domenica 24 marzo 2019

Dieta mediterranea, un toccasana anche nella ristorazione ospedaliera

Dieta mediterranea, 

un toccasana anche 

nella ristorazione 

ospedaliera



Imenu, le materie prime, i tipi di cottura e un’importante descrizione dei vantaggi per la salute sulle scelte alimentari operate nella “Clinica Salus” di Battipaglia (Sa). 

Dopo il “prologo” del mese scorso, ecco la parte più “golosa” e importante della relazione del dottor Nicola Antonio Gugliucci.

(Dieta mediterranea, un toccasana anche nella ristorazione ospedaliera)


Come si sa, i cibi consigliati dalla Dieta mediterranea sono ricchi di vitamine e hanno un effetto antiossidante che incide sulla prevenzione di malattie gravi come il cancro. Nel menu invernale, per il pranzo sono proposti i seguenti primi piatti: pasta con legumi, riso al pomodoro, pasta in bianco (con olio evo e Parmigiano Reggiano), risi e bisi, zuppa di ortaggi e legumi, tagliatelle alla bolognese, pasta e patate, risotto alle zucchine, pasta al forno, pasta con melanzane, minestrone, ecc. Come secondi vi sono: petto di pollo ai ferri, merluzzo all’olio e limone, costolette di maiale, pesce al forno o gratinato, fesa di tacchino, seppie alla pizzaiola, calamari ripieni, mozzarella di bufala e prosciutto, verdure grigliate, zucchine o melanzane ripiene, pisellini saltati e, sempre, insalata mista di contorno. Un esempio di menu: minestra con farro, riso e ortaggi, merluzzo all’agro, zuppa di ceci o verza e patate in umido, serviti su vassoio termico.

Tutti i cibi sono preparati al momento, sia per il pranzo sia per la cena, grazie alle due brigate di cucina che si alternano. La cucina è uno dei punti di forza della “Salus” poiché, oltre alle materie prime “a chilometro zero” e rigorosamente stagionali, i cibi pur essendo leggeri e senza fritti o soffritti incontrano il gusto dei pazienti, dando loro la sensazione di essere a casa propria. Per cena sono serviti: potage di verdure, pastina in brodo vegetale, semolino al pomodoro, tagliere di formaggi freschi, pesce in umido, frutta cotta.

Questa dieta permette il giusto rapporto tra calorie dei cibi e fabbisogno energetico individuale, mantenendo in equilibrio il metabolismo e, di conseguenza, il peso corporeo. L’apporto di grassi positivi, come quelli del pesce, omega 3 e 6, insaturi e di origine vegetale, di lecitina e fitosteroli, aiuta inoltre a combattere l’aumento di trigliceridi nel sangue e a diminuire il contenuto di colesterolo, con vantaggi sul sistema cardiovascolare. 

(Dieta mediterranea, un toccasana anche nella ristorazione ospedaliera)

I benefici della dieta sono riscontrabili anche per longevità e protezione dei tessuti, evitandone il deterioramento nel tempo. Alcuni studi dimostrano infatti che i telomeri, ovvero quegli elementi che aiutano a proteggere i cromosomi e la loro struttura, risultano rafforzati con benefici per tutto il Dna. Le sostanze nutritive contenute, in particolare, nell’olio d’oliva hanno effetti antiossidanti per eccellenza e, in particolare, aiutano a prevenire malattie del sistema nervoso come l’Alzheimer. 

Nutrirsi con alimenti contenenti molte proteine di origine vegetale aiuta ad alleggerire fegato e reni, favorendo l’eliminazione di tossine e di sostante dannose per l’organismo. Frutta e carboidrati sono alimenti consigliati secondo questo tipo di alimentazione. Proprio per la combinazione salutare tra gli alimenti, gli zuccheri si mantengono stabili limitando i tanti disturbi causati dal diabete. I benefici della Dieta mediterranea si evincono a livello sistemico: non solo una parte del corpo ne è avvantaggiata ma tutto l’organismo è interessato dal suo effetto positivo. Infatti la Dieta mediterranea, con i suoi colori e sapori, migliora la “compliance” della degenza ospedaliera e genera un effetto antidepressivo nei pazienti.
di Toni Sàrcina
presidente Commanderie des Cordons Bleus Italia

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