Maiali allevati
con musica e doccia:
così si diventa
campioni del mondo
di musetto
La curiosa storia di Pierluigi De Meneghi, piccolo produttore locale di Spresiano, in provincia di Treviso. L'«Ingorda confraternita» ha scelto lui tra i ventiquattro norcini che hanno preso parte alla kermesse svoltasi a Riese Pio X
Il musetto, o museto, come dicono in Veneto, è un insaccato simile al cotechino, tipico del Nord Est. Come da tradizione, in occasione delle celebrazioni per Sant'Antonio, patrono tra gli altri anche dei norcini, l'«Ingorda confraternita del museto» ha assegnato il titolo di campione del mondo a quello che i suoi membri hanno individuato come il migliore tra i ventiquattro insaccati in gara. Il segreto del vincitore? Ai suoi maiali fa fare la doccia e ascoltare la musica.
Pierluigi De Meneghi è il campione del mondo di musetto
Pierluigi De Meneghi è un piccolo produttore di Spresiano, Comune in provincia di Treviso. La sua azienda macella trenta maiali all'anno ed è stata aperta nel 2015 nel solco di una lunga tradizione di famiglia. L'«Ingorda confraternita» ha eletto il suo musetto come il più al mondo e non è nemmeno la prima volta. De Meneghi si era già laureato campione nel 2020, succedendo nell'albo d'oro a Luciano Ceccato di Riese Pio X (2018) e ai The Kings of Matcha di Montebelluna (2019). Nell'edizione 2021, svoltasi presso l’azienda vinicola Caneva dei Biasio a Riese Pio X, De Meneghi ha battuto la concorrenza di ben ventiquattro norcini, arrivando davanti all’azienda agricola Carlin di Guia di Valdobbiadene e agli studenti dell’istituto agrario Sartor di Castelfranco Veneto.
Il segreto? Musica e doccia
Il segreto della vittoria l'ha rivelato lo stesso De Meneghi. In primis il cibo (mais, frumento e orzo) è tutto a chilometro zero. Non solo: i maiali vengono allevati all'aperto e d'estate si possono rinfrescare facendo una doccia. Ma l’ingrediente in più è la musica: la radio trasmette (quasi) sempre per allietare i suoi suini. De Meneghi dice che il trucco glielo ha insegnato un veterinario trent’anni fa: se le mucche ascoltano la musica, fanno più latte. Così i maiali: se vengono trattati bene, la loro carne è migliore. «Il musetto è un insaccato che ha bisogno di molte, molte attenzioni - ha sottolineato - Molti lo sottovalutano, ma mi sento di dire che è l’insaccato più difficile da fare».
Un riconoscimento a livello regionale
Presente in giuria anche l’assessore regionale a Turismo e Agricoltura Federico Caner, che si è confrontato con l’esame visivo e tattile della fetta, l’esame olfattivo e quello gustativo. «C’era tanta qualità, non è stato facile scegliere il migliore - ha detto durante la premiazione - Significa che il nostro territorio ha una marcia in più anche da questo punto di vista». Soddisfatto anche l'ideatore dell'«Ingorda confraternita» Matteo Guidolin. «Riese Pio X è ormai capitale veneta del maiale, siamo un punto di riferimento per un prodotto che sta riacquistando sempre più prepotentemente la dignità gastronomica che gli spetta, un capolavoro che nobilita le parti più umili del suino», ha evidenziato. Iat
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