Una brutta figura
Il Prof. Antonio Marchesi il 19/ottobre/2025 ha scritto:Ci sono novità sul caso di Osama Njeem, detto Almasri (l’Egiziano).
Il 17 ottobre la Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha stabilito che l'Italia ha violato gli obblighi di cooperazione previsti dallo Statuto di Roma non consegnandolo in esecuzione del mandato d’arresto per crimini contro l’umanità emesso nei suoi confronti (e permettendogli invece di fare ritorno in Libia - anzi, accompagnandocelo con un volo di stato).
Scrive la Corte nella sua decisione che l’Italia ha violato lo Statuto di Roma - un trattato internazionale vincolante, che l’Italia è stata il primo stato europeo a ratificare - perché in base all’art.97 il nostro governo avrebbe dovuto informare e consultarsi tempestivamente con la Corte di fronte ad eventuali ostacoli alla consegna derivanti dal diritto interno. Invece, l’Italia ha interrotto le comunicazioni con la Corte dopo l’arresto, ha trasferito Almasri in Libia e, in un momento successivo, ha offerto spiegazioni “contraddittorie” del proprio operato. Nella sua decisione la Corte ha riaffermato il principio di diritto internazionale (che – ahimè – secondo qualcuno vale “fino a un certo punto”) in base al quale non si può invocare il diritto interno per disattendere un obbligo internazionale (è il diritto interno che deve adeguarsi); ha scritto che il nostro governo ha attribuito un valore che non aveva a una presunta richiesta di estradizione concorrente proveniente dalla Libia (ci rendiamo conto?), “travisando il sistema di complementarietà e mostrando di non comprendere il concetto di ammissibilità ai sensi dello Statuto”; ha respinto al mittente la tesi della “espulsione per motivi di sicurezza” (non si capisce – dicono in sostanza in giudici – per quale motivo, qualora Almasri fosse stato effettivamente un pericolo per la sicurezza nazionale, questa circostanza avrebbe impedito di consegnarlo alla Corte, imponendone al contrario la restituzione al suo paese).
Il prossimo passaggio dovrebbe essere il deferimento dell’Italia all’Assemblea degli Stati Parte (in cui siedono i rappresentanti dei 124 stati membri della CPI) e/o al Consiglio di sicurezza (essendo la vicenda libica oggetto di un deferimento alla Corte da parte dello stesso Consiglio). Per chi volesse documentarsi ulteriormente, questo è il link alla decisione: https://lnkd.in/d8_J5SDV. Mi permetto di segnalare inoltre il libricino sul caso Al-Masri scritto a suo tempo da Riccardo Noury e dal sottoscritto.

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