profumi della Val d'Aosta
I primi documenti che attestano la presenza del lardo in Valle d'Aosta
risalgono a un manoscritto del 1570 riguardante i refettori dei religiosi del monastero di Sant'Orso e la distribuzione di prodotti alimentari agli indigenti. Nel 1763, nel primo inventario del castello di Arnad, è trovata la registrazione della presenza nella cucina del castello di quattro doils. Si trattava di contenitori di legno di castagno, con particolari incastri che non facevano fuoriuscire la salamoia. Le attrezzature erano utilizzate fin da tempi remoti per far maturare e conservare il lardo. Risalgono invece alla fine del XVIII secolo le relazioni sui prezzi delle derrate alimentari. Un riferimento successivo, riporta la descrizione di una taverna della città d' Aosta: nell'elenco dei cibi disposti su un grande tavolo, figura anche il lard friand (lardo prelibato).
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Grande protagonista delle tavole valdostane, il lardo d’Arnad è largamente impiegato in cucina: dall’antipasto, servito tagliato o caldo (sciolto su bruschette o arrotolato intorno a frutta come le prugne). E’ ottimo come ingrediente dei sughi per la pasta. E’impiegato per insaporire piatti di carne o di pesce. Tradizionalmente il lardo d’Arnad si gusta con il caratteristico pane scuro valdostano, il “pan dur”, spalmato con miele, che ne esalta il sapore gradevolmente dolce. Tagliato a fette sottili, spolverizzato di pepe nero e spalmato su polenta grigliata, si abbina a vini bianchi ben strutturati e rossi giovani di facile beva.
Nel 2004 la regione ha tutelato la commercializzazione dei prodotti tipici valdostani istituendo il contrassegno di qualità “ Saveurs du Val d'Aoste”: Il marchio identifica gli esercizi commerciali nei quali è possibile degustare o acquistare i prodotti del territorio.
Orfeo Meneghetti
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