mercoledì 25 dicembre 2019

Sulle festività Paese che vai ... usanza che trovi


Sulle festività
Paese che vai 
usanza che trovi

Scopriamo insieme vecchie consuetudini e notizie bizzarre sulla festività più amata dell’anno
Il Natale è una festa molto sentita ovunque nel mondo, e ogni paese ha sviluppato usanze e
tradizioni proprie

Così, non dappertutto si festeggerà la vigilia di Natale o l’Epifania e non sempre
sarà Babbo Natale o Gesù bambino a portare i doni. Come si dice “Paese che vai, usanze che trovi”!
Scopriamo e vediamo come hanno avuto inizio alcune tradizioni che oggi percepiamo come
consuetudini. Iniziamo dal colore rosso, associato da sempre al Natale. Sapete da dove deriva?
Dalla leggenda dell’uccellino Robin che, per scaldare Gesù bambino, si avvicinò troppo al fuoco e
divenne rosso. L’albero più alto al mondo fu eretto in un centro commerciale di Washington nel
1950, mentre quello più grande si può vedere ogni anno a Gubbio. Un’altra cosa curiosa sul Natale
ha a che vedere con i Re Magi; noi siamo abituati a pensare che fossero trema la Bibbia non ne
fornisce mai un numero: il Vangelo di Matteo si riferiesce semplicemente ai “saggi”.
Nei Vangeli non c’è neanche alcun riferimento all’abitudine degli angeli di cantare. Un’ulteriore
curiosità relativa al Natale riguarda la nascita di Gesù: alcuni studiosi sostengono che sia nato in
settembre e non il 25dicembre.
 Gli astronomi credono che la stella di
BETLEMME
Betlemme, che ha guidato i saggi, potrebbe essere stata una cometa o il pianeta Urano. Passiamo ora ai tradizionali canti natalizi
che non sono mai stati cantati nelle chiese fino a quando non son ostati introdotti da San Francesco
d’Assisi nel XIII secolo.
 La tradizione di mettere alcuni mandarini nelle calze proviene dalle suore francesi del XII secolo che lasciavano i pedalini pieni di frutta, noci e mandarini nelle case dei poveri. 
A proposito di calze, la consuetudine di appenderle fuori dalla porta arriva dall’Olanda:
tradizionalmente venivano lasciate sull’uscio scarpe piene di cibo per gli asini di San Nicola che, in
cambio, avrebbe lasciato alcuni regali. Restiamo all’estero e scopriamo che la parola Noel deriva
dall’espressione francese “Les bonnes nouvelles” ovvero “le buone notizie”. Continuiamo con
alcune curiosità relative alle parole e passiamo ai paesi anglosassoni: il vocabolo Christmas deriva
dall’inglese antico “Cristes Maesse” che significa Messa di Cristo e l’abbreviazione Xmas non è
irreligiosa in quanto la lettera X è l’abbreviazione greca per Cristo. Boxing Day, il nostro Santo
Stefano, prende il nome dalle elemosine raccolte in chiesa per i poveri. Santa Claus ha appellativi
diversi in tutto il mondo: Kriss Kringle in Germania, Pere Noel in Francia e Deushka Moroz
(Nonno Gelo) in Russia. Altre curiosità sul Natale riguardano i baci sotto il vischio: questa
consuetudine sembra scaturire da Frigga, dea norrena dell’amore associata a questa pianta.
L’agrifoglio simboleggia invece la corona di spine di Cristo e le bacche rosse sono gocce del suo
sangue. Le prime cartoline commerciali di Natale sono state commissionate dal funzionario Sir
Henry Cole a Londra nel 1843, mentre le luci elettriche per l’albero sono state inventate da Edward
Johnson negli Stati Uniti nel 1882. Il primo riferimento ad un albero di Natale è stato fatto in un
opuscolo tedesco datato 1570. La tradizione di appendere i regali agli alberi deriva dai Druidi che
credevano che l’albero fosse il datore di ogni bene. Vediamo altre curiosità provenienti da alcuni
paesi del mondo: – I Greci celebrano il Natale il 7 gennaio, secondo il vecchio calendario giuliano,
mentre i regali di Natale vengono aperti il giorno di Capodanno. – Dal 1947 Oslo invia un albero di
Natale a Londra come ringraziamento per l’aiuto durante la seconda guerra mondiale. – In
Repubblica Ceca si godono cene a base di zuppa di pesce, uova e carpe: il numero di invitati a
tavola deve essere pari altrimenti la persona senza un compagno morirà l’anno seguente. – In
Islanda ci sono tredici
Babbo Natale, ciascuno dei quali lascia un regalo per i bambini: scendono
dalla montagna uno per uno a partire dal 12 dicembre e hanno nomi come Spoon Licker, Door
Sniffer and Meat Hook. – In Svezia Babbo Natale è leggermente diverso da come è conosciuto nel
resto del mondo. Si chiama Tomte, è basso quanto un folletto e gira accompagnato dalla sua capra Yule. 
In Norvegia, come da tradizione, il 24 dicembre vengono nascoste tutte le scope e strumenti
con cui si pulisce casa. Questo perché si dice che durante la notte arrivino delle streghe cattive a
rubare tutte le scope nelle case della gente. – In Repubblica Ceca una tradizione di Natale vuole che
le donne single dando le spalle alla porta, lancino una scarpa all’indietro. Se questa cade con la
punta rivolta verso la porta significa che la donna troverà l’amore entro l’anno. – La Statua della
Libertà è forse il più grande regalo di Natale mai fatto nella storia! Fu regalata dai francesi agli Stati
Uniti proprio il 25 dicembre come simbolo di amicizia tra i due popoli. – In Ucraina si usano delle
ragnatele per addobbare perché si crede che siano portatrici di fortuna. – Il pranzo natalizio più
lungo viene probabilmente consumato in Polonia dove la tradizione vuole 12 portate ovvero una per
ogni apostolo. – In Sudafrica il piatto tradizionale per le feste sono gli insetti fritti. – In Brasile
pensano che “Papi Noel” provenga dalla Groenlandia, e per questo arrivato in Brasile indossa
soltanto abiti di seta per il forte caldo. – In Giappone il Natale è molto diverso rispetto da come lo
conosciamo. Assomiglia molto di più alla festa di San Valentino dove tutti quanti si scambiano doni
ed è tradizione abbuffarsi di pollo fritto preferibilmente della catena gastronomica KFC. – Negli
Stati Uniti le decorazioni natalizie sono amate da tutti quanti, per questo motivo vengono
organizzate delle vere e proprie competizioni. 
Panorama Edit

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