martedì 19 ottobre 2021

Quante bugie sull'agroalimentare italiano! Ecco tutto quello a cui non credere

 

Quante bugie 

sull'agroalimentare! 

Ecco tutto quello 

a cui non credere

Una ricerca Klaus Davi & Co. ha svelato che all'estero le fake news sull'agroalimentare made in Italy sono cresciute in un anno del 26% a causa dei social. Vino, formaggi e pane i prodotti presi più di mira


Mentre l’export dell’agroalimentare italiano viaggia verso i 50 miliardi di euro l’anno, c’è chi si mette di traverso per fargli la guerra. Del resto si sa, se un prodotto va forte, piace e vende, i competitor cercano in tutti i modi di tenergli testa; ma siccome nel settore l’Italia è indubbiamente leader, non restano che le fake news per ostacolarla. Purtroppo l’esplosione dei social ha portato con sé anche questa ignobile usanza che colpisce non solo i mercati, le aziende, gli imprenditori, ma spesso anche le persone. Vino, formaggi e pane sono i prodotti più colpiti da fake secondo uno studio dell’agenzia di comunicazione Klaus Davi & Co. in collaborazione con Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera.

Lettori poco attenti

Durante il “Festival del Giornalismo Alimentare” è emerso che l’89% degli italiani non sa riconoscere una fake news. Un problema però non solo italiano, cosa che avrebbe diminuito il rischio per l’agroalimentare di casa nostra visto che con vino, pane e formaggi tricolori ci siamo cresciuti, ma che riguarda anche gli stranieri. Tanto che, come dimostra lo studio dell'agenzia di comunicazione Klaus Davi & Co., ancora in fase di realizzazione e di cui però sono state comunicate alcune importanti rilevazioni, da gennaio a settembre 2021 le fake news circolate sui social esteri relative ai nostri prodotti alimentari sono aumentate del 26% rispetto all’anno precedente e vanno a colpire tutti i nostri prodotti del food Made in Italy indistintamente.

 

I prodotti più "colpiti"

Il “web monitoring” fatto scattare da Klaus Davi e dall’onorevole Filippo Gallinella ha portato alla conclusione che i maggiormente interessati da questa “guerra” mediatica sono i nostri vini (+28% di fake news), la mozzarella di bufala (+31%), il prosciutto crudo (+19%), il pane (+21%) e formaggi, in particolare il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano (+22%).

Consultando il web e oltre 1.500 post dedicati a temi alimentari sui canali Facebook, Instagram e Twitter dei principali Paesi europei (Germania, Francia, Spagna, UK) ma anche di Usa e Canada, ecco alcuni dei luoghi comuni più diffusi, nonché falsi, che circolano su questi alimenti nostrani. 

Il vino che buca i denti

Partendo dai vini, lo scenario delle falsità è quasi apocalittico: il vino italiano buca i denti (con fior di giornali che hanno urlato ai quattro venti questi rischi legati in particolare al Prosecco), lacera lo smalto e provoca invecchiamento precoce (28%); il vino italiano è troppo forte, meglio tagliarlo con quello tunisino (21%); il vino italiano è al metanolo - con riferimento a uno scandalo avvenuto ormai 35 anni fa… - (17%); i nostri bianchi più celebri non sono più bevibili dopo 5/6 anni dall’uscita sul mercato (12%); alcuni vini italiani sono contaminati dal Coronavirus - questa soprattutto nel periodo clou della pandemia - (5%). 

La mozzarella di bufala alza il colesterolo

Passando alla mozzarella di bufala, ecco altre fake news da cui stare alla larga: ha un altissimo contenuto di colesterolo (39%); chi è a dieta non può assolutamente mangiarla, fa ingrassare (35%); non la possono mangiare gli anziani (22%); è inadatta per chi pratica sport (19%); e c’è anche chi sostiene che la sua produzione sia finanziata dalla camorra (4%). 

Il prosciutto crudo fa ingrassare

Per il prosciutto crudo le più gettonate sono queste: fa ingrassare (44%); è più salutare il prosciutto cotto di quello crudo (31%); sono fatti dai cinesi con scarti di macelleria (20%, frutto di un video girato a febbraio 2019, subito smentito con prove certe); non lo possono mangiare le donne in gravidanza (14%); i suini da cui si ricava il salume vivono in mezzo ai topi (8%). 

