni di categoria interessate di una situazione che a

breve sarà realtà. Dal 1° di gennaio 2022 entrerà in vigore il regime del deflusso ecologico. Una

modifica sul rilascio delle concessioni di derivazione idrica in seguito ad una direttiva europea. Il

convegno è dedicato in particolare agli impatti che potrà avere sullo svuotamento dei laghi

montani, sull’agricoltura in pianura e sulle derivazioni idroelettriche”.

Anche Pierluigi Svaluto Ferro, presidente dell’Assemblea di Federbim - Federazione nazionale dei

Consorzi di Bacino imbrifero montano – è preoccupato per un’applicazione rigorosa di questa

normativa europea, perché non tiene in considerazione il fatto che potrebbe portare importanti

implicazioni negative nei confronti della montagna e della sua economia: “bisogna ragionare con il

modello dei contratti di fiume all’interno dei quali le criticità di ecosistemiche vengono valutate

insieme a tutti i portatori di interesse”.


Dopo gli interventi tecnici anche del prof. emerito Luigi D’Alpaos, del Direttore generale di ARPAV,

Loris Tomiato e Stefano Savio per ENEL Green Power e disponibili sul canale online di Longarone

Fiere Dolomiti – integralmente qui www.youtube.com/watch?v=wMOENt7P6u0 – ha chiuso il convegno

l’intervento del Presidente di UNCEM, Marco Bussone che ci tiene ad evidenziare come siamo già nel pieno

di una transizione ecologica e “qualsiasi norma che si aggiunge non può mettere in crisi quella capacità di

traguardare il futuro che già abbiamo”.

Ormai da tre anni il tema dell’ambiente è diventato fondamentale per Longarone Fiere Dolomiti,

così come i grandi temi e una dimensione progettuale europea legata alla montagna. A

sottolinearlo il Presidente Gian Angelo Bellati insieme al partenariato del nuovo centro Europe

Direct Montagna Veneta, presente con uno stand permanente in Fiera. Inoltre “sappiamo tutti

dell’importanza dell’ambiente, anche in Europa. Il Green Deal, questo grande obbiettivo del 2050

di un’Europa senza anidride carbonica è un po’ la strada che noi dobbiamo seguire. Ci occuperemo

di questo tema praticamente in tutte le nostre manifestazioni, anche nell’ambito della prossima

Ri-Costruire (19-20 e 25-26-27 febbraio 2022) che, come di consueto, aprirà il calendario del

nuovo anno fieristico”.

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