top ai distributori automatici pieni di cibi spazzatura nelle scuole e promozione di un’alimentazione sana e locale. È questo il cuore del Manifesto di Udine per l’Educazione Alimentare nelle Scuole, promosso da Coldiretti durante l’evento “Cibo naturale: un patrimonio da difendere” al Villaggio contadino in Friuli Venezia Giulia. Il documento propone una strategia nazionale contro l’obesità infantile, con un patto tra scuole, famiglie e agricoltori per un’educazione alimentare che metta al centro la salute delle nuove generazioni.
Stop ai cibi ultra-processati nelle mense scolastiche
Il Manifesto invita a eliminare tutti i distributori automatici che offrono snack iperzuccherati, bevande gassate e prodotti ultra-processati dagli istituti scolastici e dagli edifici pubblici, sostituendoli con proposte fresche, sane e a chilometro zero. L’obiettivo è rilanciare le mense scolastiche come spazi di educazione alimentare, introducendo pasti preparati con ingredienti locali, stagionali e di filiera corta, superando la logica del massimo ribasso economico che penalizza la qualità e la sostenibilità.
Educazione alimentare nelle scuole:
un impegno per il futuro
Una delle priorità del Manifesto è il rafforzamento dell’educazione alimentare nei programmi scolastici, a partire dalla scuola primaria. L’insegnamento punta a far conoscere ai bambini l’origine del cibo, i principi di una dieta equilibrata e i rischi legati al consumo di cibi ultra-formulati, investendo così nel benessere della società futura.
Benefici delle piante per la qualità
dell’aria nelle classi
Tra le iniziative proposte, un ruolo importante è attribuito all’introduzione di piante nelle classi per migliorare la qualità dell’aria e contrastare la “sindrome dell’ufficio malato”. Studi promossi da Coldiretti e dall’Istituto di Bioeconomia del CNR hanno dimostrato che specie come Sansevieria, Chamadorea, Yucca, Ficus e Schefflera riducono del 20% le concentrazioni di anidride carbonica e del 15% le polveri sottili PM2,5 negli ambienti scolastici.
Il Manifesto è stato presentato durante un incontro con esperti e istituzioni. Vincenzo Gesmundo, segretario generale Coldiretti ha dichiarato «Il cibo ultra-formulato sta minacciando il futuro dei nostri giovani e la qualità del cibo è la chiave: su quello cattivo si gioca una partita fatale per il nostro Paese. È tempo di scegliere consapevolmente per proteggere la salute e il domani delle nuove generazioni». Anche Ettore Prandini, presidente Coldiretti, è intervenuto: «Vogliamo costruire un futuro più sano per i nostri figli, partendo dall’educazione al cibo. Un’alimentazione consapevole è la prima forma di prevenzione e rispetto per la salute, l’ambiente e l’economia agricola del Paese».
Una rete di esperti e istituzioni
a sostegno del Manifesto
Alla tavola rotonda hanno partecipato anche:
- Roberto Weber, presidente Divulga;
- Felice Adinolfi, professore Università di Bologna e capo Area Politiche e Mercati di Coldiretti;
- Ruggero Francavilla, pediatra presso il Policlinico di Bari;
- Luigi Scordamaglia, amministratore delegato Filiera Italia;
- Stefano Patuanelli, capogruppo Movimento 5 Stelle al Senato;
- Stefano Zannier, assessore regionale alle Risorse Agroalimentari del Friuli Venezia Giulia;
- Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito (intervento in video).
Un patto educativo per la salute dei bambini
Il Manifesto di Udine sottolinea la necessità di un patto tra scuola, famiglia e agricoltura per promuovere un’alimentazione equilibrata e sostenibile. Coldiretti mette a disposizione la sua rete di fattorie didattiche e le esperienze di Campagna Amica per realizzare percorsi formativi che coinvolgano anche le famiglie, diffondendo la consapevolezza sull’importanza dell’origine e della qualità del cibo.
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