Anche i fiorai
sono in crisi:
chiuderà il 30%
dei negozi
Anche se i fiorai sono rimasti aperti pure nelle zone rosse, sono tutti in crisi perchè la gente non gira e dunque la merce non si vende. Ma sono senza ristori perchè "aperti".
«Senza ristori prevediamo a gennaio un rischio chiusura per il 30% dei negozi» che su 15mila associati vale circa 5mila esercizi. Da qui l'allarme lanciato dal presidente di Federfiori Rosario Alfino, parlando con l'Adnkronos. «Dopo il primo lockdown il 10% delle imprese non ha riaperto, - riferisce - e questo fatto di farci stare aperti paradossalmente ci ha massacrato perché ci ha fatto indebitare».
«Senza ristori prevediamo a gennaio un rischio chiusura per il 30% dei negozi» che su 15mila associati vale circa 5mila esercizi. Da qui l'allarme lanciato dal presidente di Federfiori Rosario Alfino, parlando con l'Adnkronos. «Dopo il primo lockdown il 10% delle imprese non ha riaperto, - riferisce - e questo fatto di farci stare aperti paradossalmente ci ha massacrato perché ci ha fatto indebitare».
I fiorai comunque «fino ad ottobre hanno visto un calo del fatturato dell'80% in seguito all'annullamento degli eventi e delle cerimonie. Confcommercio sta facendo una campagna per gli acquisti nei negozi 'sotto casa per sentirsi a casa', quindi per i negozi di vicinato che accendono le luci nelle città. Se la gente acquista online sulle piattaforme il danno può diventare ancora più grave».
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