Un autorevole corpo docente
Ciascuno dei docenti che compongono la faculty dell’Alta Scuola Veronelli tratterà territori e temi che lo annoverano tra i maggiori esperti, contribuendo, grazie all’organicità del piano di studio, ad una formazione qualificata e corale.
Tra gli altri ricordiamo Alberto Capatti, storico della cucina e della gastronomia, presidente del Comitato Scientifico; Aldo Colonetti, filosofo, storico dell’arte, del design e dell’architettura, già direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Design; Renata Codello, Direttore Affari Istituzionali della Fondazione Giorgio Cini, già dirigente MiBact, soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici di Venezia e Laguna e soprintendente per le belle arti e il paesaggio di Roma; Alfonso Iaccarino, pluripremiato chef patron del ristorante Don Alfonso 1890; Ilaria Bussoni, filosofa, editor presso la casa editrice DeriveApprodi e curatrice indipendente di progetti espositivi.
Ancora: Pierluigi Basso Fossali, professore presso l’Université Lumière Lyon 2 e presidente dell’Association Française de Sémiotique; Alberto Grandi, professore di storia dell'alimentazione all'Università di Parma; Annalisa Metta, architetto e ricercatore in architettura del paesaggio per l’Università Roma Tre; Armando Castagno, critico, relatore e direttore di corsi di sommellerie, docente all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; Fabio Rizzari, giornalista esperto di degustazione e critico enologico; Federico Staderini, tra i più capaci e sensibili enologi italiani; Franco Martinetti, vinicultore e presidente onorario dell’Académie Internationale du Vin; Leonardo Valenti, ricercatore e docente presso il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano; Massimo Bertamini, coordinatore del corso di laurea in viticoltura ed enologia dell’Università di Trento; Gabriele Valentini, ricercatore presso il Centro di Ricerche Viticole ed Enologiche dell’Università degli Studi di Bologna, lo storico dell’arte Diego Rosa e Alberto Natale, coordinatore del Centro Studi Piero Camporesi e docente di cibo e comunicazione all’Università di Parma.
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