domenica 1 settembre 2024

Monza, il Gran Premio motore dell'economia lombarda

 

Monza, il Gran Premio 

d'Italia motore 

dell'economia lombarda


Il Gran Premio d'Italia a Monza è un volano fondamentale per l'economia italiana, generando oltre 140 milioni di euro e promuovendo il territorio. In corso le trattative per rinnovare il contratto per dare continuità dell'evento


IGran Premio d’Italia di Monza rappresenta un volano fondamentale per l'economia italiana, in particolare per la Lombardia. L'evento, oltre a generare un indotto economico significativo, contribuisce a promuovere l'immagine del Paese a livello internazionale.

Monza, il Gran Premio d'Italia motore dell'economia lombarda

Il Gran Premio d’Italia di Monza rappresenta un volano fondamentale per l'economia italiana (Shutterstock)

Gran Premio di Monza, l’impatto economico

Secondo uno studio approfondito del Censis, presentato in occasione dell'evento, il Gran Premio di Monza ha generato nel 2023 un indotto diretto di ben 143 milioni di euro. Un dato che sottolinea l'enorme potenziale economico di questa manifestazione sportiva. Le stime di Confcommercio invece parlano di un impatto di 179 milioni di euro per questa edizione.

Analizzando nel dettaglio il totale dello scorso anno, emerge che 29,7 milioni di euro sono stati incassati dalla vendita dei biglietti e 9,2 dal merchandising, mentre per lo shopping tout court a 6,3 milioni si aggiungono i 10,5 milioni dei cosiddetti “big spender”. Per quanto attiene l’indotto, quasi 2 milioni e mezzo sono stati generati dai circa 80 eventi organizzati dagli sponsor, cui vano sommati i 32 milioni di euro di fatturato dagli alberrghi e i 18 milioni per i trasporti.

Gran Premio di Monza, ricavi al di là del circuito

L'indotto del Gran Premio non si limita all'immediato intorno dell'autodromo. L'evento ha un impatto significativo sull'industria italiana, in particolare su quella legata ai motori e alla meccanica. Si stima che il Gran Premio d’Italia generi complessivamente circa 80 milioni di euro di ricavi aggiuntivi per questo settore ogni anno. Oltre all'impatto economico diretto, il Gran Premio di Monza ha un valore inestimabile in termini di visibilità e promozione del territorio. La copertura mediatica dell'evento, che raggiunge oltre 150 milioni di spettatori in tutto il mondo, rappresenta un'opportunità unica per veicolare un'immagine positiva dell'Italia e delle sue eccellenze. Il valore stimato di questa copertura mediatica supera i 200 milioni di euro.

Monza, il Gran Premio d'Italia motore dell'economia lombarda

Angelo Sticchi Damiani, presidente Aci (Shutterstock)

L'Aci (Automobile Club d'Italia), che organizza l'evento, ha sottolineato come l'investimento nel Gran Premio di Monza sia estremamente redditizio. Negli ultimi sette anni, escludendo gli anni della pandemia, il Gran Premio ha generato un valore medio annuo di oltre 100 milioni di euro, per un totale di oltre mezzo miliardo di euro. «Mezzo miliardo - ha dichiarato al Sole 24 Ore il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani - che non solo giustifica, abbondantemente, l’investimento di 46 milioni di risorse dell’Aci, ma, soprattutto, rappresentano uno tra gli investimenti di denaro pubblico più produttivi della Regione Lombardia, dal momento che i 27 milioni investiti dalla stessa hanno prodotto un moltiplicatore di ben 20 volte. Se consideriamo, infine, i 57 milioni (27 pubblici della Regione e i 30 di risorse Aci, depurate delle perdite dall’annus horribilis 2021), gli investimenti per il Gp di Monza hanno prodotto un moltiplicatore pari a 10 volte. Quali altri investimenti rendono altrettanto?».

Gran Premio di Monza, l’impatto sul territorio

C’è poi il tema della valorizzazione del brand territoriale: il gp per l’immagine della Provincia e della Regione vale infatti 50 milioni. Secondo i dati diffusi dall'Osservatorio regionale del turismo e dell'attrattività, il lungo weekend del GP ha registrato un sold out quasi totale nelle strutture ricettive di Monza e Brianza, con un tasso di occupazione del 96%. Anche Milano ha risentito positivamente dell'evento, con un tasso di occupazione dell'89%.

Monza, il Gran Premio d'Italia motore dell'economia lombarda

L'impatto economico del Gran Premio va ben oltre l'aspetto sportivo (Shutterstock)

L'impatto economico del Gran Premio va ben oltre l'aspetto sportivo. L'evento ha infatti attirato un numero considerevole di visitatori stranieri, che hanno approfittato dell'occasione per scoprire le bellezze della Brianza e di Milano. Il Parco e la Villa Reale di Monza, in particolare, hanno registrato un aumento significativo di visitatori. Proprio per sfruttare al meglio questa sinergia tra sport e turismo, l'assessore Mazzali ha accolto con favore la proposta di trasformare l'Autodromo di Monza in una meta turistica fruibile tutto l'anno. «Tutto ciò - ha evidenziato l’assessore al Turismo di Regione Lombardia Barbara Mazzali -  evidenzia come il turismo sia un moltiplicatore di valore per diversi settori, dalla ristorazione allo shopping, passando per le attrazioni culturali e naturalistiche».

Gran Premio di Monza, quale futuro?

Oltre che per il valore storico della corsa, di fatto sempre nel calendario della Formula 1 sin dalla prima edizione (con un’unica eccezione), il Gran Premio di Monza si dimostra un ottimo volano per l’economia italiana e soprattutto lombarda. Il contratto con Liberty Media, il promoter del massimo campionato automobilistico, però scade nel 2025 e sono in corso discussioni per il rinnovo.

Per garantire la continuità del Gran Premio di Monza oltre il 2025, Liberty Media ha posto come condizione necessaria alcuni ammodernamenti, soprattutto nelle aree hospitality. L'Aci, forte delle risorse accumulate grazie alla sua attività istituzionale, è pronta a finanziare questi lavori. Tuttavia, l'iter burocratico per ottenere le necessarie autorizzazioni si presenta complesso, vista la natura vincolata dell'area. Va ricordato che quando l'ACI ha rilevato l'organizzazione del Gran Premio, la fee richiesta da Liberty Media è passata da 4 a 22 milioni di euro. Per il rinnovo, la cifra richiesta si aggira intorno ai 30 milioni. Un possibile aumento dei ricavi generati dalle nuove aree hospitality potrebbe però portare a una rinegoziazione di questa cifra. IAT

Nessun commento:

Posta un commento