Domenica 15 giugno, il borgo medievale di Varzi (Pv) si trasforma in un palcoscenico di sapori, profumi e saperi artigiani. È qui che va in scena la quarta edizione del Festival del Salame di Varzi Dop, un viaggio nella cultura gastronomica dell'Oltrepò pavese organizzato dal Consorzio di tutela del Salame di Varzi Dop, con il contributo del bando Lombardia Style - “Progetti di promozione unitaria per l'attrattività territoriale” di Regione Lombardia e la collaborazione del Comune di Varzi.
Il Festival abbraccia l'intero territorio di produzione del salame, il cosiddetto “protettorato”, per raccontare - tra degustazioni, incontri e itinerari enogastronomici - un prodotto che non è solo cibo, ma autentica espressione del territorio. Tra i protagonisti della giornata spicca il salame “cucito”, tipologia rara e preziosa, emblema di una tradizione che resiste e si rinnova. Il cuore dell'evento batte al Castello Malaspina, che alle 10:30 accoglierà il pubblico nella suggestiva sala delle mangiatoie per l'apertura ufficiale, con i saluti istituzionali del presidente del Consorzio, Pierluca Ambrosioni, e di Giovanni Palli, presidente della Provincia di Pavia, presidente della Comunità montana Oltrepò pavese e sindaco di Varzi. Lo stesso Castello sarà visitabile durante tutta la manifestazione.
Il 15 giugno torna il Festival del Salame di Varzi Dop:
il programma e le novità
«Siamo arrivati alla quarta edizione del Festival del Salame di Varzi - dice Pierluca Ambrosioni, presidente del Consorzio di Tutela - una festa che sentiamo nostra, che organizziamo in casa e che cresce ogni anno. Quest'anno abbiamo voluto fare un passo in più, introducendo il “Kit del goloso”, che permetterà di incontrare i produttori all'interno del Castello Malaspina e delle cantine storiche. È un modo per far scoprire le nostre eccellenze, ma anche il valore del disciplinare, che rappresenta una garanzia per il consumatore».
Giovanni Palli, presidente della Provincia di Pavia e sindaco di Varzi, sottolinea il significato strategico dell'iniziativa: «Il Festival del Salame di Varzi nasce da un'intuizione semplice: valorizzare Sua Maestà, come lo chiamo io, il nostro prodotto d'eccellenza, conosciuto in tutto il mondo. Il Festival non celebra solo un prodotto: promuove il territorio, la sua cultura, la sua identità. I percorsi del gusto sono diventati un modo concreto per attrarre visitatori e raccontare chi siamo. Il 15 giugno sarà una giornata da non perdere».
Già dalle 10 del mattino, le cantine storiche del Castello e dell'antico borgo apriranno le loro porte, trasformandosi in tappe di un itinerario del gusto condotto da produttori, esperti e sommelier. Un percorso affascinante tra volte in pietra, dove il salame incontra il calice: ogni tappa sarà un dialogo tra sapori, con momenti guidati da Onas Lombardia (Organizzazione nazionale assaggiatori salumi), Ais (Associazione italiana sommelier), rappresentanti del Consorzio, giornalisti e gastronomi. Il Festival, ricordiamo, è accompagnato quest'anno da una novità tecnica importante: la revisione del disciplinare di produzione del Salame di Varzi Dop. Un aggiornamento che valorizza la tradizione e garantisce tracciabilità e qualità, frutto di un lavoro complesso svolto in dialogo con il ministero e gli organismi di certificazione.
«La revisione del disciplinare del Salame di Varzi - spiega Cristiano Loddo, direttore di Salumitalia - è stata un'operazione complessa, ma necessaria per dare a questo prodotto storico un quadro normativo più chiaro, moderno e coerente con le direttive europee. Abbiamo lavorato su oltre duemila pagine di dossier, in continuo dialogo con il Ministero e gli organismi di certificazione, per arrivare a un testo asciutto ma preciso, che valorizza la tradizione e garantisce tracciabilità e qualità». A fare da cornice al Festival, un mercatino di prodotti tipici e street food selezionato animerà le strade del centro storico per tutta la giornata.
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