Franciacorta, il domani
a misura d'uomo
Burocrazia semplice,
sviluppo economico
Approvato in Regione un nuovo strumento di governo del territorio per la rima volta basato sui confini di una Docg, burocrazia più semplice e sviluppo economico maggiore, il tutto a favore dei cittadini e dei turisti
Il Piano territoriale regionale d'area (Ptra) della Franciacorta è stato presentato ufficialmente oggi al 39° piano del Palazzo della Regione Lombardia dopo che nei giorni scorsi Italia a Tavola ne aveva dato un’ampia e approfondita anticipazione.
«Per attivare le medesime azioni utili a valorizzare il territorio - ha commentato Roberto Maroni - il Piano renderà più coerenti gli interventi e consentirà di canalizzare risorse economiche non in 22 aree comunali ma in un'unica area. Questa iniziativa parte da lontano e rappresenta una novità straordinariamente interessante. Ci stiamo impegnando sugli obiettivi, meno consumo del suolo, sviluppo del turismo e della cultura capaci di valorizzare il nostro territorio lombardo che conta ben con undici siti Unesco. Terzo obiettivo mobilità sostenibile e quarto riduzione consumi energetici. La regione è regista della valorizzazione con i 18 comuni della Franciacorta, con i produttori e gli stakeholder. Ecco noi siamo capaci di fare questo lavoro di squadra a vantaggio d'eccellenza del modello lombardo».
Il Piano territoriale regionale d’area (Ptra) della Franciacorta ha raggiunto l’atteso traguardo, con l’approvazione in via definitiva da parte del Consiglio Regionale, lo scorso martedì 18 luglio. Un grande risultato fortemente voluto dal Consorzio Franciacorta e dai comuni interessati al progetto, che da anni collaborano con il supporto della Regione e delle Università di Brescia e Bergamo per dotare il territorio di uno strumento capace di valorizzare al meglio le sue potenzialità ambientali e culturali.
«A nome del consorzio di Tutela del Franciacorta esprimo il mio sincero grazie - ha sottolineato Vittorio Moretti presidente del Consorzio - il piano territoriale è il coronamento di un percorso nel quale abbiamo fortemente creduto sin dall'inizio. Fare della Franciacorta un'eccellenza della cultura del vino e dell'accoglienza grazie a uno strumento di governo che consente uno sviluppo economico più armonioso e consente di pensare al futuro in modo più positivo. Uno sviluppo - ha aggiunto Moretti - che abbia nella terra e nella cura del vino il suo motore capace di uno sviluppo culturale paesaggistico. Il Consorzio con la forza dei suoi 116 produttori vuole svolgere un ruolo da protagonista. Insieme abbiamo un compito di responsabilità verso le nuove generazioni».
Anche Viviana Beccalossi ha dichiarato la propria soddisfazione: «Da bresciana e amante delle bollicine prima che da assessore, posso dire che abbiamo un nuovo strumento per valorizzare l'eccellenza lombarda in Italia e nel mondo che supera il prodotto francese. Fare squadra a livello locale, oltre alle appartenenze politiche e territoriali, oltre le iniziative spot per avere un piano di sviluppo e progetti a lunga scadenza. Il nostro obiettivo è tutelare un patrimonio meraviglioso».
I Comuni Coinvolti nel progetto sono: Adro, Capriolo, Cazzago San Martino, Cellatica, Cologne, Coccaglio, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d'Iseo, Rodengo Saiano, Rovato, Castegnato, Ospitaletto, Palazzolo sull'Oglio, Sulzano. «Comuni cui ora tocca la responsabilità di attuare questo Piano è utilizzarlo di concerto e non singolarmente - ha aggiunto Maurizio Zanella che avvio, da presidente del Consorzio - il lavoro istruttorio». «È il primo caso al mondo di un area sovracomunale che fa coincidere la propria programmazione territoriale con un prodotto agricolo, un segmento produttivi affascinante - ha commentato Giani Fava - un fatto per nulla consueto, il prodotto agricolo diventa il soggetto che governa le politiche territoriali, evviva la Franciacorta».
