Fra i protagonisti della kermesse (la XX edizione di Cibus,) la fiera internazionaled ell’alimentazione organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare era presente il Consorzio del Parmigiano Reggiano, che accoglieva ospiti e operatori del settore al Padiglione 2 - Stand B014. Il Parmigiano Reggiano è la Dop che più di tutte ha saputo dimostrare di aver superato l’emergenza economica causata dalla pandemia, grazie ad un comparto che non si è mai fermato e che ha raggiunto i 2,35 miliardi di euro al consumo con una quota export che rappresenta ormai il 44% della produzione totale.
Cibus ha sempre rappresentato una vetrina importante per la Dop che diventa sempre più internazionale, con investimenti all’estero che sfiorano i 10 milioni di euro e con importanti novità che segnano un cambio di passo nella promozione in tutto il mondo. Il Consorzio, proprio nei in quei giorni, ha lanciato la sua prima campagna televisiva in Germania e i primi giorni di settembre sarà lanciato il nuovo spot anche in Francia, così come ci saranno importanti investimenti in advertising negli Stati Uniti che rappresentano uno dei principali mercati per il Parmigiano Reggiano.
Focus sulla biodiversità
A Cibus, il focus sarà su uno dei temi caldi al centro dei dibattiti internazionali sull’enogastronomia: la biodiversità. Un valore da difendere strenuamente, di cui il Parmigiano Reggiano rappresenta perfettamente il testimonial di un’avanguardia ecologica che affonda le proprie radici nel solido e millenario rapporto tra esseri umani, animali e ambiente. Tra le iniziative che verranno presentate, il progetto “Prodotto di Montagna - Progetto Qualità Consorzio” prevede una valutazione di qualità aggiuntiva da effettuarsi al ventiquattresimo mese di stagionatura con l’obiettivo di sostenere il valore aggiunto del formaggio prodotto in montagna, offrire ai consumatori ulteriori garanzie legate, oltre all’origine, anche alla qualità del formaggio, e dare maggiore sostenibilità allo sviluppo di questo ecosistema. Il Parmigiano Reggiano è infatti il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna: nel 2020 oltre il 20% della produzione totale della Dop, circa 826mila forme, è avvenuta negli 89 caseifici di montagna, e oltre 1.100 allevatori ogni anno producono 4 milioni di quintali di latte. Un’attività preziosissima dal punto di vista sociale per mantenere attiva la dorsale appenninica tra Bologna e Parma, grazie al lavoro nelle foraggere e in caseificio.
Decisamente positivo il debutto del Parmigiano Reggiano a Cibus con lo stand del Consorzio che ha registrato una grande affluenza di aziende e visitatori qualificati.
Appuntamento con Caseifici Aperti
A Cibus è stata ufficialmente presentata anche un’iniziativa di di promozione, che coinvolge il territorio ma anche il pubblico di consumatori, a partire dalle famiglie, che sabato 11 e domenica 12 settembre potranno visitare i caseifici e festeggiare insieme con la Dop in un grande evento organizzato al Campovolo di Reggio Emilia. Dopo il successo dell’edizione 2020, torna infatti Caseifici Aperti, l’appuntamento che offre a tutti (da foodies e appassionati a curiosi di tutte le età) la possibilità di immergersi nella produzione del Parmigiano Reggiano Dop. Visite guidate ai caseifici e ai magazzini di stagionatura, spacci aperti, eventi per bambini e degustazioni che, uniti alla passione dei casari, offrono la possibilità di vivere un’esperienza unica. Si tratta di vero e proprio viaggio alla scoperta della zona d’origine del prodotto e delle sue terre ricche di storia, arte e cultura. Assistere alla nascita della forma, passeggiare nei suggestivi magazzini di stagionatura, acquistare il formaggio direttamente dalle mani di chi lo crea sono tutte esperienze uniche che il visitatore può vivere in un autentico viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale, rimasto pressoché immutato da oltre nove secoli.
Per le due giornate dell’edizione 2021 è in cantiere anche a una grande novità: un festival, nell’area del Campovolo di Reggio Emilia dalle ore 15.00. Il format vuole amplificare l’esperienza dei caseifici aperti creando, nel cuore della città, un “villaggio del Parmigiano Reggiano” animato con quanto di meglio il territorio possa offrire per celebrare il buon vivere e la comunità. Per un intero weekend, dunque, il Parmigiano Reggiano si accompagnerà a performance artistiche, animazioni per i più piccoli, musica, sport e tanto altro ancora in un programma pensato per tutti. Un festival che vuole essere anche un’occasione speciale per tornare a divertirsi insieme in completa sicurezza e con una grande attenzione alla sostenibilità ambientale.
«C’è grande soddisfazione, perché con questa edizione celebriamo il decimo anno della manifestazione Caseifici Aperti – commenta Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano -. Si tratta dunque di un percorso continuativo e strutturato, che si arricchisce di un altro nuovo appuntamento. Assisteremo infatti a due giornate di festa, con la possibilità di visitare le nostre aziende per assistere alla produzione, cui seguiranno le attività del Festival organizzato al Campovolo di Reggio Emilia». Una novità che punta a diventare un format da riproporre anche nelle prossime edizioni di Caseifici Aperti.
«Nel segno della ripartenza riapriamo anche le aziende - afferma Carlo Mangini, direttore marketing e sviluppo del Consorzio Parmigiano Reggiano -. A partire dall’allevamento, Caseifici Aperti rappresenta un motto resilienza, grazie ad una comunità di produttori che apre le porte per far conoscere al mondo i segreti e l'abilità dei casari, da cui nasce un prodotto unico al mondo che rappresenta un patrimonio per il nostro territorio»
Per partecipare a Caseifici Aperti basta accedere all’area dedicata sul sito del Consorzio all’indirizzo https://www.parmigianoreggiano.com/it/caseifici-caseifici-aperti, dove è disponibile la lista aggiornata dei caseifici aderenti di tutte e cinque le province di produzione della Dop ed è possibile informarsi sugli orari di apertura e sulle attività proposte. Si tratta di un’occasione unica per scoprire il Parmigiano Reggiano, che si produce ancora come mille anni fa, con gli stessi ingredienti (latte crudo, sale e caglio), l’immutata cura artigianale, dove è leggermente evoluta nei secoli solo la tecnica di lavorazione, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi.
Da segnare in agenda anche una visita al Festival dei Caseifici Aperti, organizzato sabato 11 e domenica 12 settembre nell’Area Campovolo di Reggio Emilia. Qui il “villaggio del Parmigiano Reggiano” sarà animato con quanto di meglio il territorio possa offrire per celebrare il buon vivere e la comunità: dalle masterclass Parmelier (per diventare un esperto di Parmigiano Reggiano e scoprirne gli abbinamenti più ricercati, in collaborazione con Associazione Assaggiatori Parmigiano Reggiano) ai food truck, dai cooking show alle performance artistiche, dall’arte alle animazioni per i più piccoli e agli sport e tanto altro ancora in un programma pensato per tutti.
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