Boom di vegani
nelle scuole milanesi
+50% in 5 anni
dal nido alle medie
Il fenomeno “veganesimo” non è tanto una novità attuale che richiede di essere monitorata e affrontata con attenzione, ma è soprattutto una condizione del futuro che si presenterà in modo più massiccio tra qualche anno. A dirlo è il boom (+50% in cinque anni) di baby vegani registrati nelle mense scolastiche di Milano.
I dati sono stati raccolti da Milano Ristorazione, l’azienda incaricata di servire i pasti agli studenti del capoluogo lombardo dai nido alle medie. Naturalmente la scelta di adottare una dieta vegana non è dei bambini, ma viene dalle famiglie sempre più numerose e sempre più convinte che sia una scelta sana.
Nel piatto di questi alunni dunque, niente carne, niente uova, niente latticini, niente di tutto ciò che proviene dagli animali. Il perché lo si faccia questi bambini non lo sanno, a loro sembra normale così. Tornando ai numeri, sono 8.500 gli alunni milanesi che nell’ultimo anno hanno chiesto alle mense una dieta speciale. Tra questi, 361 sono vegetariani e 222 vegani. C’è un altro numero che fa riflettere. La crescita degli alunni musulmani è costante perché tra il 2013 e il 2017 i bambini che non mangiano carne di maiale per scelta religiosa è lievitato del 21%; ma la crescita dei bambini chenon mangiano alcun tipo di carne, per una scelta etica, è cresciuto del 60% arrivando a riguardare 4.577 studenti.
Certo, il numero di alunni musulmani era già lievitato negli anni scorsi per cui il “delta” è fisiologicamente minore mentre la tendenza al “veg” è più nuova e, forse, deve ancora esplodere. Ma i numeri che arrivano dalle mense scolastiche non fanno altro che riflettere il cambiamento all’interno della società visto che i dati Eurispes più recenti dicono che i vegani italiani rappresentano il 7-8% della popolazione.
Nessuno può condannare la scelta etica dei vegani e dei vegetariani portando motivazioni valide, ma c’è un ma. Quando si sconfina nel ben più importante ambito medico, allora le cose cambiano. Anche in questo caso non esistono ancora tesi diffuse che affermino la carenza delle diete senza derivati degli animali, ma tutti sono concordi nel dire che occorre un po’ di attenzione in più.
Gli esperti spiegano come sia doveroso trovare in altri alimenti consentiti dalle rispettive diete gli elementi che solitamente si trovano nella carne o nei prodotti derivati dagli animali (Omega 3 o vitamina B12) e che questo sia meglio farlo dietro consulto medico. Alcuni pediatri chiedono di poter seguire uno ad uno i bambini vegetariani e vegani per monitorare la loro alimentazione e quindi la loro crescita senza mai entrare nel merito della scelta morale.
italiaatavola
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