A Cortina apre
i battenti il SanBrite
l’agricucina
di Riccardo Gaspari
Il cuoco ha inaugurato da poco il ristorante SanBrite nella perla delle Dolomiti dove offre esperienze gustative all’insegna del contatto diretto con la natura tra picnic e pranzi vegetariani nell’orto
Lo chef Riccardo Gaspari raddoppia e apre un nuovo ristorante. Si chiama SanBrite, la prima agricucina di Cortina d’Ampezzo (Bl). Tante le idee per vivere esperienze uniche a contatto con la natura con fasce di prezzo modulate nello splendido scenario delle Dolomiti: dai picnic sul prato alla cucina mobile fino al pranzo vegetariano servito all’interno di un orto.
A dieci anni di distanza dal fortunato avvio dell'agriturismo El Brite de Larieto, la famiglia Gaspari inaugura una nuova avventura di gusto e di sapienza alimentare a Cortina. In località Alverà, a due passi dal centro, è aperto da martedì 4 luglio. Il nome stesso ne rivela la storia: “nel dialetto ampezzano san significa sano, come la cucina sana della nostra tradizione”, spiegano i proprietari. La seconda parte del nome, “Brite”, si deve all’azienda di famiglia che dal 2004 ha affondato le radici nel territorio di Cortina e delle Dolomiti, prima con El Brite de Larieto poi con il Piccolo Brite e ora con il nuovo ristorante.
È proprio dalla tradizione e dall’apprendimento che nasce a Cortina questa nuova storia. SanBrite accoglie il talento e la maestranza dello chef Riccardo Gaspari - premiato come Artigiano del Gusto nel 2014, vincitore del Premio Birra Moretti nel 2015 e Miglior Agriturismo dell’Alpe Adria nel 2017 - per trasporli in un’esperienza completamente nuova.
«SanBrite è il ristorante che volevamo da sempre, un sogno che si realizza. In un vecchio fienile ristrutturato, proprio accanto alla boutique del formaggio del Piccolo Brite, abbiamo ricavato uno spazio di gusto, di innovazione e di creazione, con una straordinaria vista, che si affaccia a 360° sulle Tofane, regine delle Dolomiti». Dalla cucina, Riccardo e la sua brigata, portano ai menu cortinesi nuove idee e sapori: dalla ratatouille, alla patata primordiale, alla gallina vecchia, fino ad arrivare allo spaghetto al pino mugo.
«Con l’agricucina di SanBrite abbiamo voluto creare un posto speciale, dove gli amanti del gusto e del buon vivere possano passare momenti indimenticabili, ritrovando il senso della montagna e della natura». Un’arfa ampezzana, simbolo di radici e tradizioni, campeggia nello stemma di SanBrite. E proprio accanto all’arfa, nei prati del ristorante, sorge l'orto fortemente voluto dallo chef per coltivare i prodotti del territorio. Qui, un grande tavolo in legno è la location d'eccellenza per mangiare immersi nella natura. E ancora: la nuova terrazza sapientemente lavorata in legno per pranzi e relax, e distese di verde in cui è possibile prendere parte a picnic tra le montagne, cullati dalla preziosa veduta sulla valle e dai sapori dei deliziosi cestini che Ludovica Rubbini, moglie di Riccardo e partner di ogni nuova scommessa, prepara con cura fin dai primi passi fatti insieme.
Il SanBrite è aperto dieci mesi all’anno, marcando così la scelta di offrire un servizio continuativo al territorio, lungo l’arco della stagione vacanziera e anche oltre. Picnic sul prato. Una proposta easy per chi ama il contatto con la natura. Il ristorante mette a disposizione una coperta e un cestino con un panino, un vasetto di yogurt, un salamino di capra, un sacchettino di biscotti, un frutto, una bottiglietta d’acqua, un tagliere e un coltello. Costo: 18 euro.
Pranzo nell’orto. Un’idea originale ideale per chi ama la cucina vegetariana o per chi vuole vivere un’esperienza gourmand con prodotti sani e veramente a chilometri zero. Il servizio viene allestito all’interno dell’orto del SanBrite. Prevede 6-7 portate con vino abbinato. Massimo 10 persone. Prezzo su richiesta. In cantina. Un’esperienza sensoriale guidata attraverso un percorso di degustazione con le portate che maggiormente caratterizzano la cucina della famiglia Gaspari. Un piatto viene servito nella cantina di stagionatura dei formaggi. Costo: 80 euro.
