Qual è l'alimento che rappresenta più l'italianità? La pizza, ancor più della pasta, stando almeno all'89% dei consumatori del bel Paese. In occasione dell'international pizza day, che ricorre il 17 gennaio sulla "scia" della già giornata del pizzaiolo istituita in onore di Sant'Antonio Abate, Coldiretti su dati Ipsos ha evidenziato come il simbolo delle tavole nazionali per gli italiani sia proprio la tanto amata pizza.
Pizza, l'alimento più identitario per gli italianiItalianità a tavola: la pizza più di pasta e vino
L'89% degli italiani colloca la pizza come il simbolo culinario della tavola nazionale, superando addirittura la pasta, che si ferma all'88%. Ulteriormente distanti sono il vino (59%) e il cappuccino, citato dal 51% degli intervistati. Pizza non solo al ristorante, ovviamente, ma anche protagonista delle serate a casa. Una buona percentuale degli intervistati (circa il 36%) infatti ha ammesso di dedicarsi spesso alla preparazione casalinga di uno degli alimenti più amati della nostra tradizione, mentre il 54% lo fa almeno occasionalmente. E la pizza più amata, e consumata, di tutte si conferma essere la margherita.
Pizza, un "tesoro" per l'economia italiana
Oltre a essere un piatto amato, la pizza è anche un tesoro economico per l'Italia, generando un fatturato annuo di oltre 15 miliardi di euro. La sua versatilità ha portato l'Unesco a proclamare l'Arte dei pizzaiuoli napoletani patrimonio immateriale dell'umanità nel 2017.
Il settore della pizza contribuisce significativamente all'economia italiana, con 121.000 locali e circa 200.000 addetti a tempo pieno. Ogni anno vengono sfornate 2,7 miliardi di pizze, richiedendo enormi quantità di ingredienti come 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio d'oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro. Ingredienti per i quali solo poche settimane fa il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha chiesto l'indicazione in menu della loro provenienza. Per un consumo più trasparente, etico e anche consapevole.
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