Uliveti e Giardini di Carlo
Gli extravergine
d'oliva
di Oleifici
Barbera
Dalla metà del diciannovesimo secolo la famiglia Barbera conduceva un’importante attività agricola dedicandosi in prevalenza alla coltivazione di ulivi e agrumi.
Fu Lorenzo, il capostipite di una azienda moderna ed innovativa, nel 1900 a dedicarsi non solo a coltivare olive buone, ma specialmente a produrre olio di qualità in un periodo in cui si ricercava quasi esclusivamente la quantità. In un’alternarsi di generazioni di Lorenzo e di Manfredi, ciascuno apportando novità e prestigio, oggi è quest’ultimo a guidare un’azienda leader dell’olio non solo in Sicilia.
Clara Cimò e Orelì Sferrazza, collaboratrici Oleifici Barbera
Le olive provengono dagli oliveti di proprietà, da altri agricoltori selezionati specie nell’occidente siculo, dalla Puglia e dalla Calabria e visto che l’olio evo nazionale non basta per il consumo interno, arriva anche olio di qualità dai Paesi mediterranei. Infatti l’offerta degli evo Barbera - per essere più esatti, degli evo dei Premiati Oleifici Barbera - spazia con più di 40 etichette con 8 linee e sono esportati in oltre 30 nazioni. Premiati perché è dal 1900 che gli oli Barbera mietono medaglie d’oro nei più prestigiosi concorsi internazionali, ma anche le etichette che si trovano nei supermercati, comunque mai a prezzi stracciati, sono degli evo di qualità.
Manfredi Barbera
Passione, territorio, intraprendenza, competenza, uniti a un packaging ricercato, sono gli ingredienti che hanno reso i prodotti Barbera ambasciatori della qualità siciliana nel mondo. Manfredi ama definirsi «il più piccolo dei grandi, il più grande dei piccoli». È una persona che ama fare squadra, che vede gli altri frantoiani e gli altri produttori non come concorrenti, ma come pedine per formare un’unione che abbia sempre più forza. Fonda così nel 2011 il Cofiol - Consorzio per la filiera olivicola siciliana, per rilanciare una più efficiente compagine del tessuto produttivo e un prodotto evo certificato, garantito, ad alto valore aggiunto. Oggi il Cofiol comprende 6 stabilimenti di confezionamento, 40 frantoi, 200 aziende produttrici ed un indotto di oltre 5mila piccoli coltivatori.
Manfredi è costantemente alla ricerca di una sperimentazione che lo porta a creare sempre nuovi prodotti, permettendosi di partire da una materia prima scelta e varia, utilizzando il suo frantoio a Custonaci (Tp), forse unico in Italia, che gode di ben 4 tipologie di frangitore: a martelli, a dischi, a rulli in pietra, a denocciolatore; per cui ogni cultivar - addirittura ogni zonizzazione - può essere lavorata con le più adatte metodologie.
Le linee top sono i 3 Lorenzo e i 2 Carlo, dedicati ai giovani figli, futura quinta generazione, evo di grandissima classe, profumi accattivanti, amaro e piccante in armonioso equilibrio. Degustiamo i più nuovi: Uliveti di Carlo e Giardini di Carlo, entrambi da olive coltivate in regime biologico e denocciolate senza danneggiarne la polpa per ottenere profumi eleganti e gusto amabile.
Uliveti di Carlo da olive della varietà Cerasuola, coltivate nelle campagne collinari di Alcamo, si fregiano della Dop “Valli Trapanesi”. Il colore è giallo-verde, i sentori di carciofo, di erbe aromatiche, di cicoria è fine, pulito con un fruttato medio che ricorda l’oliva verde; al palato si avverte il piacevole gusto del gambo di carciofo crudo accompagnato dal pomodoro verde e sviluppa un crescente di piccante ed amaro piacevoli ed equilibrati; usatelo a crudo per valorizzare i grandi piatti.
Giardini di Carlo con olive di cultivar Nocellara del Belice provenienti per la maggior parte da Castelvetrano, è un Igp Sicilia dal colore giallo oro con sfumature verdi, al naso è più intenso il sentore di carciofo, poi timo, origano ed anche qui colpisce la piacevolezza, l’eleganza; in bocca grande cremosità con il gusto del gambo di carciofo crudo ancora più spiccato, amaro e piccante che si fondono a braccetto; altro olio di classe per abbinarlo a piatti di pesce e crostacei più delicati.
di Gianni Paternò
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