Maurizio Zanella, Gianni Fava, Viviana Beccalossi, Leonardo Vizza, Roberto Maroni e Vittorio Moretti
Il presidente Roberto Maroni, il presidente del Consorzio di Tutela della Franciacorta Vittorio Moretti, Maurizio Zanella, Leonardo Vizza presidente "Terre della Franciacorta" con gli assessori regionali Gianni Fava all'Agricoltura e Viviana Beccalossi al Territorio hanno convenuto innanzitutto sul valore di un progetto di governo del territorio che, per la prima volta in assoluto, muove i propri passi a partire dai confini di una Docg, quella delle bollicine di Franciacorta. Ogni due mesi un incontro tra i 22 comuni insieme a Regione e regione Associazioni, servirà ad attivare gli obiettivi del piano attraverso una governance condivisa.«Per attivare le medesime azioni utili a valorizzare il territorio - ha commentato Roberto Maroni - il Piano renderà più coerenti gli interventi e consentirà di canalizzare risorse economiche non in 22 aree comunali ma in un'unica area. Questa iniziativa parte da lontano e rappresenta una novità straordinariamente interessante. Ci stiamo impegnando sugli obiettivi, meno consumo del suolo, sviluppo del turismo e della cultura capaci di valorizzare il nostro territorio lombardo che conta ben con undici siti Unesco. Terzo obiettivo mobilità sostenibile e quarto riduzione consumi energetici. La regione è regista della valorizzazione con i 18 comuni della Franciacorta, con i produttori e gli stakeholder. Ecco noi siamo capaci di fare questo lavoro di squadra a vantaggio d'eccellenza del modello lombardo».
Il Piano territoriale regionale d’area (Ptra) della Franciacorta ha raggiunto l’atteso traguardo, con l’approvazione in via definitiva da parte del Consiglio Regionale, lo scorso martedì 18 luglio. Un grande risultato fortemente voluto dal Consorzio Franciacorta e dai comuni interessati al progetto, che da anni collaborano con il supporto della Regione e delle Università di Brescia e Bergamo per dotare il territorio di uno strumento capace di valorizzare al meglio le sue potenzialità ambientali e culturali.
«A nome del consorzio di Tutela del Franciacorta esprimo il mio sincero grazie - ha sottolineato Vittorio Moretti presidente del Consorzio - il piano territoriale è il coronamento di un percorso nel quale abbiamo fortemente creduto sin dall'inizio. Fare della Franciacorta un'eccellenza della cultura del vino e dell'accoglienza grazie a uno strumento di governo che consente uno sviluppo economico più armonioso e consente di pensare al futuro in modo più positivo. Uno sviluppo - ha aggiunto Moretti - che abbia nella terra e nella cura del vino il suo motore capace di uno sviluppo culturale paesaggistico. Il Consorzio con la forza dei suoi 116 produttori vuole svolgere un ruolo da protagonista. Insieme abbiamo un compito di responsabilità verso le nuove generazioni».
Anche Viviana Beccalossi ha dichiarato la propria soddisfazione: «Da bresciana e amante delle bollicine prima che da assessore, posso dire che abbiamo un nuovo strumento per valorizzare l'eccellenza lombarda in Italia e nel mondo che supera il prodotto francese. Fare squadra a livello locale, oltre alle appartenenze politiche e territoriali, oltre le iniziative spot per avere un piano di sviluppo e progetti a lunga scadenza. Il nostro obiettivo è tutelare un patrimonio meraviglioso».
I Comuni Coinvolti nel progetto sono: Adro, Capriolo, Cazzago San Martino, Cellatica, Cologne, Coccaglio, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d'Iseo, Rodengo Saiano, Rovato, Castegnato, Ospitaletto, Palazzolo sull'Oglio, Sulzano. «Comuni cui ora tocca la responsabilità di attuare questo Piano è utilizzarlo di concerto e non singolarmente - ha aggiunto Maurizio Zanella che avvio, da presidente del Consorzio - il lavoro istruttorio». «È il primo caso al mondo di un area sovracomunale che fa coincidere la propria programmazione territoriale con un prodotto agricolo, un segmento produttivi affascinante - ha commentato Giani Fava - un fatto per nulla consueto, il prodotto agricolo diventa il soggetto che governa le politiche territoriali, evviva la Franciacorta».
di Andrea Radic
vicedirettore
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