Grande successo per l’Anteprima Chianti
300 buyer dal mondo e oltre 100 aziende
Chiude con successo l'Anteprima del vino Chianti insieme, per la prima volta
ai consorzi di sottozona Fiorentini, Rufina e Senesi, per oltre 100 aziende presenti con assaggi, 170 giornalisti e 300 buyer intern
azionali
Si è conclusa con successo la terza edizione dell’Anteprima Chianti, che ha visto il Consorzio Vino Chianti insieme, per la prima volta, ai consorzi di sottozona Colli Senesi, Colli Fiorentini e Chianti Rufina, presso la Fortezza da Basso, polo fieristico di Firenze. Un impatto positivo per stampa e buyer che hanno visitato la manifestazione: la Toscana diventa più compatta e più forte sia in Italia che all’estero.
170 i giornalisti presenti e quasi 300 i buyer da ogni parte del mondo: le oltre 100 aziende, un numero sorprendente, hanno così potuto presentarsi con i loro assaggi da botte e i prodotti attualmente sul mercato ad un pubblico che ben ha accolto questa unione se pur, con le differenze che caratterizzano ogni singola zona del Chianti.
«Per la prima volta, anche grazie al contributo della Regione - ci ha spiegato Giovanni Busi (nella foto sotto), presidente del Consorzio Vino Chianti - siamo riusciti a riunire tutti i maggiori consorzi di sottozona (Colli Senesi, Colli Fiorentini e Chianti Rufina) e ciò non può che giovare alla manifestazione: il fatto di stare tutti insieme è un vantaggio per chi ci visita e si trova di fronte ad un panorama esteso ma chiaro di ciò che questa regione può offrire, una promozione che va a favore di ogni singola azienda».
Nello stesso modo la pensano anche i presidenti degli altri tre consorzi, Colli Fiorentini, Chianti Rufina e Colli Senesi: la novità di poter stare insieme darà nuova linfa al comparto vinicolo, sia da un punto di vista di immagine che di mercato.
«Quando si parla di Chianti - ha aggiunto Busi - si parla di un vino, certamente, ma ciò che emerge è la storia di un territorio enologico immenso e vario, della sua storia e della sua cultura enogastronomica e questo ci rende forti e riconoscibili. Quindi, anche se siamo soltanto alla prima edizione, credo che il messaggio sia stato di unità e di chiarezza al contempo, di vini con spiccate caratteristiche per ogni singola area però sotto un’unica bandiera, la Toscana».
«Il Consorzio - ha concluso Busi - si sta impegnando a promuovere in maniera massiccia la diffusione della cultura (e la storia) che sta (dentro e fuori) il bicchiere. Un concetto di territorio enologico e di una denominazione che vuole esprimere qualità e al contempo emozioni forti e vere, durature».
I numeri del vino Chianti
16mila ettari di vigneto.
105 milioni di bottiglie prodotte.
800mila ettolitri di vino.
70% estero, 30% Italia.
350 milioni di euro giro d’affari.
Principali mercati esteri: Usa, Germania, Giappone.
20mila addetti nel comprensorio Chianti (aziende, ristoranti, ecc.).
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