martedì 7 settembre 2021

Stop al pesce fresco: fermo pesca su Tirreno e Ionio

 

Stop al pesce fresco: 

fermo pesca 

su Tirreno e Ionio


Stop al pesce fresco a tavola per l'avvio del fermo pesca dal 6 settembre che porta al blocco per 30 giorni consecutivi delle attività della flotta italiana dallo Ionio al Tirreno,
nel tratto di costa che va da Brindisi a Napoli fino a Gaeta andando ad aggiungersi al divieto già attivo nel tratto da San Benedetto del Tronto a Termoli, dove si tornerà a mare il 14 settembre.

A darne notizia è Coldiretti Impresapesca nel sottolineare che è ripresa invece la pesca nel tratto dell'Adriatico da Trieste ad Ancona, così come a Manfredonia a Bari dove i pescherecci hanno iniziato l'attività alla mezzanotte dello scorso 29 agosto.

Come nel 2020 in aggiunta ai periodi di fermo fissati i pescherecci dovranno effettuare ulteriori giorni di blocco che vanno da 7 a 17 giorni a seconda della zona di pesca e del tipo di risorsa pescata. Il fermo interessa le coste della Puglia, della Calabria, della Basilicata, della Campania e del Lazio. Il fermo cade quest'anno in un momento difficile poiché il blocco dell'attività va a sommarsi all'aumento drastico della riduzione delle giornate di pesca imposta dalla normativa europea, per le imbarcazioni operanti a strascico. Le giornate di effettiva operatività a mare sono scese per alcuni segmenti di flotta, per i segmenti di maggiore tonnellaggio, a circa 140 all'anno, rendendo «non più sostenibile l'attività di pesca considerata anche l'assenza di un efficace sistema di ammortizzatori e di valide politiche di mercato capaci di compensare le interruzioni».

Senza la riduzione del periodo fisso di blocco delle attività almeno per l'areale Adriatico, l'apertura alla tutela differenziata di alcune specie e la possibilità per le imprese di scegliere i restanti giorni di stop, come richiesto da Coldiretti Impresapesca, l'assetto del fermo pesca 2021 non risponde ancora alle esigenze delle aziende le quali si trovano ancora costrette a concentrare un'attività che deve sostenere l'impresa di pesca per 365 giorni in appena 140-170. Per compensare tali drastiche riduzioni il settore avrebbe bisogno di scegliere autonomamente quando operare e quando fermarsi in base alle condizioni di mercato, alle necessità di manutenzione delle barche o alle ferie del personale.


 

© Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento