“Dei suoni i passi”
Arte e musica
sulla via
degli Dei
Il festival di slow walk e musica, che unisce storia, natura, cultura ed enogastronomia, ritorna anche quest’anno dal 17 al 19 maggio (prima tappa) e dal 28 al 30 giugno (seconda tappa).
“
Dei suoni i passi” è un evento diviso in due fine settimana: il primo lungo la via degli Dei, da Bologna a Monzuno, da Monzuno a Madonna dei Fornelli, da Madonna dei Fornelli alla Futa; la seconda parte, a cura di Fondazione Fabbrica Europa Firenze, percorrerà il versante toscano fino ad arrivare a piazza della Signoria a Firenze. Questo per dare la possibilità a tutti di partecipare al trekking esperienziale che quest’anno occupa solo il fine settimana.
Omaggiare e consacrare, con la musica e la poesia, una via che nel corso della storia è stata solcata da Etruschi e Romani, ma anche da migliaia di viandanti che avevano necessità di percorrere questo cammino sacro agli uomini e agli Dei, è l’obiettivo degli organizzatori e ideatori del festival: Carlo Maver, Claudio Carboni e Maurizio Busia, già organizzatori e ideatori di varie iniziative sull’Appennino, riuniti sotto il nome “Festival Crinali”.
Da una parte il trekking, una camminata in 3 giorni pensata per tutti, anche per famiglie meno allenate; dall’altra momenti musicali e concerti, che raccontano il cammino attraverso grandi e piccole scoperte sonore a sottolineare la bellezza dell’Appennino e dei luoghi. Gli artisti che interverranno, da nomi ben noti della scena nazionale e internazionale, come il clarinettista Achille Succi e il pianista Stefano De Bonis, ai ricercatori del suono chiamati a restituire l’essenza dell’acustica di chiesette, anfratti, ruderi o corsi d’acqua. Ci saranno anche alti momenti di poesia e letture con lo scrittore Paolo Piacentini, grande esperto di cammini. Tanti, inoltre, i momenti di ospitalità della gente del luogo per godere delle peculiarità di ciascun paese che si incontra.
Ogni tappa della via degli Dei è ricca di storia, natura, cultura ed enogastronomia: quattro parole chiave per raccontare un territorio. Ma gli organizzatori del festival hanno chiamato a raccolta i musicisti più sensibili per aggiungere una fragranza in più, la magia della musica.
Si parte il 17 maggio alle 9.00, da Bologna la rossa, la dotta, la grassa, madre di tesori nascosti. Si passa da San Luca con i suoi archi, e subito si è introdotti in un clima di sacralità, si scende poi giù dai Bregoli (Casalecchio di Reno), percorrendo il Reno, si arriva a Sasso Marconi, incontrando luoghi che nascondono veri e propri tesori, e si continua passando per Sasso Marconi e i prati di Mugnano, fino a Monzuno. Lungo il percorso Angelo Adamo (armonicista) ed Emilio Vallorani (flauto) in alcune soste suoneranno per i viandanti per sottolineare le bellezze dei luoghi, ma spesso saranno i luoghi stessi a fare da cassa armonica ai musicisti, restituendo loro il favore. Angelo Adamo, uno dei maggiori armonicisti d’Italia nonché astronomo, con il favore del buio porterà i pellegrini nel magico mondo della contemplazione del cielo.
Sabato 18 maggio alle 9.00, le gambe sono calde e gli occhi attendono nuove meraviglie: si parte da Monzuno, il percorso diventa via via più impervio e si addentra nel bosco; inizia poi la parte più boschiva che alterna strade bianche e panorami mozzafiato a sentieri in mezzo al bosco. Durante tutto il percorso saranno i Numa Boa - Batucada Brasileira, Carlo Maver (bandoneon) e Claudio Carboni (sax) - ad accompagnare la carovana e all’arrivo in località Madonna Fornelli ci sarà un vero e proprio concerto. Il gruppo dei Numa Boa, formato da una quindicina di elementi, porterà a Modonna dei Fornelli la potenza e l’allegria del Carnevale di Rio de Janeiro. Con gli strumenti tipici della tradizione carioca e arrangiamenti ispirati alle scuole di samba più famose del mondo, il gruppo è diretto dal percussionista Marco Catinaccio, riconosciuto specialista a livello internazionale nel campo della percussione brasiliana.
