giovedì 7 ottobre 2021

Turismo senza barriere: liberi nella testa per affrontare qualsiasi viaggio

 

Turismo senza barriere: liberi nella testa 

per affrontare 

qualsiasi viaggio

Tra tour operator, siti specializzati, istituzioni e strutture ricettive c’è sempre più attenzione per i viaggi senza barriere. In vista anche delle Olimpiadi di Milano-Cortina, che possono fare da vero apripista. L'obiettivo è sempre più un turismo inclusivo, nel senso doppio di non lasciare indietro nessuno nel futuro del settore post Covid

di Jenny Maggioni


Inclusione (e la parità per tutti). Ecco se dovessimo scegliere una parola emblema da portare con noi nel prossimo anno dovrebbe essere questa. Una parola che ci deve accompagnare al 2026 (anno delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina) e sulla quale costruire il futuro. Nella vita e in tutti i settori certo, ma ancora di più nel turismo. Non per nulla il tema del World Tourism Day 2021 è stato Turismo per una crescita inclusiva (Tourism for Inclusive Growth). Intesa, certo, come la celebrazione della capacità unica del settore di rilanciare la ripresa, attraverso una strategia condivisa che non lasci indietro nessuno e con un’ottica che va ben oltre il presente e al “recupero” dei danni causati dal Covid, ma anche, secondo noi, nel rendere sempre più liberi tutti di viaggiare. Perché, se in questi ultimi due anni abbiamo tutti provato la tristezza e la frustrazione di aver negato questa possibilità, ora possiamo capire ed essere più empatici verso chi con questa libertà (negata o sudata) ci faceva i conti già prima del Covid. Stiamo parlando delle persone con disabilità per le quali, molto spesso ancora oggi, libertà si scontra con “barriere”. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo cerato di fare il punto sulla situazione, selezionando strutture ed esempi virtuosi in giro per l’Italia.

Dal Giappone alla Cina, passando per Milano Cortina

Per fortuna qualcosa, infatti, sta cambiando con un’attenzione sempre maggiore di istituzioni e regioni, allo sviluppo di un'offerta turistica che possa garantire alle persone con disabilità la possibilità di scoprire il nostro straordinario patrimonio naturale, culturale e artistico. Senza problemi. E, di certo, l’acceleratore lo stanno mettendo proprio l’attesa per le Paralimpiadi. Milano, ma soprattutto Cortina sono (e devono) essere al centro di una riqualificazione delle strutture e infrastrutture per rendere le città e le località turistiche senza barriere architettoniche e accessibili anche alle persone diversamente abili.


L’esempio del Giappone è ancora negli occhi di tutti, non solo per le vittorie italiane, ma anche per la grande organizzazione dei Giochi, chiusi con una cerimonia anche più suggestiva di quella olimpica, affidata a molti artisti disabili con il messaggio: ci siamo anche noi! Non solo alle Olimpiadi, ma anche sui mezzi pubblici, nei negozi, a scuola, in ufficio e nelle strade e in tutte le città del mondo.


Tutti possono scalare la Muraglia

Certo il Giappone è da sempre tra le nazioni più avanzate per quanto riguarda l’accessibilità (è qui, che già negli anni 60 del Novecento, vennero inventate le mattonelle tattili per non vedenti, oggi diffuse in tutto il mondo, ed è a Tokyo e in altre grandi città nipponiche che oramai oltre il 90% delle stazioni sono dotate di ascensori e altre strutture dedicate ai disabili), ma dove la diversità, di qualsiasi tipo essa sia, è guardata con timore e, troppo, spesso vissuta con vergogna. Un punto ancora più dolente in Cina dove il pregiudizio e la discriminazione sono ancora diffusi, ma dove, grazie anche ai Giochi del 2008, qualcosa ha cominciato a cambiare. E dove oggi anche le persone diversamente abili possono visitare la Muraglia (grazie una rampa lunga 400 metri e un ascensore installati nella sezione di Badaling). Così come sono accessibili la Città Proibita, il Palazzo d’Estate, il Tempio del Cielo…

