mercoledì 23 ottobre 2024

Balneari: l'Ue boccia le proposte italiane

 

Balneari, battaglia 

ancora aperta: 

l'Ue boccia 

le proposte italiane

La Commissione europea respinge le modifiche al decreto Infrazioni sulle concessioni balneari, chiedendo conformità alla direttiva Bolkestein. Restano da definire poi gli indennizzi per i concessionari uscenti


Da Bruxelles arriva un secco no alla modifica del decreto Infrazioni, meglio noto come decreto Fitto sui balneari, che regola le concessioni demaniali marittime in Italia. La Commissione europea si è infatti espressa in maniera contraria alle proposte di modifica del testo, approvato lo scorso settembre dal Consiglio dei ministri, attualmente in fase di votazione alla Camera dei deputati. L'organo esecutivo dell'Ue ha ricordato che il decreto è frutto di un «accordo reciproco» e ha invitato il governo Meloni a rispettare l'intesa, senza introdurre eccessive variazioni. Tra le questioni più delicate, l'obbligo per i Comuni di concludere le gare per le concessioni entro il 2027 e la mancata previsione di un indennizzo per il valore aziendale dei concessionari uscenti, una misura contestata dalle associazioni del settore.

Balneari, battaglia ancora aperta: l'Ue boccia le proposte italiane

Da Bruxelles arriva un secco no alla modifica del decreto Infrazioni

Balneari, la battaglia continua: Bruxelles contro gli indennizzi e le deroghe

Secondo quanto riportato da Mondo Balnearele forze di maggioranza avevano avanzato oltre 60 emendamenti per rispondere alle istanze dei balnearii quali si sono detti profondamente insoddisfatti del testo originario. Tuttavia, Bruxelles ha ribadito che il decreto Infrazioni rappresenta un compromesso delicato, sottolineando la necessità di garantire la piena conformità con la direttiva Bolkestein. Quest'ultima impone la riassegnazione delle concessioni di beni pubblici tramite procedure competitive, senza alcuna forma di vantaggio per i concessionari uscenti.


Anche le proposte di modifica per tutelare le spiagge assegnate ad associazioni sportive e organizzazioni no profit, appoggiate dal ministro dello Sport Andrea Abodiavrebbero incontrato le perplessità dell'Ue. Per Bruxelles, il testo finale deve infatti rispettare i principi della direttiva europeache non consente deroghe o privilegi che possano alterare la libera concorrenza.

Concessioni balneari, c'è attesa 

per la valutazione finale dell'Ue

La Commissione europea, come sottolineato da un portavoce, resta in «stretto contatto» con le autorità italiane durante il processo parlamentare di conversione del decreto. Dopo l'esame degli emendamenti presentati in questi giorni, Bruxelles valuterà il testo finale della legge non appena sarà ufficialmente inviato dal Governo italiano. Nonostante il provvedimento rappresenti un «importante traguardo» nei rapporti tra Italia e Ue, l'infrazione comunitaria si chiuderà solo quando la legislazione italiana sarà pienamente in linea con il diritto europeo.

Balneari, battaglia ancora aperta: l'Ue boccia le proposte italiane

Balneari, la battaglia continua: Bruxelles contro le modifiche al Decreto Fitto

Uno degli aspetti più dibattuti, ricordiamo, riguarda il destino degli indennizzi economici ai concessionari uscenti. Attualmente, il decreto prevede risarcimenti limitati agli investimenti non ammortizzati degli ultimi cinque anni, mentre le associazioni dei balneari chiedono che venga riconosciuto il valore complessivo delle loro imprese. Una richiesta che ha sollevato forti tensioni e sarà oggetto di ulteriori negoziati tra il governo e Bruxelles. Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, è in prima linea in questi ultimi tentativi di mediazione, nel tentativo di preservare l'accordo già raggiunto e trovare un equilibrio che soddisfi le parti.

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