Alla fine del viaggio, domenica 19 maggio, zaino in spalla e dritti fino all’inizio della Futa, dove si incontra un cancello, quasi a sottolineare il varco tra Emilia Romagna e Toscana, che ci porta direttamente nei tratti della strada romana Flaminia Militare, fatta edificare dal console Caio Flaminio nel 187 a.C. Si potrà camminare sugli antichi sassi romani quasi a evocare antiche forze, fino a giungere al passo della Futa nel famoso e suggestivo Cimitero germanico, dall’architettura lunare. Siamo alla fine del viaggio, sono le 17.00 circa: ad attenderci una produzione originale di “Dei suoni i passi” con il ritorno sulle scene dell’eclettico musicista Stefano De Bonis in una sonorizzazione per piano e Fender Rhodes nella suggestiva cornice architettonica del Cimitero germanico. Il suono sarò curato da K-Array, un’azienda specializzata nell’amplificazione di altissima qualità.
L’organizzazione per la seconda parte del Festival è a cura di Fondazione Fabbrica Europa Firenze. I dettagli delle giornate del 28, 29 e 30 giugno si potranno trovare sul sito di Appennino Slow e sulla pagina Facebook di Festival Crinali.
Sabato 4 maggio, al Teatro dell’ABC a Bologna, concerto di presentazione e apertura del progetto con proiezione di video del festival 2018. Quartetto con Pietro Tonolo (sassofono), Marc Abrams (contrabbasso), Jorge Rossy (batteria) e Marcello Abate (chitarra).
Il progetto è sostenuto da Città Metropolitana di Bologna, BE Bologna Estate, Unione dei Comuni dell’Appennino, Comune di Monzuno, Comune di San Benedetto Val di Sambro, K-Array azienda di audio professionale.
Per info e prenotazioni:
www.appenninoslow.it
www.facebook.com/festivalcrinali
Tel 340 1841931
Omaggiare e consacrare, con la musica e la poesia, una via che nel corso della storia è stata solcata da Etruschi e Romani, ma anche da migliaia di viandanti che avevano necessità di percorrere questo cammino sacro agli uomini e agli Dei, è l’obiettivo degli organizzatori e ideatori del festival: Carlo Maver, Claudio Carboni e Maurizio Busia, già organizzatori e ideatori di varie iniziative sull’Appennino, riuniti sotto il nome “Festival Crinali”.
Da una parte il trekking, una camminata in 3 giorni pensata per tutti, anche per famiglie meno allenate; dall’altra momenti musicali e concerti, che raccontano il cammino attraverso grandi e piccole scoperte sonore a sottolineare la bellezza dell’Appennino e dei luoghi. Gli artisti che interverranno, da nomi ben noti della scena nazionale e internazionale, come il clarinettista Achille Succi e il pianista Stefano De Bonis, ai ricercatori del suono chiamati a restituire l’essenza dell’acustica di chiesette, anfratti, ruderi o corsi d’acqua. Ci saranno anche alti momenti di poesia e letture con lo scrittore Paolo Piacentini, grande esperto di cammini. Tanti, inoltre, i momenti di ospitalità della gente del luogo per godere delle peculiarità di ciascun paese che si incontra.
Ogni tappa della via degli Dei è ricca di storia, natura, cultura ed enogastronomia: quattro parole chiave per raccontare un territorio. Ma gli organizzatori del festival hanno chiamato a raccolta i musicisti più sensibili per aggiungere una fragranza in più, la magia della musica.
