Mal d'orecchi
quando si viaggia
in aereo
Per ridurlo
masticare
una gomma
Tra chi viaggia molto spesso e chi per la prima volta sale in aereo, è diffuso il distrubo del mal d'orecchi, particolarmente fastidioso in fase di atterraggio. Tra i rimedi: gomma da masticare o un antidolorifico
Con la testa fra le nuvole... può risentirne l’udito. Durante un viaggio in aereo, infatti, capita spesso di avvertire una sensazione di ovattamento all’orecchio, un leggero calo dell’udito, un fastidio o anche un po’ di dolore. È il mal d’orecchi da aereo, un disturbo che può durare anche qualche ora dopo aver messo i piedi per terra. Quali accorgimenti si possono mettere in pratica per evitarlo? L’abbiamo chiesto al dottor Stefano Miceli, otorinolaringoiatra di Humanitas.
Il mal d’orecchi (chiamato anche barotrauma) può colpire solo un orecchio o entrambi e si manifesta più di frequente nelle fasi conclusive di un volo aereo. A causarlo è un disequilibrio tra il livello della pressione dell’aria nell’orecchio medio e quello nello spazio in cui ci si trova.
All’atterraggio può capitare che, specie sa la cabina dell’aereo non sia ben pressurizzata o se il soggetto abbia un po’ di semplice raffreddore, la pressione dell’aria nell’aereo aumenti velocemente e la tuba di Eustachio (il condotto che collega l’orecchio medio alla rinofaringe dove viene regolata la pressione nel cavo del timpano) non riesca a reagire prontamente a questo sbalzo pressorio; si crea quindi una pressione negativa nel cavo del timpano che genera una retrazione della membrana timpanica da cui deriva il senso di ovattamento e il dolore.
Dottor Miceli, cosa si può fare in fase di atterraggio per combattere il mal d’orecchi?
Sicuramente un accorgimento utile è quello di masticare una gomma per stimolare l’apertura e la chiusura della tuba di Eustachio in modo da poter pareggiare i livelli pressori tra l’orecchio medio e l’ambiente esterno. Nel caso in cui il soggetto sia affetto da raffreddore, al momento del viaggio aereo è utile assumere, prima o subito dopo l’atterraggio, un antidolorifico, tipo paracetamolo, per ridurre il fastidio e aspettare il tempo necessario che l’orecchio si liberi per effetto della normalizzazione della pressione ambientale.
Perché masticare aiuta?
Il masticare aiuta perché la contrazione dei muscoli della masticazione fa aprire e chiudere la tuba di Eustachio e ciò permette il passaggio di aria nell’orecchio medio compensando l’aumento della pressione esterna.
Se un soggetto presenta qualche disturbo all’orecchio deve stare particolarmente attento?
Assolutamente no. Gli unici accorgimenti da seguire sono di masticare la gomma, di assumere del paracetamolo in caso di dolore e di aspettare la naturale risoluzione del fenomeno, che di solito avviene nel giro di qualche ora.
Il mal d’orecchi (chiamato anche barotrauma) può colpire solo un orecchio o entrambi e si manifesta più di frequente nelle fasi conclusive di un volo aereo. A causarlo è un disequilibrio tra il livello della pressione dell’aria nell’orecchio medio e quello nello spazio in cui ci si trova.
All’atterraggio può capitare che, specie sa la cabina dell’aereo non sia ben pressurizzata o se il soggetto abbia un po’ di semplice raffreddore, la pressione dell’aria nell’aereo aumenti velocemente e la tuba di Eustachio (il condotto che collega l’orecchio medio alla rinofaringe dove viene regolata la pressione nel cavo del timpano) non riesca a reagire prontamente a questo sbalzo pressorio; si crea quindi una pressione negativa nel cavo del timpano che genera una retrazione della membrana timpanica da cui deriva il senso di ovattamento e il dolore.
Dottor Miceli, cosa si può fare in fase di atterraggio per combattere il mal d’orecchi?
Sicuramente un accorgimento utile è quello di masticare una gomma per stimolare l’apertura e la chiusura della tuba di Eustachio in modo da poter pareggiare i livelli pressori tra l’orecchio medio e l’ambiente esterno. Nel caso in cui il soggetto sia affetto da raffreddore, al momento del viaggio aereo è utile assumere, prima o subito dopo l’atterraggio, un antidolorifico, tipo paracetamolo, per ridurre il fastidio e aspettare il tempo necessario che l’orecchio si liberi per effetto della normalizzazione della pressione ambientale.
Perché masticare aiuta?
Il masticare aiuta perché la contrazione dei muscoli della masticazione fa aprire e chiudere la tuba di Eustachio e ciò permette il passaggio di aria nell’orecchio medio compensando l’aumento della pressione esterna.
Se un soggetto presenta qualche disturbo all’orecchio deve stare particolarmente attento?
Assolutamente no. Gli unici accorgimenti da seguire sono di masticare la gomma, di assumere del paracetamolo in caso di dolore e di aspettare la naturale risoluzione del fenomeno, che di solito avviene nel giro di qualche ora.
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