sabato 4 giugno 2016

SODDISFAZIONE PER LE AZIENDE AGROALIMENTARI CHE INVESTONO IN CULTURA

ELEVATA SODDISFAZIONE 

PER LE AZIENDE AGROALIMENTARI 

CHE INVESTONO IN CULTURA

 

Presentata a Gavi un'indagine sulle sinergie tra cibo, vino e arte

 


Le interconnessioni tra arte, cultura e settore agroalimentare - aziende e consorzi - sono al centro del rapporto Wine, Food & Arts in Italia 2016prima mappatura di questo tipo promossa nel nostro Paese, un'analisi che desideriamo portare all'attenzione dei nostri Associati.

Lo studio, svolto nei mesi di aprile e maggio 2016, è stato promosso dalConsorzio Tutela del Gavi, attraverso il Laboratorio Gavi, e dal CeSTIT, Centro Studi per il Turismo dell’Università di Bergamo, diretto dalla professoressa Roberta Garibaldi.
La Cantina Antinori nel Chianti Classico concepita dall'architetto Marco Casamonti e punto nevralgico dell'Antinori Art Project
Il rapporto è stato presentato venerdì 27 maggio al Forte di Gavi (Gavi, Alessandria) in occasione del conferimento del Premio Gavi La Buona Italia.

Laboratorio Gavi e CeSTIT hanno osservato 219 progetti promossi da aziende e consorzi vitivinicoli e alimentari caratterizzati dall'adozione delle arti e della cultura come elemento di qualificazione e comunicazione.

Sono emersi i seguenti settori d’intervento:
  • Musei tematici del cibo e del vino;
  • Produzioni culturali/arti performative ed eventi multidisciplinari;
  • Produzioni culturali/arte contemporanea e cantine di design;
  • Restauri e valorizzazione dei beni culturali;
  • Etichette e packaging d’autore;
  • Premi culturali.
Il binomio tra arte e gusto, infatti, negli ultimi anni si è arricchito di esperienze, iniziative e progetti creativi analizzati al fine di chiarire quali soggetti investano in arte e cultura, con quali motivazioni e risultati sia in termini di soddisfazione personale, sia in termini di ricadute commerciali.
Il Premio Nonino, giunto nel 2016 alla quarantunesima edizione
Gran parte delle realtà considerate sono microimprese o aziende medio-piccole appartenenti prevalentemente al settore vitivinicolo (85%), realtà dinamiche e alla costante ricerca di nuove soluzioni per migliorare e diversificare la propria offerta.

Il dato nuovo è rappresentato dalla percezione della cultura come oggetto d’impresa da parte degli operatori agroalimentari: investire in arte e cultura, infatti, implica un interesse per la tutela, la valorizzazione e la diffusione del patrimonio, ma anche numerosi benefici per la realtà imprenditoriale, quale, ad esempio, il miglioramento delle relazioni con il territorio e dell’immagine aziendale percepita nei mercati di riferimento.

Il livello di soddisfazione per queste iniziative mostrato dagli imprenditori è complessivamente molto alto.
Scarichi il Rapporto Wine, Food & Arts in Italia 2016

I promotori

Laboratorio Gavi
Il Consorzio Tutela del Gavi ha adottato arte e cultura come propulsori della sua strategia di valorizzazione del territorio attraverso una mostra, un ciclo di eventi dedicati all’archeologia del vino e la seconda edizione delPremio Gavi La Buona Italia.
CeSTIT
Il Centro Studi per il Turismo e l’Interpretazione del Territorio(CeSTIT) è stato istituito nel giugno 1999 con sede presso Università degli studi di Bergamo. Il Centro si configura come luogo di elaborazione culturale, ricerca teorica e applicata, formazione, consulenza e scambi interculturali nazionali e internazionali nell’ambito delle problematiche del territorio, dei beni e delle attività culturali e turistiche.

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