Si parte il 17 maggio alle 9.00, da Bologna la rossa, la dotta, la grassa, madre di tesori nascosti. Si passa da San Luca con i suoi archi, e subito si è introdotti in un clima di sacralità, si scende poi giù dai Bregoli (Casalecchio di Reno), percorrendo il Reno, si arriva a Sasso Marconi, incontrando luoghi che nascondono veri e propri tesori, e si continua passando per Sasso Marconi e i prati di Mugnano, fino a Monzuno. Lungo il percorso Angelo Adamo (armonicista) ed Emilio Vallorani (flauto) in alcune soste suoneranno per i viandanti per sottolineare le bellezze dei luoghi, ma spesso saranno i luoghi stessi a fare da cassa armonica ai musicisti, restituendo loro il favore. Angelo Adamo, uno dei maggiori armonicisti d’Italia nonché astronomo, con il favore del buio porterà i pellegrini nel magico mondo della contemplazione del cielo.
Sabato 18 maggio alle 9.00, le gambe sono calde e gli occhi attendono nuove meraviglie: si parte da Monzuno, il percorso diventa via via più impervio e si addentra nel bosco; inizia poi la parte più boschiva che alterna strade bianche e panorami mozzafiato a sentieri in mezzo al bosco. Durante tutto il percorso saranno i Numa Boa - Batucada Brasileira, Carlo Maver (bandoneon) e Claudio Carboni (sax) - ad accompagnare la carovana e all’arrivo in località Madonna Fornelli ci sarà un vero e proprio concerto. Il gruppo dei Numa Boa, formato da una quindicina di elementi, porterà a Modonna dei Fornelli la potenza e l’allegria del Carnevale di Rio de Janeiro. Con gli strumenti tipici della tradizione carioca e arrangiamenti ispirati alle scuole di samba più famose del mondo, il gruppo è diretto dal percussionista Marco Catinaccio, riconosciuto specialista a livello internazionale nel campo della percussione brasiliana.
Alla fine del viaggio, domenica 19 maggio, zaino in spalla e dritti fino all’inizio della Futa, dove si incontra un cancello, quasi a sottolineare il varco tra Emilia Romagna e Toscana, che ci porta direttamente nei tratti della strada romana Flaminia Militare, fatta edificare dal console Caio Flaminio nel 187 a.C. Si potrà camminare sugli antichi sassi romani quasi a evocare antiche forze, fino a giungere al passo della Futa nel famoso e suggestivo Cimitero germanico, dall’architettura lunare. Siamo alla fine del viaggio, sono le 17.00 circa: ad attenderci una produzione originale di “Dei suoni i passi” con il ritorno sulle scene dell’eclettico musicista Stefano De Bonis in una sonorizzazione per piano e Fender Rhodes nella suggestiva cornice architettonica del Cimitero germanico. Il suono sarò curato da K-Array, un’azienda specializzata nell’amplificazione di altissima qualità.
L’organizzazione per la seconda parte del Festival è a cura di Fondazione Fabbrica Europa Firenze. I dettagli delle giornate del 28, 29 e 30 giugno si potranno trovare sul sito di Appennino Slow e sulla pagina Facebook di Festival Crinali.
Sabato 4 maggio, al Teatro dell’ABC a Bologna, concerto di presentazione e apertura del progetto con proiezione di video del festival 2018. Quartetto con Pietro Tonolo (sassofono), Marc Abrams (contrabbasso), Jorge Rossy (batteria) e Marcello Abate (chitarra).
Il progetto è sostenuto da Città Metropolitana di Bologna, BE Bologna Estate, Unione dei Comuni dell’Appennino, Comune di Monzuno, Comune di San Benedetto Val di Sambro, K-Array azienda di audio professionale.
Per info e prenotazioni:
www.appenninoslow.it
www.facebook.com/festivalcrinali
Tel 340 1841931
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