Basta un clic
Ristorazione
sempre più...
digitale
Le abitudini delle persone sono sempre in evoluzione e oggi il pasto veloce non deve essere soltanto un mordi e fuggi da “minima spesa e massima resa” ma un qualcosa di più. Il consumatore ha poco tempo ed è alla ricerca di qualcosa di veloce, ma è anche più attento a quello che sceglie di mettere nel piatto.
I fast-food hanno invaso con “prepotenza” centri città e centri commerciali. A distanza di anni dalla loro esplosione non c’è dubbio, funzionano e sopravvivono senza problemi: nati per proporre il cosiddetto “cibo spazzatura”, oggi si sono evoluti ed è possibile scegliere tra numerosissime opzioni, non solo hamburger e patatine ma anche corner vegani, etnici, cibi salutari e perfetti anche per chi diceva “Io al McDonald’s? Mai nella vita!”.Siamo nell’era di un consumatore più consapevole che, complici i trend healthy degli ultimi anni, ha imparato a leggere etichette e lista ingredienti. Questa cultura alimentare salutista è nata e cresciuta con i media: televisione, internet e smartphone sono infatti una forte cassa di risonanza che detta mode e stili di vita e influenza le scelte delle persone.
È proprio grazie a questo tipo di tecnologie che il mondo della ristorazione si sta digitalizzando: l’obiettivo è quello di essere al passo coi tempi, efficientando i processi tecnologici senza perdere il calore della comunicazione tra persone e le relazioni con i clienti. Oggi ci troviamo con infinite possibilità di scelta a portata di clic grazie all’efficienza di servizi di food delivery (JustEat, Foodora, ecc.). La semplicità e la velocità di questi servizi stanno cambiando le abitudini del consumatore.
L’Osservatorio eCommerce b2c del Politecnico di Milano parla chiaro: il Italia, una persona tra i 25-34 anni ordina cibo a domicilio almeno una volta al mese. Gli stessi studi raccontano che nel 2030 il food delivery “ucciderà” la ristorazione e, grazie a robot per la preparazione e droni per le consegne, una cena a domicilio costerà come prepararsi un piatto a casa. Fantascienza? No, spaventosa realtà.
Nella maggior parte dei McDonald’s oggi il personale non è addetto alle ordinazioni ma solo alla preparazione dei pasti, al loro posto c’è un tablet nel quale, grazie ad un’interfaccia intelligente, è possibile scegliere il proprio pasto, customizzarlo, ordinare e sedere al proprio tavolo con un gettone numerato che vibrerà una volta che il menu scelto sarà pronto.
Alcune catene di ristoranti “healthy” come il neonato Al Bacio, invece, propongono un menu digitale su tablet con informazioni nutrizionali, caloriche e piccole curiosità su ogni pietanza servita, un gioco divertente che intrattiene i clienti senza rinunciare al calore del cameriere o del responsabile di sala.
Il futuro della ristorazione è sicuramente incerto e pieno di misteri digitali ancora da scoprire, ma siamo convinti che la bellezza di un pasto fuori casa con gli amici, l’emozione e la curiosità di esplorare un nuovo locale, il menu esposto a voce e l’attesa del proprio piatto con trepidazione siano impagabili. Dicevano che gli ebook avrebbero soppiantato i libri, ma ci emozioniamo ancora ad annusare l’odore di carta delle pagine. Incrociamo le dita per la ristorazione del 2030.
italiaatavola
Per informazioni: www.jacleroi.com
Nessun commento:
Posta un commento