Roner, grappe
ma non solo
Gin e rum
di montagna
vanno forte
La storica distilleria Roner si presenta fra tradizione e innovazione al pubblico di esperti e degustatori di Hotel 2017. Il Gin Z44, con botaniche delle valli altoatesine, e il Rum di montagna tra i più richiesti.
Una lunga e bella storia quella che ci racconta Monika Walch, direttore vendite di Roner, fatta di qualità nei distillati che l'azienda produce a Termeno (Bz), un lavoro attento e accurato nel quale le fasi tipiche e tradizionali della distillazione vengono arricchite con ingredienti preziosi come l'amore per la perfezione e l'esperienza di tre generazioni.La grande tradizione si gusta nei distillati di frutta come la Williams riserva in bottiglia nera, nel Caldiff alla mela ma anche nelle preziose grappe, la cui alta qualità diventa anche espressione del territorio. Un territorio quello dell'Alto Adige che consente a Roner di compiere anche importanti innovazioni, come quella di raccogliere nella zona di Termeno, dove ha sede l'azienda le 15 botaniche necessarie a donare al Gin "Z 44" sentori di freschezza ed equilibri davvero notevoli. Interessante la nota del "pino cirmolo" che riporta ai boschi della zona.
Monica Walch
E l'innovazione non si ferma al gin di montagna, ma presenta anche "R 74" un Rum altoatesino. A questo distillato dona particolare morbidezza la permanenza a riposo nelle botti usate del distillato di mele Caldiff e l'incontro degli aromi e delle permanenze genera, insieme alla melassa del centro America, ricche note di prugna, cannella, mandorla e uva sultanina. Un'armonia inedita.
Tornando alla tradizione ecco il Vermouth che strizza l'occhio ai costumi dell'Alto Adige. "GW" e "KS" i due Vermouth di casa Roner interpretano i vitigni tipici in un incontro di sapori mitteleuropeo. Entrambi hanno spiccato carattere pur nella diversità l'uno dall'altro, bella espressione del "flair" mediterraneo nell'arco alpino.
di Andrea Radic
vicedirettore
vicedirettore
Per informazioni: www.roner.com
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