Picnic in quota. Si chiama “Brite Mobile”. È nata da un’idea di Riccardo e Ludovica che l’hanno realizzata con l’aiuto di un giovane falegname, Christian Menardi, e del fabbro Sovilla. Il tavolo che accoglie gli ospiti viene apparecchiato con piatti di ceramica fatti a mano, runner e tovaglioli in lino, con burro e formaggi freschi del Caseificio Piccolo Brite di Cortina d’Ampezzo. Si pranza a oltre 2 mila di quota. Menu di 7 portate con vini abbinati. Da un minimo di 4 ad un massimo di 10-12 persone. Prezzo su richiesta.
A dieci anni di distanza dal fortunato avvio dell'agriturismo El Brite de Larieto, la famiglia Gaspari inaugura una nuova avventura di gusto e di sapienza alimentare a Cortina. In località Alverà, a due passi dal centro, è aperto da martedì 4 luglio. Il nome stesso ne rivela la storia: “nel dialetto ampezzano san significa sano, come la cucina sana della nostra tradizione”, spiegano i proprietari. La seconda parte del nome, “Brite”, si deve all’azienda di famiglia che dal 2004 ha affondato le radici nel territorio di Cortina e delle Dolomiti, prima con El Brite de Larieto poi con il Piccolo Brite e ora con il nuovo ristorante.
È proprio dalla tradizione e dall’apprendimento che nasce a Cortina questa nuova storia. SanBrite accoglie il talento e la maestranza dello chef Riccardo Gaspari - premiato come Artigiano del Gusto nel 2014, vincitore del Premio Birra Moretti nel 2015 e Miglior Agriturismo dell’Alpe Adria nel 2017 - per trasporli in un’esperienza completamente nuova.
«SanBrite è il ristorante che volevamo da sempre, un sogno che si realizza. In un vecchio fienile ristrutturato, proprio accanto alla boutique del formaggio del Piccolo Brite, abbiamo ricavato uno spazio di gusto, di innovazione e di creazione, con una straordinaria vista, che si affaccia a 360° sulle Tofane, regine delle Dolomiti». Dalla cucina, Riccardo e la sua brigata, portano ai menu cortinesi nuove idee e sapori: dalla ratatouille, alla patata primordiale, alla gallina vecchia, fino ad arrivare allo spaghetto al pino mugo.
«Con l’agricucina di SanBrite abbiamo voluto creare un posto speciale, dove gli amanti del gusto e del buon vivere possano passare momenti indimenticabili, ritrovando il senso della montagna e della natura». Un’arfa ampezzana, simbolo di radici e tradizioni, campeggia nello stemma di SanBrite. E proprio accanto all’arfa, nei prati del ristorante, sorge l'orto fortemente voluto dallo chef per coltivare i prodotti del territorio. Qui, un grande tavolo in legno è la location d'eccellenza per mangiare immersi nella natura. E ancora: la nuova terrazza sapientemente lavorata in legno per pranzi e relax, e distese di verde in cui è possibile prendere parte a picnic tra le montagne, cullati dalla preziosa veduta sulla valle e dai sapori dei deliziosi cestini che Ludovica Rubbini, moglie di Riccardo e partner di ogni nuova scommessa, prepara con cura fin dai primi passi fatti insieme.
Il SanBrite è aperto dieci mesi all’anno, marcando così la scelta di offrire un servizio continuativo al territorio, lungo l’arco della stagione vacanziera e anche oltre. Picnic sul prato. Una proposta easy per chi ama il contatto con la natura. Il ristorante mette a disposizione una coperta e un cestino con un panino, un vasetto di yogurt, un salamino di capra, un sacchettino di biscotti, un frutto, una bottiglietta d’acqua, un tagliere e un coltello. Costo: 18 euro.
Pranzo nell’orto. Un’idea originale ideale per chi ama la cucina vegetariana o per chi vuole vivere un’esperienza gourmand con prodotti sani e veramente a chilometri zero. Il servizio viene allestito all’interno dell’orto del SanBrite. Prevede 6-7 portate con vino abbinato. Massimo 10 persone. Prezzo su richiesta. In cantina. Un’esperienza sensoriale guidata attraverso un percorso di degustazione con le portate che maggiormente caratterizzano la cucina della famiglia Gaspari. Un piatto viene servito nella cantina di stagionatura dei formaggi. Costo: 80 euro.
Picnic in quota. Si chiama “Brite Mobile”. È nata da un’idea di Riccardo e Ludovica che l’hanno realizzata con l’aiuto di un giovane falegname, Christian Menardi, e del fabbro Sovilla. Il tavolo che accoglie gli ospiti viene apparecchiato con piatti di ceramica fatti a mano, runner e tovaglioli in lino, con burro e formaggi freschi del Caseificio Piccolo Brite di Cortina d’Ampezzo. Si pranza a oltre 2 mila di quota. Menu di 7 portate con vini abbinati. Da un minimo di 4 ad un massimo di 10-12 persone. Prezzo su richiesta.
di Lina Pison
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