Cortina senza confini

Ora, se in Cina tutti possono scalare la Grande Muragliapensiamo a cosa si potrà fare a Cortina perché come ha sottolineato l’architetto Ambra Piccin, durante uno degli incontri titolato “Winter Games MilanoCortina2026 Hospitality & Development”: «le Paralimpiadi sono una grande occasione per Cortina per riorganizzare i propri spazi che siano accessibili a tutti, nessuno escluso». Una Cortina che sta studiando per diventare “senza confini”. Cortina senza confini si chiama, infatti, l’associazione, tutta al femminile che si pone come obiettivi l’organizzazione di eventi, da qui ai Giochi del 2026, sul tema dell’inclusione in generale e l’accoglienza delle persone diversamente abili, le quali non sono solamente i portatori di handicapp, ma pensuiamo, ad esempio, anche alle persone anziane.


Il portale turistico dei disabili per i disabili

Associazioni e istituzioni da una parte, cittadini dall’altra. Gian Luca Santinelli, agente di viaggio della provincia di Macerata, ha creato Badtravelleril primo portale web per il turismo accessibile dove le recensioni sono scritte dalle persone con disabilità. Il sito prevede un’area dove l’utente può registrarsi indicando il tipo di disabilità, così che la recensione fatta risulti essere pertinente per le persone che hanno determinate necessità.

Tour operator specializzati: l'esempio di Alpitour World

Perché, spesso, avere informazioni, chiare e aggiornate, sulle strutture in grado di soddisfare determinate esigenze è il primo grande ostacolo da superare per questi turisti. Da qui l'esempio (uno su tanti) di Alpitour World, in collaborazione con l’associazione Handy Superabile, specializzata nel turismo senza barriere, di Special Guest: un catalogo di strutture (dagli hotel di lusso alle spa, ai villaggi turistici ecc…, in Italia e nel mondo) testate personalmente da Handy Superabile. Al viaggiatore non resta che fare un semplice click per sapere, ad esempio, quale hotel ha le stanze più grandi per muoversi agevolmente con la carrozzina, quale passerella arriva fino quasi al mare, chi ha un elevatore per tuffarsi o le piscine in cui far entrare anche il cane guida. Le destinazioni selezionate? Non c’è che l’imbarazzo della scelta: dalla Sardegna alla Sicilia, dalla Calabria alla Puglia, passando per Toscana, Abruzzo e Basilicata. E dall’Italia all’estero con Baleari, Canarie, Grecia, Caraibi, Emirati Arabi, Repubblica Dominicana.

Tra le agenzie e tour operator specializzati segnaiamo anche: Lp tourGo4allNo Barrier


L’utopia realizzata di Recoaro: sentieri sterrati accessibili

Ma tornado in Italia, su e giù per la Penisola, di esempi virtuosi ne abbiamo tanti. Pensiamo, ad esempio, all’utopia realizzata quattro anni fa a Recoaro, nota località prealpina delle Piccole Dolomiti in provincia di Vicenza, grazie a joëlette, un ausilio monoruota fuori-strada, i sentieri sono senza barriere e sono fruibili da ogni abilità. Grazie alla struttura la joëlette permette, infatti, di trasportare lungo sentieri, strade e percorsi sterrati, persone non deambulanti, o comunque impossibilitate alla gestione autonoma di un mezzo. Per farlo servono due almeno due accompagnatori volontari. E qui scende in campo il Team joëlette, una squadra di volontari che fanno parte della sezione del Cai - Club alpino italiano di Recoaro. I percorsi? Il sentiero dei Grandi alberi, passando per Campogrosso, le Fonti, monte Spitz, Monte Rove e Rovegliana.


Un’utopia, quella di rendere la montagna accessibile a tutti, che giorno dopo giorno si trasforma sempre di più in realtà, grazie anche al lavoro incessante delle strutture per essere inclusive al 100%.


