Royale, eccellenza
italiana
sulle tavole
di tutto il mondo
Royale è oggi un simbolo, un gioiello tutto italiano, imitato, copiato. Una case history che ha catapultato questa piccola fabbrica artigianale in mercati fino a qualche anno fa irraggiungibili.
Da quando la 40ª edizione di Host, il Salone internazionale dell’ospitalità svoltosi a Milano, è stata archiviata, il telefono non smette di suonare. È questo il clima che si respira in casa Royale. L’azienda di Lomazzo (Co), guidata dalla famiglia Fanfarillo, da più di 30 anni è al fianco della ristorazione professionale. Agli inizi era una piccola realtà conosciuta prevalentemente per articoli dedicati alla cottura, poi dal 2014 la svolta, il cambio totale con la produzione “SuMisura” e l’avvicinarsi ai migliori chef del mondo attraverso oggetti unici, in grado di comunicare emozioni anche sulle tavole più esigenti.Italia a Tavola ha incontrato il direttore generale Angelo Fanfarillo, figlio di Vittorio, fondatore dell’azienda insieme alla moglie Teresa. Oggi Angelo guida questa fantastica realtà affiancato dalla sorella Silvia.
Un cambio di marcia che si è rivelato un successo. Come è possibile arrivare in pochi anni a questi risultati?
È stato un percorso fatto di sacrifici e di tantissimo lavoro. All’inizio le “porte in faccia”, poi piano piano il prodotto ha iniziato ad essere apprezzato ed è diventato un’icona. Ho avuto comunque la fortuna di cominciare a frequentare molti chef importanti a partire dal 2013. Visitavo parecchi ristoranti e mi trovavo sempre di fronte a piatti stupendi prodotti in ogni parte del mondo. Tranne che in Italia. Allora mi sono chiesto: perché non sfruttare la nostra capacità, la nostra conoscenza trentennale della materia prima e non provarci anche noi?
Che strategie avete adottato per affrontare un nuovo mercato?
Abbiamo iniziato a realizzare le prime “sculture”. All’inizio pochi pezzi fatti a mano, molto particolari, poi la richiesta ha cominciato a crescere. Mi sono trovato quindi di fronte a un bivio: tornare sulla vecchia strada o prendere quella nuova, sconosciuta, buia, piena di incognite. Credo che la risposta sia sotto gli occhi di tutti. Ci siamo impegnati per convertire parte della nostra produzione, perché comunque sono cambiate le “regole del gioco” e abbiamo dato vita a un intero reparto dedicato a questo tipo di manifattura. Oggi quella strada buia è diventata molto luminosa e piena di aspettative. E noi continuiamo a percorrerla di buon passo.
Royale lavora con più di 150 stelle Michelin nel mondo: un risultato impressionante.
È il frutto di un percorso lungo sei anni, complicato, fatto di gioie e di dolori. Ora abbiamo trovato la “giusta via” e non possiamo assolutamente abbandonarla. Anzi, ci sentiamo ogni giorno sempre più a fianco degli chef e cerchiamo insieme a loro di dettare le mode e le tendenze del mercato.
Un successo mondiale quindi, non solo italiano.
Assolutamente sì. Lavoriamo con operatori professionali in Germania, Svezia, Olanda, Belgio, Polonia, Romania, Emirati Arabi, Russia, Australia, Usa, Giappone, Singapore, Bosnia, Croazia, Montenegro, Albania... La Spagna è il nostro primo mercato estero. È veloce e reattivo. Appena si presenta una novità viene recepita al volo. Ma la soddisfazione più grande a livello di orgoglio personale e aziendale viene dalla Francia: portare le nostre collezioni sulle tavole degli stellati d’oltralpe è una soddisfazione che non ha prezzo!
Tracciamo un bilancio di Host 2017.
Un successo senza precedenti. La nostra area è stata presa d’assalto: richieste da ogni parte del mondo. Sarà difficile accontentare tutti perché siamo e rimaniamo una realtà artigianale e famigliare, con una produzione, per forza di cose, limitata. Faremo il possibile.
Quali collezioni hanno attratto maggiormente i professionisti della tavola?
Direi che l’apprezzamento è stato complessivo. Le linee “Materia” (raffigurata nelle immagini di questo servizio, ndr) e “Frammenti” hanno però rappresentato un nuovo, importante tassello nel nostro intero assortimento. Sono due collezioni apprezzate proprio per le forme irregolari. “Diva” rimane il nostro best seller, soprattutto per i tanti clienti che non avevano ancora avuto la possibilità di vedere dal vivo le sue forme eleganti e raffinate. La leggerezza, la purezza della porcellana, lo spessore (3 millimetri) e la speciale texture la rendono unica al mondo. Un diamante ad alta caratura completamente made in Italy.
italiaatavola
Per informazioni: www.royale.it
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