La dieta
amica
del cuore...
e del palato
A Roma, al Platform of laboratories for advanced in cardiac
experience, gli esperti promuovono pasta, peperoncino, caffè e cioccolato fondente
Tra gli alleati della longevità anche spezie e aromi come
origano, capperi, cipolla rossa, pepe,
curry, zenzero, basilico, prezzemolo, quindi vino rosso,
frutti di bosco e pomodoro. Tra i nemici
giurati del “muscolo della vita” zucchero e sale.
Pasta, peperoncino, cioccolato fondente e caffè: una festa
per il palato, ma anche per il “muscolo
della vita”. La dieta amica del cuore promuove infatti a
pieni voti la cucina mediterranea, le spezie
ed i carboidrati integrali. A fare il punto, sfatando alcuni
falsi miti, il congresso Platform of
laboratories for advanced in cardiac experience (Place) che
si è tenuto a Roma e a cui hanno preso
parte quattromila cardiologi di tutto il mondo. “Gli
alimenti, se scelti con cura e cucinati nella
maniera giusta, sono i veri farmaci del futuro, soprattutto
per il cuore”, spiega Leonardo Calò,
direttore dell’Unità operativa complessa di Cardiologia del
Policlinico Casilino e presidente del
Congresso Place. No, dunque, alle demonizzazioni eccessive.
Il cioccolato, ad esempio, se mangiato
senza eccessi è un toccasana per la salute del cuore grazie
al suo contenuto di antiossidanti: specie
quello fondente, è molto ricco di flavonoidi che contrastano
gli effetti nocivi dei radicali liberi e,
quindi, aiutano a rallentare l’invecchiamento cellulare e a
prevenire le malattie cardiovascolari e
neurodegenerative. I cardiologi riuniti al congresso hanno
suggerito di consumarne fino a 30-40
grammi al giorno, purché fondente all’80-85%.
che come il cioccolato è ricco di composti antiossidanti che
fanno bene al cuore: tra i suoi effetti benefici anche la prevenzione del diabete di tipo 2, che
espone a un maggiore rischio di infarto.
Inoltre si riconfermano super-food pane e pasta,
preferibilmente integrali, di farro e di orzo. Le fibre
che contengono, oltre ad aiutare l’intestino a funzionare
regolarmente, contribuiscono ad abbassare il livello di colesterolo LDL (quello cosiddetto “cattivo”,
responsabile della formazione di placche sulle arterie).
Alcuni studi hanno dimostrato che integrare
la propria dieta con 20 grammi al giorno di fibre aiuterebbe a mantenere sotto controllo i valori del
colesterolo. Le fibre, inoltre, favorendo il senso di sazietà, aiutano a perdere peso o a mantenerlo
nella norma, prevenendo patologie come
sovrappeso e obesità che possono mettere a rischio la salute
del cuore. Hanno poi un effetto potentissimo sulla longevità l’uso di spezie e aromi come
origano, capperi, cipolla rossa, pepe,
curry, zenzero, basilico, prezzemolo. Il peperoncino, in
particolare, sarebbe una vera e propria
spezia salva-cuore.
Secondo uno studio condotto
dall‘Università del Vermont e pubblicato su “Plos
One”, il consumo abituale di peperoncino (almeno una volta
al mese) è associato a una riduzione della mortalità pari al 13%. Gli esperti di cardiologia
promuovono anche il vino rosso – contiene
resveratrolo, dalle proprietà antiaggreganti e
antiaterosclerotiche –, i frutti di bosco – more, lamponi, ribes, mirtilli sono ricchi di antociani – e il
pomodoro (meglio cuocerlo in modo da favorire la liberazione del licopene, sostanza dalla
fortissima carica antiossidante e, come
dimostrato dagli studi del Professor Yoav Sharoni della Ben
Gurion University, associata a una minor prevalenza della sindrome metabolica e con un’azione
positiva anche per contrastare il cancro). Tra i nemici giurati del cuore ci sono, invece, il
sale (da sostituire con le spezie) e lo
zucchero, che secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità
non dovrebbe superare il 10% dell’apporto energetico quotidiano, pari a 50 g,
considerando sia lo zucchero che usiamo per dolcificare le bevande sia quello presente nei cibi che
mangiamo: si tratta dei cosiddetti “zuccheri
nascosti”, contenuti in molti prodotti confezionati come
salse, sughi, cereali per la colazione, cibi impanati, pane. Una ricerca svedese pubblicata sul longevità
anche spezie e aromi capperi, cipolla rossa, pepe, curry, prezzemolo, quindi vino rosso, pomodoro.
Tra i nemici giurati del muscolo della vita», zucchero e sale “British Journal of Nutrition” ha
mostrato che un’assunzione quotidiana di zucchero che supera il 15% dell’apporto calorico aumenta del
37% il rischio di infarto. Lo zucchero, soprattutto quello contenuto nei cibi o nelle
forme più raffinate,favorisce l’insorgenza di neoplasie e delle malattie del cuore. Importante anche non
eccedere con il consumo di proteine
animali, che non dovrebbero superare gli 0,8 grammi per
chilo di peso. Da evitare anche i sucedanei
del pane come crackers e grissini; non solo fanno venire più
appetito, ma portano a picchi di
insulina, nonché le proteine animali (massimo 0,8 grammi per
chilo di peso). In ogni caso, i
principali puti di riferimento per le indicazioni su come
bisognerebbe mangiare per preservare nel
corso del tempo la salute cardiaca sono il medico curante e
il cardiologo di fiducia
I. R. (Panorama Edit)
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