Vini biologici Valdibella
Sospiro Nero d'Avola
e Grillo sulle Bucce
In una Sicilia dove predomina l’individualità in tutti i campi, specie in quello agricolo, nel 1998 cinque produttori agricoli decidono di unire le loro piccole forze costituendo una minuscola cooperativa, Valdibella.
L'attività si trova a Camporeale, nell’occidente della provincia di Palermo. Ad accomunare i cinque soci, più di una mission: produrre seguendo la natura, bandire la chimica e i fitofarmaci, agire più che biologicamente, favorire una biodiversità autoctona che apporti equilibrio alla campagna.
Massimiliano Solano
Ma non basta, decidono di operare nel sociale e secondo una legalità che in questa isola difficile intendono portare avanti con tutte le loro forze. Pertanto collaborano col Gruppo Don Bosco di Camporeale per il Progetto Jonathan dedicato a giovani svantaggiati che sono introdotti nella lavorazione in azienda. Inoltre, in tutte le loro etichette, spicca il logo di Addiopizzo, il movimento antimafia contro il racket del pizzo. Oggi presidente è l’agronomo Massimiliano Solano, l’enologo è Nino Vilardi, e i soci produttori sono diventati dieci, più altrettanti soci lavoratori e finanziatori. La produzione si basa essenzialmente su vino, latte di mandorla, olio evo e grani antichi.
Nino Vilardi
I vigneti a quote tra i 280 e i 430 metri occupano 50 ettari, di cui 30 di Catarratto e Nero D’Avola e 9 di Grillo, con una produzione media di circa 300mila litri, tutti confezionati anche in box per i negozi bio; la vendita all’estero incide per l’80%. I vini non solo sono tutti biologici, biodinamici nella pratica; alcuni sono vegani. Le fermentazioni avvengono solo con i lieviti spontanei da “pieds de cuve” dalle proprie uve. Delle 13 etichette degustiamo le più particolari: Sospiro Nero d’Avola senza solfiti aggiunti e Grillo sulle Bucce, un bianco macerato, entrambi Doc Sicilia 2017.
Il Sospiro è un cru in terreni argillo-calcarei; dopo la svinatura fa 8 mesi in acciaio poi senza alcuna operazione va nelle 10.000 bottiglie. Nel calice il colore è un vivace rosso porpora sfumato in viola; un inebriante olfatto da vino giovanile ed esuberante con note di viola, garofano, prugna, erba tagliata su un sottofondo balsamico; al palato è fresco con buona mineralità, tannini equilibrati, struttura snella, un vino beverino che non fa accorgere i suoi 14,5 gradi. Lo abbiniamo con costolette di agnello grigliate.
Il Grillo sulle Bucce è anch’esso un cru, fermenta con le bucce per 12 giorni, affina in acciaio per 8 mesi, poi in bottiglia senza nemmeno la filtrazione, in genere fa la malolattica, ma non in questo millesimo. Il colore è un affascinante oro giallo; al naso, tanta frutta matura, specie albicocche e prugne anche secche, accompagnata da note gessose, intrigante; la bocca è fragrante, minerale, piena, intensa, lunghissima, si abbina splendidamente con i formaggi più forti e stagionati.
Due vini assolutamente da godere, distribuiti in Sicilia da Le Trazzere del Gusto. In enoteca entrambi sui 13 euro.
Gianni Paternò
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