La degustazione, intitolata «Il vino e il suo contrario», ha preso spunto da testi tratti da opere di Roland Barthes, linguista, critico letterario e intellettuale francese, e Piero Camporesi, filologo geniale che ha rivoluzionato il modo d’interpretare gli atti alimentari. Barthes, infatti, nella raccolta di saggi Miti d'Oggi, pubblicata a Parigi nel 1957, individua nel latte il «contrario del vino». Il vino rosso, nel suo immediato riferimento al sangue, è da lui presentato come liquido denso e vitale, sostanza che, sul piano sociale, è capace di rovesciare situazioni spingendo al sogno o, secondo l'uso, alla realtà. Il latte, invece, con la purezza che Barthes associa all'innocenza infantile, sarebbe simbolo di forza calma, bianca, lucida, totalmente aderente alla realtà, una bevanda che non lascia spazio al sogno né, tanto meno, a visioni dionisiache.
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