mercoledì 2 agosto 2017

Il piccolo mondo allargato di Andrea Irsara

Il piccolo mondo

allargato 

 di Andrea Irsara

...e della Stüa Dla Lâ dell'Hotel Gran Ander fra le vette dell'Alta Badia

Sembra quasi il titolo di un racconto, e di fatto lo è: il luogo è l'Alta Badia, i tempi sono OGGI
Serve la lunga chiacchierata di quasi un'ora arrivata a fine cena, lui accompagnato da una birra, io da una sciarpa avvolta intorno alle spalle per proteggermi in questa piacevolmente fresca notte di Badia, per conoscere tutto il suo mondo, che si presenta vasto, ampissimo, e che va oltre i confini delle mura dell' Hotel Gran Ander, ed oltre la presenza delle persone che qui lavorano.

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Per presentare i piatti appena consumati nel SUO ristorante gourmet Stüa Dla Lâ (Stanza Della Nonna), una quindicina di coperti al massimo all'interno di questa stube tipica tirolese del 700, mi attendevo che partisse da ingredienti, cotture, bla dla la ...mi diverte questo gioco di parole! Invece Andrea parte dalla nonna, dal quale il ristorante prende il nome proprio perché in origine si trattava della stanza nel quale lei ha vissuto. Poi passa al Padre, oggi non più con lui ma vivo nei suoi racconti, seme di tutta la struttura e che pur non d'accordo con la realizzazione di un ristorante gourmet non ha mai ostacolato questo progetto del figlio -perché un altro ristorante se all'interno dell'hotel ne esisteva già uno?-, e poi dalla Madre tutt'oggi attivissima nell'accoglienza degli ospiti che il tempo e la frequentazione hanno trasformato in amici.


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E si conclude con la Moglie Evelin sommelier per amore e per necessità di ruolo in questo microcosmo, che fin da subito è stata preziosa alleata nel progetto ormai giunto al quinto anno, e che in sala con il suo Dirndl colorato stappa bottiglie con vini del territorio, ma non solo, per accompagnare i piatti dello chef.

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Storia di persone, storia di una famiglia: l'atmosfera è questa


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I piatti del Stüa Dla Lâ sono lo specchio di Andrea: cristallini, diretti, radicati al luogo ed alle risorse più semplici che questo mette a disposizione, attingendo da antiche ricette di famiglia modificate secondo l'esperienza più attuale e rivisitate per i palati contemporanei che qui si aspettano la tradizione. Erbe spontanee (e allora tornano i personaggi, questa è la volta della zia), cacciagione (qui abbiamo il nonno), uova ed altre carni dei piccoli produttori della zona, farine che lui stesso macina producendo pani e lievitati dal colore antico, grezzo, profumato.

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Un menù annotato a mano su un foglio di carta a quadretti offre due possibilità di scelta: un percorso da 6 portate a 63 euro ed uno da 4 a 55 euro, piatti che variano con una flessibilità incredibile così come la montagna insegna, seguendo il ritmo della stagione e addirittura della giornata.

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Fra i piatti non può mancare il cervo "Cervo, sedano, crauti blu, polenta grezza" tenerissimo e succulento col suo accompagnamento, un risotto dalla cottura magistrale "Riso invecchiato, cirmolo, rombo" e golosissimi gnocchi "Ortiche, maialino, formaggio Chi Prà" oltre a qualche piatto di pesce per accontentare tutti i palati. Curioso il finale: gelato alla resina, "ma la resina degli alberi" chiedo io ...assaggio, e la domanda è superflua, chiudo gli occhi e sono già nel bosco.

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Questa la piccola Stüa Dla Lâ, con la sua storia antica, col suo superbo ed immutato scenario d'incanto, quello delle Dolomiti, ed il Sasso Croce con i suoi tramonti a dipingere la terrazza dell'hotel oltre agli occhi degli ospiti che affascinati si godono tramonti indimenticabili, si godono un aperitivo, due note di musica, ed una volta a settimana la pizza live di Andrea, o che più pigramente si rilassano nella Spa a sonnecchiare.
Fermiamo il tempo, godiamoci il momento.

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Hotel Gran Ander    Str. Runcac 29 Badia (BZ)     +39 0471 839718

http://www.granander.it/it/hotel-3-stelle-alta-badia

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