Alla Notte della Taranta, di scena il 26 agosto a Melpignano, sarà trasmesso il video dell’ultimo Torneo dei Rioni di Oria. Lo ha annunciato il presidente della Fondazione Notte della Taranta, Massimo Manera, intervenendo al Talk show di apertura del Torneo dei Rioni 2017, che si è appena concluso a Oria, registrando ben 30mila spettatori. “La strategia è di legare e far collaborare i grandi eventi della Puglia” spiega il presidente Massimo Manera, “nella linea tracciata dall’assessore all’industria turistica e culturale, Loredana Capone. La Notte della Taranta collabora con il Torneo dei Rioni di Oria e si sta legando anche con il Carnevale di Putignano e il Festival della Valle d’Itria oltre che con la Focara di Novoli, per fare rete e potenziare la promozione dei grandi eventi”.
Soddisfatto il presidente della Pro Loco, Pino Malva che ci ha tenuto moltissimo ad avere al Torneo dei Rioni, il presidente Manera e Ivan Stomeno, che oltre che ad essere sindaco di Melpignano dove si svolge il Concertone è anche presidente nazionale dei Borghi Autentici d’Italia. “Il Torneo dei Rioni di Oria e’ uno dei grandi eventi di Puglia”, spiega. “Tolte le Feste di tradizione, è il più longevo di Puglia, perché viene organizzato con continuità da oltre mezzo secolo!”
Cultura, tradizione, storia, il Torneo dei Rioni si svolge infatti da 51 anni, il secondo week di agosto. Si apre la prima sera (il venerdi’) con un talk show condotto dal giornalista Vincenzo Sparviero che annuncia le novità della manifestazione. Quest’anno il Palio, dipinto dalla pittrice Imposimato e donato dal Comune di Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza, è stato benedetto dal vescovo della diocesi di Oria, in una solenne cerimonia in cattedrale i cui protagonisti sono stati i rioni, i personaggi storici e i sindaci della rispettive comunità: Rosanna Mazzia (Roseto Capo Spulico) e Cosimo Ferretti (Oria) che continueranno a collaborare nel nome della storia comune tracciata da Federico II.
Nella seconda giornata si svolge il Corteo Storico Federico II che coinvolge tutta Oria. Quasi mille personaggi sfilano per le vie della città impersonando la corte di Federico II, il Puer Apuliae che volle l’incontro e la fusione tra l’Oriente e l’Occidente. Durante il corteo, l’imperatore, impersonato quest’anno dall’attore de Il Segreto, Jago Garcia, viene circondato dalle guardie del corpo arabe, da odalische, dalla corte orientale del suocero Giovanni di Brienne e da tutti i dignitari e i nobili che sfilano sotto i simboli dei quattro rioni di Oria: Lama, Castello, Santo Basilio e Judea. Immancabile la delegazione di Lorch, la cittadina tedesca gemellata con Oria sin dal 1972 perchè custodisce la tomba di famiglia degli Honhestaufen, alla cui dinastia apparteneva la madre di Federico II. A rappresentare la cittadina tedesca è l’ospite d’onore Mario Capezzuto, consigliere comunale di Lorch e il primo parlamentare di origini italiane a sedere sugli scanni del Parlamento tedesco per diversi mandati.
A rendere ancora più scenografico il Corteo storico sono le comparse che arrivano direttamente da Cinecittà con gli animali: i cammelli, cavalcati da belle fanciulle di Oria e i cavalieri con i loro cavalli. Non manca mai una famiglia di Oria, che sfila circondata dai serpenti, boa constrictor… il falconiere (Federico II scrisse un famoso trattato sulla caccia con il falco) con gli sbandieratori, una tradizione ben radicata in una città legata alla sua storia medioevale come Oria.
Nella terza giornata, al Campo dei Padri rogazionisti, con inizio nel tardo pomeriggio, c’è la tanto attesa sfida tra i Rioni. Il testimone passa ai giovani che si allenano tutto l’anno per portare a casa il Palio. Essi si sfidano in gare di origine medioevale. E a vincere l’ambito Palio è stato quest’anno il Rione Judea, sconfiggendo il primato del Rione Castello che vinceva, incontrastato, da ben otto anni!
In attesa del Torneo si può trascorrere a Oria un indimenticabile soggiorno nella Masseria Palombara dove storia, rispetto della tradizioni e autenticità raggiungono livelli di eccellenza. La Masseria prende il nome dalla Torre Palombara che i proprietari Fabiola Dantona e Angelo Lippolis hanno interamente recuperato: essa rappresentava il potere dell’informazione nel Medioevo quando a vincere le guerre non era solo chi possedeva un forte esercito, ma anche chi riusciva a mandare informazioni in tempo reale grazie ai piccioni viaggiatori che si rifugiavano appunto nella Torre Palombara. La Masseria è circondata da un’antica cava messapica, una strada romana e una cripta bizantina. Ha un passaggio segreto che scorre sotto la strada provinciale Oria-Manduria. Tutti i martedì i proprietari riservano ai loro ospiti un’escursione tra le testimonianze archeologiche.
Masseria Palombara e’ stata tramandata fino a noi, praticamente intatta. Ecco perché è un’emozione unica soggiornarvi. Un’emozione da vivere aspettando il Torneo dei Rioni di Oria 2018.
A cura di Carmen Mancarella spiaggepuglia @gmail.com
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