Parmigiano e Grana Padano contaminato da Covid

All’estero si sbizzarriscono anche sui formaggi: le vacche non hanno accesso al pascolo e quindi sono depresse (con particolare focus sul Parmigiano Reggiano) (32%); fanno male ai bambini (27%); sono assolutamente controindicati per chi ha il colesterolo alto (21%); gli animali che forniscono il latte sono pieni di antibiotici (12%); mangiare Grana Padano può essere rischioso poiché potrebbe essere contaminato da Covid-19 (3%). 

Il pane cotto in forni tossici

Infine, veniamo alle falsità che pullulano sul pane: il pane a cena fa ingrassare (38%); il pane senza glutine è quello più salutare (24%); è prodotto solo con grano geneticamente modificato (18%); viene cotto al forno con scarti tossici (13%); anche per il pane, non manca chi è convinto che possa essere contaminato dal Covid-19 (2%). 

Ecco i veri benefici dei prodotti italiani più noti

Giusto per sventare dubbi sugli stessi prodotti, ecco le verità sui prodotti messi in discussione dalle fake news.

Il vino

Iniziamo dal vino premettendo che gli esperti per una persona adulta sana, che non sta seguendo una dieta ipocalorica, la quantità consigliata è 2-3 bicchieri al giorno se è un uomo e 1-2 bicchieri al giorno se è una donna:

  • Il vino contiene una sostanza chiamata resveratrolo, cioè un polifenolo con proprietà antiossidanti, il quale rallenta il processo d’invecchiamento.
  • Agisce positivamente sui livelli di: colesterolo, trigliceridi e glicemia basale.
  • Induce un aumento della sensibilità dei tessuti all’azione dell’insulina.
  • Ha un’azione fibrinolitica e antitrombotica.
  • L’assunzione moderata di vino sembra avere anche un effetto benefico sulle ossa, contrastando l’osteoporosi tanto negli uomini quanto nelle donne.
  • Alcuni studi hanno ipotizzato un effetto positivo del vino bianco nella prevenzione delle malattie reumatiche; tale beneficio sarebbe dovuto a due sostanze, il tirosolo e l’acido caffeico, in grado di contrastare l’infiammazione.
  • Aiuta a liberare le endorfine presenti nel cervello, diminuendo la depressione.
  • Sono stati, inoltre, ipotizzati anche benefici del vino rosso anche sulla calcolosi della colecisti e su alcuni tipi di cancro.
Mozzarella di Bufala, quante proteine!

Capitolo Mozzarella di bufala Campana Dop. Anche in questo caso, premessa: è preferibile consumarla a pranzo, due volte a settimana. Quanto ai benefici è una fonte perfetta di proteine a consistente valore biologico, calcio, fosforo, zinco, vitamina E, B1, B2, B6 con un moderato contenuto di grassi. Apporta 288 Kcal ogni 100g. C’è anche la ricotta di bufala che contiene proteine altamente biodisponibili e lipidi, inoltre, la sua bassa concentrazione di sali ed il suo contenuto in fosforo la rendono preziosa nei soggetti che abbiano bisogno di mineralizzazione senza aggravio dei processi digestivi. Apporta 170 Kcal ogni 100 g.

Prosciutto crudo ricco di Omega-6

Quindi, il prosciutto crudo. Le ricerche hanno rilevato che la materia prima usata per fare prosciutti e salumi tradizionali italiani è caratterizzata da alte concentrazioni di minerali e di vitamine, nonché da un equilibrato contenuto di grassi saturi e insaturi. Quest’ultimi poi sarebbero in aumento, nota positiva visto che sono grassi che possono avere effetti benefici sul cuore e sulla circolazione. C’è poi un altro elemento importante, la presenza di Omega-6. Si pensi che 50 gr. di Prosciutto di San Daniele ne contengono il 13% del fabbisogno giornaliero di un adulto. Per non parlare poi di altre sostanze nutritive come il ferro, lo zinco, il potassio e le vitamine del complesso B.

Parmigiano Reggiano: il 70% è macronutrienti

Poi “must” della cucina come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano. Il Parmigiano Reggiano è un alimento adatto proprio a tutti. Contiene il 30% di acqua mentre il 70% è caratterizzato da macro-nutrienti, nello specifico, 33% di proteine, 29% di lipidi e micronutrienti.

Rispetto alla maggior parte dei formaggi stagionati, il Parmigiano Reggiano è più proteico, contiene meno grassi e lattosio, inoltre possiede un ottimo quantitativo di calcio. In aggiunta è caratterizzato da una buona percentuale di sodio.

È l’unico formaggio che ha la capacità di sopportare una lunga stagionatura, senza che qualcuno intervenga per aggiungere additivi o qualche sostanza chimica. italiaatavola

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