sabato 13 dicembre 2025

Santa Lucia... a tavola: ecco i dolci

 

Santa Lucia... a tavola: ecco i dolci 

che raccontano la festa

Dal grano bollito arrivato via mare a Siracusa ai biscotti legati alla luce dei lunghi inverni del Nord, la cucina di Santa Lucia intreccia fede, carestie, simboli e stagioni, trasformando il cibo in memoria. Un viaggio geografico e culturale che spiega perché il 13 dicembre, tra riti e attese, il pane scompare e i dolci diventano segni di luce e identità

13 dicembre 2025 
Santa Lucia... a tavola: ecco i dolci che raccontano la festa

I13 dicembre, nel pieno dell’Avvento, si festeggia Santa Luciamartire siciliana del IV secolo. Una Santa importante, protettrice della vista, che non è venerata solo nella sua isola natalema anche in molte zone dell’Italia nordorientale - Bergamo (dove è tradizione per i bambini, e adulti, portare la lettera con i desideri nella chiesa della Madonna dello Spasimo, in via XX Settembre), Brescia, Mantova e tutto il Triveneto - e addirittura in Scandinavia. Santa Lucia è davvero una festa specialecon tanto di distribuzione di regali.

Santa Lucia... a tavola: ecco i dolci che raccontano la festa

Santa Lucia è una festa speciale, con la tradizionale distribuzione di regali

Santa Lucia e il legame con la luce e la vista

Le ragioni per cui la Santa è considerata la protettrice della vista sono numerose e avvolte dalla nebbia della leggendaC’è chi dice che la giovane si sia strappata gli occhi per non vedere le brutture del mondooppure chi sostiene che sia stata accecata durante le torture che l’hanno condotta al martirio. In realtà, l’associazione con la protezione della vista ha probabilmente un’origine più semplice, legata al nome Luciache deriva dal latino lux, ovvero “luce”.

Santa Lucia... a tavola: ecco i dolci che raccontano la festa

Santa Lucia, a Bergamo, circondata dalle letterine dei bambini

La cuccìa di Siracusa: il dolce simbolo della Santa

Vi sono numerose tradizioni alimentari legate a Santa Luciaa seconda delle varie regioni e città. Partiamo dunque proprio da Siracusa, città natale della Santa, dove il 13 dicembre si prepara la cuccìa, un dolce al cucchiaio a base di grano bollito le cui origini risalgono a una grave carestia che colpì la città nel 1646.

La leggenda narra che proprio il 13 dicembre, giorno dedicato a Santa Lucia, una nave carica di grano arrivò in porto e il popolostremato dalla fameconsumò il grano immediatamente bollitosenza macinarlo in farinaLa versione che conosciamo oggi è un’evoluzione di quel piatto: oltre al grano lessato, ne fanno parte ricotta di pecora, gocce di cioccolato, frutta candita e cannella, a piacere.

I dolci di Santa Lucia lungo l’Italia (e oltre)

In Pugliala ricetta tipica di questa giornata sono i cosiddetti “Occhi di Santa Lucia”, dolcetti simili a taralli glassati che richiamano nella forma proprio l’occhioLa stessa simbologia ritorna nei “Biscocchi” sardi: tondi, farciti con marmellata di mirtilli e con una fessura centrale incisa, come fossero palpebre socchiuse. Risalendo la penisola si passa in Toscanadove nella notte tra il 12 e il 13 dicembre si mangiano i “Bollenti” o “Necci”, frittelle di farina di castagne farcite con ricotta o stracchino.

Santa Lucia... a tavola: ecco i dolci che raccontano la festa

I Necci

In Trentino-Alto Adige, invece, il dolce simbolo è lo Zeltenricetta di origine austriaca rivisitata in Italia con un impasto lievitato che funge da legante per l’abbondante frutta secca e candita.

Santa Lucia... a tavola: ecco i dolci che raccontano la festa

Lo zelten

A caratterizzarlo è anche la decorazione superficiale: mandorle intere e ciliegie candite disposte a formare motivi floreali o geometrici prima della cottura. Uscendo infine dai confini italiani si incontrano i “Lussekatter” (foto di anteprima), i cosiddetti “Gatti di Santa Lucia”. Dolcetti morbidi dalla forma che ricorda la coda arrotolata di un gatto, profumati allo zafferano, spezia che con il suo colore intenso porta luce in una delle notti più lunghe e buie dell’anno.

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