di Camilla Rocca
Partendo dal presupposto che oggi l’attuale gestione degli ordini è lenta e faticosa con processi e canali (whatsapp/ telefono/ mail) diversi per ogni fornitore, organizzazione degli ordini divisa tra i reparti (cucina, beverage, ecc), attività ripetitive a basso valore aggiunto per ristoranti e bar, visibilità ridotta per i proprietari/manager delle tempistiche per gestire gli ordini e difficoltà nel monitorare e tracciare il comprato, Katoo è l’app innovativa che ottimizza i processi della food community.
Raccontaci in una frase in cosa consiste Katoo   
Katoo è l’applicazione che migliora la gestione degli ordini da ristorante a fornitore. Per i ristoratori, è una semplice app tramite la quale possono inviare gli ordini a tutti i loro fornitori e monitorare il food cost. Per i fornitori, significa ricevere ordini in uno stesso formato standard, il che migliora la gestione operativa.
Come cambierà l’uso della vostra app dopo il Coronavirus?
In realtà, il Covid19 rende la necessità di un servizio come Katoo ancora più evidente. Grazie al nostro servizio di comunicazione ordini contact-less, i rappresentanti dei fornitori e i ristoratori possono gestire la loro relazione commerciale senza alcun contatto fisico. Abbiamo utilizzato il periodo Coronavirus per ascoltare ancora di più i nostri clienti, così da sviluppare tutte le funzionalità che soddisfino le necessità della nostra community. Ad esempio, abbiamo migliorato la gestione dello storico ordini, così da massimizzare la gestione delle rimanenze ed evitare sprechi. Per i fornitori, invece, abbiamo sviluppato un software attraverso il quale possono centralizzare gli ordini ricevuti, e evitare inutili perdite di tempo tra WhatsApp, telefono, email, ed altri canali.
Qual è l’arma vincente di Katoo in questo periodo difficile per la ristorazione?
Come Katoo, abbiamo sempre avuto a cuore gli interessi della community che serviamo, e questa emergenza non ha fatto altro che rafforzare ancora di più questo approccio. Crediamo fortemente nel settore e nella forza dei ristoratori. Per massimizzare gli sforzi dei ristoratori che hanno coraggiosamente deciso di rimanere aperti, abbiamo sviluppato report ad-hoc per monitorare giornalmente il food cost, così da supportarli nel calcolo delle marginalità dei prodotti venduti. Inoltre, il nostro tool è perfetto per gestire le relazioni con i propri fornitori da remoto: grazie a Katoo, il ristoratore può gestire tutti i suoi fornitori tramite app, evitando visite dei rappresentanti che in questo periodo possono risultare sconvenienti.
Per i fornitori, invece, abbiamo realizzato in pochi giorni un mercato virtuale per i consumatori finali, il Katoo Market. Attraverso il sito tutti possiamo acquistare le materie prime che compongono i piatti dei migliori ristoranti italiani. In questo modo, i fornitori riescono a compensare le mancate entrate dal canale Horeca che in questo periodo è meno operativo del solito. Cerchiamo, nel nostro piccolo, di venire incontro alle esigenze di tutti i membri della nostra community.
Come aiuterete concretamente i ristoratori?
Abbiamo lavorato sodo per riuscire ad aiutare i ristoratori su entrambi gli aspetti fondamentali del business: ricavi e costi. Lo leggiamo su tutti i giornali quanto il blocco imposto dal Covid abbia drasticamente impattato le entrate dei ristoratori. Per supportare tutti coloro che sono stati costretti a rimanere chiusi, abbiamo stretto una partnership con Save One Seat – attività promossa dall’NGO Global Shapers Forum – fornendo una piattaforma di gift card per incentivare i loro clienti a comprare oggi una cena da consumare alla riapertura.
Oltre alle iniziative menzionate prima, stiamo lavorando per migliorare sempre di più la gestione delle loro materie prime. Sappiamo che per i ristoranti il costo delle materie prime rappresenta una delle voci principali di costo, e allo stesso tempo sono tanti gli sprechi che avvengono nelle cucine. La nostra missione è far sì che ogni ristorante possa abbattere il proprio food cost tramite une gestione migliore della supply chain, ordinando dai propri fornitori solo il necessario. Con il nuovo rilascio dell’applicazione – che avverrà nei primi di Maggio – tale obiettivo sarà ancora più vicino: abbiamo infatti realizzato delle dashboard ad-hoc per gestire il proprio magazzino.
Cosa significa essere una start up in un periodo come questo? E’ un pro o un contro?
Essere una startup significa, in qualsiasi momento, lavorare nell’incertezza e nella dinamicità. In momenti come quello attuale, avere una struttura agile e pronta al cambiamento ci ha permesso di lanciare iniziative e vederle prendere forma nell’arco di pochi giorni. Possiamo e dobbiamo sperimentare, testare, e a differenza di grandi aziende siamo in grado di farlo in tempi record. da Bartù