La decisione di Heinz di lanciare sul mercato una carbonara in lattina ha innescato una vera e propria rivolta tra gli italiani, in particolare tra gli appassionati di cucina e gli chef. Stiamo parlando di Heinz Spaghetti Carbonara (nella cui ricetta non ci sarebbe l’uovo; presenti tra gli altri, invece, pasta, pancetta, sale, pepe, prezzemolo essiccato, estratto di cipolla) sono venduti in una lattina da 400 grammi (due porzioni) a 1,75 pound (circa 2 euro) e si preparano in un minuto al microonde. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha espresso il suo sdegno sulla questione, citando la celebre battuta di Alberto Sordi nel film “Un Americano a Roma”: "La carbonara in lattina la damo al sorcio". Ma nel mentre c'è anche chi sostiene che la storia potrebbe dare ragione a Heinz con la prima “vera” carbonara fatta di soli cibi in scatola.
Heinz Spaghetti Carbonara: un'offesa
alla tradizione culinaria italiana?
La carbonara, piatto iconico della cucina romana, è considerata da molti italiani un patrimonio nazionale. La versione in lattina proposta da Heinz è stata vista come una semplificazione eccessiva e una banalizzazione di una ricetta che richiede cura e attenzione nella preparazione. Numerosi chef, tra cui Gianfranco Vissani e Cristina Bowerman, hanno espresso il loro sdegno, definendo il prodotto una "vergogna" e una "bastardizzazione" della cucina italiana.
La reazione dei social media alla Heinz
Spaghetti Carbonara
La notizia si è diffusa rapidamente sui social media, scatenando un'ondata di commenti indignati da parte degli utenti. Molti italiani hanno espresso il loro disappunto per questa "profanazione" di un piatto così amato e hanno sottolineato l'importanza di preservare la tradizione culinaria italiana.
Heinz Spaghetti Carbonara: un tentativo
di semplificare la cucina
Heinz, dal canto suo, ha presentato la sua carbonara in lattina come un pasto pratico e veloce, pensato per soddisfare le esigenze della generazione Z. Tuttavia, questa scelta ha sottovalutato l'attaccamento degli italiani alla loro cucina e la loro esigenza di autenticità.
Carbonara, davvero una ricetta italiana?
Ma c’è un ma. Perché le origini della carbonara sono tutt’altro che chiare. Per molti, la carbonara è un simbolo della tradizione culinaria italiana, un piatto che si prepara in famiglia da sempre. Tuttavia, le prime attestazioni scritte di questa ricetta risalgono a soli 70 anni fa e appaiono su una rivista americana. In Italia, la carbonara compare per la prima volta su "La Cucina Italiana" nel 1954, ma con ingredienti e preparazioni molto diverse da quelle attuali.
Nel corso degli anni, la carbonara ha subito numerose trasformazioni. Le prime ricette prevedevano l'uso di formaggi come il groviera, l'aggiunta di aglio e cipolla, e persino l'utilizzo della panna. Solo negli ultimi decenni si è affermata la versione con guanciale croccante, uovo all'occhiolino e pecorino romano, diventando un vero e proprio fenomeno culinario.
E se la Carbonara fosse nata davvero in lattina?
E c'è dell'altro: a quanto pare, la carbonara potrebbe essere nata come un piatto di fortuna, un'invenzione nata dalla necessità in un momento di grande difficoltà. Si narra che un cuoco bolognese, a Riccione appena liberata nel 1944, abbia creato questo piatto utilizzando gli ingredienti che aveva a disposizione, tra cui la polvere d'uovo fornita dagli Alleati. Ironia della sorte, la carbonara in lattina di Heinz sembra riprendere proprio questo spirito di adattamento e di semplicità, quasi volesse riportare il piatto alle sue origini più umili. È come se la storia si ripetesse, ma questa volta su scala industriale. Eppure, se da un lato questa diffusione può sembrare una banalizzazione, dall'altro potrebbe rappresentare un'opportunità per far conoscere al mondo la vera essenza della carbonara, quella preparata con cura e passione dai nostri cuochi. Sarà così?
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