sabato 26 ottobre 2024

Sugar Tax, confermata ? l’entrata per luglio 2025

 

Sugar Tax, confermata 

l’entrata in vigore 

per luglio 2025 ?

(dopo otto rinvii)

La sugar tax entrerà in vigore il 1° luglio 2025, senza nuovi rinvii nella manovra economica. Dopo otto slittamenti, il settore prevede rincari del 28% al litro e rischi occupazionali. Assobibe chiede un ripensamento


Dal primo luglio 2025 la tassa sulle bibite zuccherate dovrebbe entrare ufficialmente in vigore, dopo ben otto rinvii negli ultimi anni. Questa volta, la nuova manovra economica non prevede, infatti, ulteriori slittamenti, suscitando preoccupazione tra gli operatori del settore.

La tassa sulle bibite zuccherate: provvedimento ritardato otto volte

Dal 2020, la cosiddetta "sugar tax" ha subito una lunga serie di rinvii, con un totale di otto slittamenti dal suo inserimento nei provvedimenti di legge. Prevista per ridurre il consumo di bevande zuccherate, l’imposta si traduce in 10 centesimi al litro per i prodotti finiti e 0,25 euro al chilo per quelli da diluire. L'introduzione della tassa è stata voluta dal governo Conte 2, ma ha incontrato forti resistenze da parte delle imprese e degli operatori economici, fino a essere rimandata di anno in anno.

L'ultimo rinvio risale a maggio 2023, con la decisione di posticipare l’entrata in vigore al primo luglio 2025. Tuttavia, il testo dell'attuale disegno di legge di Bilancio non prevede alcuna ulteriore modifica al riguardo, consolidando così la scadenza fissata.

Sugar taxTajani«La manovra può essere migliorata»

Nonostante la decisione apparentemente definitiva, come riporta il Corriere della Sera, alcune voci interne al governo, come quella del vicepremier Antonio Tajani, ipotizzano la possibilità di un nuovo slittamento. «La manovra può essere migliorata» ha dichiarato Tajani, suggerendo che l'esecutivo potrebbe lavorare per ridurre ulteriormente la pressione fiscale, e «chiederemo conto del rinvio della sugar-tax».

Sugar tax, Assobibe: aumento del 28% al litro 

e impatto sull’occupazione

L'associazione di settore Assobibe ha espresso forte preoccupazione per l’impatto economico della tassa. Secondo le stime, l’entrata in vigore della sugar tax potrebbe portare a un aumento del costo delle bevande analcoliche del 28% per litro e a una riduzione delle vendite stimata intorno al 16%. A rischio ci sarebbero anche circa 5mila posti di lavoro.

Il presidente di Assobibe, Giangiacomo Pierini, ha definito la tassa come una “tassa distonica”, sottolineando che negli ultimi anni le aziende hanno già ridotto del 41% gli zuccheri presenti nelle bevande. Inoltre, ha criticato il fatto che la sugar tax si applichi anche alle bibite non zuccherate, senza alcuna differenziazione progressiva.

Altri ostacoli per il settore: le norme Ue 

sulla plastica monouso

Non solo la sugar tax. Il settore delle bevande analcoliche dovrà anche far fronte, a partire dal 1° gennaio 2025, alle nuove norme europee sulla plastica monouso. L’applicazione delle norme comporterà un ulteriore aumento dei costi operativi per le aziende, già in difficoltà per il rincaro delle materie prime e l'inflazione.

L’entrata in vigore della sugar tax sembra quindi confermata per il primo luglio 2025, ma il settore delle bevande analcoliche rimane in allarme, sostenendo che la tassa possa provocare forti ripercussioni sui prezzi, sulle vendite e sull’occupazione. Resta da vedere se le pressioni da parte degli operatori e alcune voci all’interno del governo possano portare a un nuovo rinvio, evitando così un impatto diretto sulle imprese e sui consumatori.

Nessun commento:

Posta un commento