A Vinitaly Anton Zaccheo,
di CARPINETO
Grandi Vini di Toscana
l più giovane vignaiolo
TOP 100 di OPERA WINE
Alla vigilia di Opera Wine e di VINITALY ti rammento la bella storia di MADE IN ITALY firmata da una delle Griife TOP 100 al mondo.
In uno scenario del vino italiano che vede sempre più presenti finanziarie, Gruppi, Holding, CARPINETO è una storia di famiglie, ancora le due stesse famiglie amiche che 50 anni fa la fondarono.
E’ una storia di tre generazioni, tutte e tre presenti al Vinitaly, e quest’anno per la prima volta anche il ventenne Anton Zaccheo, il più giovane vignaiolo TOP 100!
Tre generazion, Baby Boomers al Post Millennial passando dalla Generazione X, attraverso le quali leggere 50 anni di uno stile di vino , in Italia e nel mondo.
Mondo nel quale l’azienda presenta dati in controtendenza molto positivi, e col vino fermo! Si fa per dire…! :-)
Ci sono tanti focus interessanti, last but not least, quello sulla sostenibilità per il quale l’azienda è modello.
I vini Carpineto saranno anche a Palazzo Carli, la nuova location di Vinitaly sui VINI SOSTENIBILI.
VINITALY 2019 PAD 7 - Stand E7 - E8
CARPINETO Grandi Vini di Toscana è anche quest'anno tra i 103 migliori produttori italiani selezionati da Wine Spectator
per OPERA WINE, anteprima esclusiva di Vinitaly al Palazzo della Gran Guardia.
A rappresentare l'azienda al Grand Tasting, il vino piazzato all'undicesimo posto tra i migliori 100 al mondo,
il Vino Nobile Montepulciano Riserva 2013,
unico Vino Nobile in classifica.
Un vino icona per l'azienda fondata da Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo oltre 50 anni fa antesignana della più piena valorizzazione di una denominazione le cui potenzialità hanno un ampio respiro.
L'artefice della Riserva 2013 è Caterina Sacchet, 35 anni, giovane generazione con Antonio Michael Zaccheo della Carpineto ed enologa come suo padre, Giovanni Carlo Sacchet.
"Il Vino Nobile Riserva 2013 è tra i miei primi vini da enologa, vini fatti tutti da sola ma nel segno di mio padre che aveva firmato altre due annate di Vino Nobile entrate due anni di seguito nella Top 100, la 2010 e la 2011, rispettivamente nel 2015 e 2016".
Riconoscimenti che danno il senso di una continuità di standard qualitativi ai massimi livelli secondo uno stile aziendale fatto di grande eleganza e legame col territorio, e di una vera e propria "attitudine Nobile" per Carpineto.
Non a caso il Vino Nobile Riserva 2013 è il vino che nella Top 100 ha staccato addirittura di quattro posizioni il primo Brunello in classifica.
E' Antonio Michael Zaccheo, giovane generazione della Carpineto insieme a sua sorella Francesca e con Caterina ed Elisabetta Sacchet, a dare una valutazione anche in termini di consumi, promozione, export sottolineando che “il Vino Nobile di Montepulciano sta recuperando il gap storico con le due denominazioni più importanti della Toscana, Brunello di Montalcino e Chianti Classico. Prevedo in futuro una notevole crescita, anche perché il Vino Nobile è una scoperta recente per come si presenta oggi rispetto al passato. Come Carpineto negli anni siamo riusciti ad introdurre il Nobile in tanti mercati, siamo stati tra i primi a esportarlo in Asia, e di certo anche i premi ricevuti sono stati un grande veicolo per noi ma anche per tutti i produttori della denominazione.
Il gradimento sempre più forte che riscontriamo con il Nobile s'inserisce in una trend ormai sempre più netto che vede sui mercati stranieri easiatici in particolare, un successo sempre maggiore per i vini a denominazione, i vitigni autoctoni. Per quanto riguarda per esempio il mercato statunitense, da sempre per Carpineto un mercato target di primissimo piano, quest'anno Nobile, Chianti Classico e Brunello hanno fatto registrare una crescita di fatturato di oltre il + 25%."
Nel complesso il 2018 è stato un anno molto positivo per il marchio Carpineto che dopo la crescita del
25% del 2017 pur avendo sofferto per il calo produttivo del 2017 ha visto il fatturato crescere in molti dei mercati target per l’azienda:in Italia +7%, USA +28%, Brasile 25%, Cina 24% e Corea 41%.
Tornando al vino in degustazione, ecco cosa prefigurarsi al Grand Tasting in base alla recensione di Wine Spectator: Il bouquet intenso di frutta rossa matura, ribes nero, cuoio insieme alle note speziate e le suggestioni del sottobosco, sono straordinariamente accattivanti mentre la dolcezza del frutto è all'altezza della struttura tannica. Il lungo finale indugia con accenti di tabacco, eucalipto e note ferrose. E' perfetto da bere da adesso fino al 2030.
Non resta che aspettare sabato 6 aprile quando si apre Opera Wine 2019 la cui immagine grafica è dedicata quest'anno all'arte generativa. " Un'arte (ri)generativa è invece quella di fare vino - commenta Anton Zaccheo alla vigilia di Opera Wine - perché ogni anno è una rinascita diversa".
Anton Zaccheo, probabilmente il più giovane "winemaker" Top 100 di Opera Wine. Qui parliamo di un Post Millennial!
20 anni, e ancora ha molto da imparare come ricorda sovente suo padre Antonio Michael Zaccheo, ma già un suo piccolo ruolo se lo è ritagliato, soprattutto come antenna su gusti e tendenze dei più giovani, anche considerando la sua inclinazione da globetrotter dal momento che spesso rappresenta l'azienda all'estero insieme a suo padre, in occasione di presentazioni e degustazioni negli oltre 70 paesi in cui Carpineto esporta. Così come sabato 6 aprile sarà al banco di degustazione di Opera Wine.
Fondata nel 1967 dalle famiglie Sacchet e Zaccheo, CARPINETO, tuttora gestita dalle due famiglie, coltiva in modo sostenibile e neutrale all’impronta del carbonio 500 ettari di terreni di proprietà suddivisi tra 5 tenute nelle zone storiche della Toscana vitivinicola: Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, Alto Valdarno e Maremma.
Carpineto è certificata IFS e ISO 9001, ed esporta verso oltre 70 paesi.
E' proprietaria del più grande vigneto ad alta densità d'Italia: oltre 80 ettari nell'Appodiato di Montepulciano con densità fino ad 8500 piante per ettaro.
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