venerdì 25 ottobre 2024

Roma smart con Julia, la guida che parla 60 lingue

 

Roma diventa smart 

con Julia, la guida 

turistica virtuale 

che parla 60 lingue

Julia è un assistente virtuale di intelligenza artificiale creato da Microsoft per Roma (in vista del Giubileo), in grado di rispondere in 60 lingue, offrendo consigli personalizzati su cultura, eventi e ristoranti

    

Immaginare una guida turistica capace di comprendere e rispondere in 60 lingue sembra quasi fantascienza. Eppure, Roma si prepara a offrire ai suoi visitatori un'esperienza inedita con Julia, l'assistente virtuale dotato di intelligenza artificiale, pronto a trasformare il modo di vivere la Città Eterna. Grazie a questa nuova tecnologia, esplorare Roma diventerà ancora più semplice, intuitivo e personalizzato, senza la necessità di dover scaricare applicazioni o affrontare barriere linguistiche.

Roma diventa smart con Julia, la guida turistica virtuale che parla 60 lingue

Scoprire Roma con Julia: l'IA che parla 60 lingue e conosce ogni angolo della città

Julia, una guida turistica con 60 lingue nel bagaglio

Presentata durante l'Ia Tour da Satya Nadella, ceo di Microsoft, Julia è pronta a fare da cicerone ai milioni di visitatori che giungeranno a Roma per l'imminente Giubileo. «Julia è un progetto al quale stiamo lavorando da due anni, presto sarà pubblico e utilizzabile» ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri. «È un assistente virtuale che utilizza la versione più avanzata dell'intelligenza artificiale per dialogare con i turisti ma in realtà anche con i romani, sulla base delle richieste e degli input dei canali digitali che solitamente utilizzano i turisti».

Roma diventa smart con Julia, la guida turistica virtuale che parla 60 lingue

Satya Nadella, ceo di Microsoft

Questa novità tecnologica non solo capisce e parla in più di 60 lingue, ma è accessibile da piattaforme come WhatsApp, il web e i principali canali di messaggistica. L'idea è rendere più semplice l'accesso alle informazioni su tutto ciò che riguarda Roma: dai monumenti agli itinerari nascosti, dai ristoranti tipici agli hotel per tutti i gusti e budget.

Un'intelligenza sempre più smart: imparare 

per migliorare

Julia non è un semplice bot programmato per rispondere in modo automatico: è un sistema intelligente che impara dalle interazioni per offrire suggerimenti sempre più precisi e personalizzati. E questo è uno degli aspetti che rendono il progetto così innovativo. «Julia è uno strumento pubblico, non è basato sui click bait, ma è alimentato dai dati che Roma Capitale mette in rete» ha spiegato Gualtieri. «Consente di conoscere le informazioni necessarie per visitare Roma ed essendo intelligente dialoga e offre risposte personalizzate. È il primo progetto di questo tipo così avanzato al mondo. Capisce e parla più di 60 lingue, con Julia si può parlare e ci si può scrivere».

Roma diventa smart con Julia, la guida turistica virtuale che parla 60 lingue

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri

Inoltre, Julia non seleziona le informazioni sulla base di ricerche precedenti o pubblicità invasive. La sua funzione principale è fornire consigli di qualità, non influenzati da algoritmi commerciali, su eventi, percorsi culturali e gastronomici, e tutto ciò che può rendere indimenticabile una vacanza a Roma.

Julia, un progetto rivoluzionario 

firmato Microsoft e Roma Capitale

Questo progetto è il risultato di una collaborazione tra Roma CapitaleMicrosoftNtt Data e Intellera, una società di consulenza del gruppo Accenture. L'ambizione è quella di trasformare l'esperienza dei visitatori di Roma in modo innovativo, creando «una rivoluzione silenziosa nel modo in cui i visitatori vivono la città» ha affermato Gualtieri.


Julia sarà anche accessibile tramite un numero di telefono dedicato, permettendo a chiunque di fare domande in linguaggio naturale e ottenere risposte tempestive e mirate. «È sorprendente perché risponde alle domandecapiscee fornisce suggerimenti organizzando in modo intelligente le informazioni. Ed essendo intelligente migliora con il tempo, non c'è bisogno di scrivere perché capisce anche il parlato» ha concluso il sindaco di Roma.

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