Gli hotel in Alto Adige: regione virtuosa

Pensiamo ad esempio all’Alto Adige, che al turismo accessibile ha anche dedicato un portale ufficiale: “Alto Adige per tutti”. Qui gli hotel da sempre sono attenti alle esigenze diverse di ciascun ospite. Ne è un esempio il Naturhotel Leitlhof di San Candido, in Alta Pusteria, nel cuore delle Dolomiti di Sesto, del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies e del Parco Naturale Tre Cime. L’accessibilità della struttura è elevata: dispone di due parcheggi, di cui quello ubicato di fronte all'entrata è più adatto alle persone con problemi di mobilità. La reception e l'ascensore sono a portata di mano. Il ristorante e il bar non si trovano sullo stesso piano della reception: sono però serviti agevolmente dall'ascensore. Con l'ascensore (140 x 105 cm) si raggiungono inoltre le belle e ampie camere che dispongono di una grande terrazza con vista su San Candido.

Sempre a San Candido troviamo il Post Hotel Tradition&Lifestyle, un edificio che ha oltre cent’anni, nel cuore della cittadina, ampliato e rinnovato più volte fino a trasformare una piccola pensione di tipo tradizionale in un hotel 4 stelle Superior dal gusto ricercato, pur mantenendone immutato il fascino, e il villaggio di montagna pensato per le famiglie, il Post Alpina – Family Mountain Chalets. In entrambe le strutture sia una parte delle camere sia anche le aree comuni sono accessibili a persone con disabilità.


Da San Candido a San Cassiano dove il Dolomiti Wellness Hotel Fanes oltre alle camere con bagni attrezzati per disabili ha un ascensore riservato che porta alla zona sauna.


Stessa attenzione per Hotel Meranerhof, un curato albergo a 4 stelle S nel cuore di Merano, con 65 camere, delle quali 2 doppie e una singola che sono appositamente allestite per persone con disabilità. Con un ampio ascensore (130 x 117 cm) si raggiungono facilmente le camere accessibili alle persone disabili: la camera singola è spaziosa e adatta a essere utilizzata in assoluta autonomia; la doppia ha il letto accostabile solo sul lato destro. Entrambi i bagni sono accessibili e perfettamente attrezzati di maniglioni di sostegno. Anche le docce sono in box comodo a pavimento e attrezzate di maniglione e seggiolino ribaltabile. La Suite (stanza da sogno) non è specificamente attrezzata per le persone disabili, ma dispone di alcune caratteristiche che la rendono molto interessante per una coppia anziana. La camera offre un ampio letto matrimoniale e un balcone con vista sul giardino. Il bagno presenta una comoda doccia in box a pavimento con sauna a vapore e gioco di luci colorate. I servizi interni dell'albergo, quali ristorante, bar, terrazza, sala conferenze sono agibili senza difficoltà. La zona wellness è raggiungibile tramite l'ascensore e una rampa posta nel corridoio d'ingresso. Il reparto wellness offre una piscina coperta con impianto kneipp e idromassaggio, una piccola area fitness, sauna, bagno turco e sala relax. Difficilmente godibile purtroppo il giardino, quest'ultimo è raggiungibile mediante una rampa di scale (sia dalla terrazza che dalla piscina), oppure accedendo dal parcheggio secondario, uscendo dalla reception e facendo tutto il giro dell'albergo (percorso in lieve pendenza).

Al Falkensteiner Hotel Kronplatz di Brunico (Bz) la lobby, il ristorante, il bar e la terrazza si trovano al piano terra e sono aree così spaziose da non avere ostacoli strutturali. La terrazza panoramica è accessibile tramite un ampio ascensore per poter permettere a tutti di godere della vista su Plan De Corones. Al piano terra, inoltre, si trova un bagno pubblico accessibile e privo di barriere architettoniche. Per un’esperienza a 360° nell’hotel il cliente con problemi motori potrà usufruire anche di tutte le sale per i trattamenti benessere, l'area hammam, le aree sauna e le sale relax, in quanto tutte facilmente accessibili. IAT

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