giovedì 2 aprile 2015

Assenzio è tornato ad essere un must


Assenzio è tornato 
ad essere un must

Il liquore mutate proprietà e la gradazione alcolica, in Francia
è tornato ad essere richiesto nei locali alla moda
Assenzio è tornato ad essere un must
Il nome della pianta dell'assenzio, Absinthium, deriva dal greco letteralmente pianta senza diletto ossia sgradevole. E' una pianta amara in tutte le sue parti. Il nome di genere è Artemisia, e pare derivi da Artemide, la dea protettrice delle piante medicinali che giovavano alle donne. In effetti l'assenzio è la pianta amara aromatica per eccellenza della tradizione erboristica. E' usata anche per aromatizzare i liquori, tra cui il vermouth, un vino liquoroso dal gradevole sapore amaro-tonico dovuto proprio all'assenzio. In purezza si ricava un liquore che dà sintomi simili alle droghe leggere.
L'assenzio come inebriante è stato celebrato nell'arte. Manet, padre dell'Impressionismo, dipinge Il bevitore di assenzio, Degas ritrae in una sua opera: L'assenzio. Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, i poeti maledetti, scrivevano perdendosi tra i sorsi dell' alcool.
Distillato ad alta gradazione alcolica dall'aroma di anice, è un derivato da erbe quali i fiori e le foglie dell'assenzio maggiore (Artemisia absinthium), che contiene tujone, che in dosi elevate può portare a crisi epilettiche e morte. In Francia una legge del 1988 ha portato al divieto di vendita di bevande non conformi con le regolamentazioni dell'Unione europea chiamate esplicitamente "assenzio".
Il grado alcolico del nuovo assenzio è di 55 gradi, ha degli ingredienti parzialmente diversi dal liquore tanto in voga nella Bella Epoque. Il gusto è mentolato è sostituito l'antico sapore d'anice. e soprattutto contiene meno di 10 milligrammi per litro di elementi potenzialmente velenosi, così come impone un decreto del 1998 che ne autorizza di nuovo la circolazione.
Nel 2000 il liquore, in una versione alcolica corretta, è tornato ad essere consumato nei ristoranti e nei caffè parigini. L'assenzio considerato il liquore dell'oblio e della pazzia, proibito in tutta Europa all'inizio del secolo scorso, è diventato di gran moda ed è oramai un must nei locali più frequentati della capitale francese.
Per servirlo, il rito non è mutato: dopo aver versato nel bicchiere una dose di liquore, si mette una zolletta di zucchero su un cucchiaino d'argento traforato e vi si versa sopra lentamente dell'acqua fresca. Il contenuto del bicchiere si tinge cosi' lentamente di verde e l'atmosfera di un tempo è garantita.
Orfeo Meneghetti

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