AD ALESSANDRA SEGAFREDDO
E MICHELE ROSSET
IL PREMIO GIORNALISTICO
Longarone (Belluno), 6 ottobre 2018 - È stata assegnato ad Alessandra Segafreddo per la sezione “carta stampata e web” e a Michele Rosset per la categoria “televisione” il premio giornalistico intitolato alla memoria di Giuseppe “Bepi” Zanfon, alla sua prima edizione.
L’iniziativa, che vuole ricordare il collega fotografo, scomparso nel 2017, autore dei primi scatti della tragedia del Vajont il 9 ottobre 1963 e professionista che per mezzo secolo ha documentato con le sue fotografie la realtà bellunese, è stata proposta dal Sindacato giornalisti Veneto e da Assostampa Belluno, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Belluno, del Comune di Longarone, dell’Associazione Bellunesi nel Mondo e della Fondazione Vajont. L'obiettivo del premio è valorizzare coloro che si sono distinti nell’informazione di fatti di cronaca legati al dissesto idrogeologico o a eventi climatici, raccontandoli tramite le immagini.
L’iniziativa, che vuole ricordare il collega fotografo, scomparso nel 2017, autore dei primi scatti della tragedia del Vajont il 9 ottobre 1963 e professionista che per mezzo secolo ha documentato con le sue fotografie la realtà bellunese, è stata proposta dal Sindacato giornalisti Veneto e da Assostampa Belluno, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Belluno, del Comune di Longarone, dell’Associazione Bellunesi nel Mondo e della Fondazione Vajont. L'obiettivo del premio è valorizzare coloro che si sono distinti nell’informazione di fatti di cronaca legati al dissesto idrogeologico o a eventi climatici, raccontandoli tramite le immagini.
Michele Rosset |
La cerimonia di premiazione si è tenuta nella serata di sabato 6 ottobre nella sala del consiglio del municipio di Longarone, alla presenza della autorità e della giuria, composta dalla presidentessa Sara Zanfron, fotografa professionista e figlia di “Bepi”, dalla segretaria del Sindacato giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto, dal presidente di Assostampa Belluno, Ilario Tancon, dalla consigliera nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Michela Canova, dal fotografo professionista Adriano Barioli e dal geologo Luca Salti. A fare gli onori di casa, il sindaco di Longarone, presidente della Provincia di Belluno e della Fondazione Vajont, Roberto Padrin. All'intervento di Padrin hanno fatto seguito i saluti dei rappresentnti degli enti che hanno patrocinato l’iniziativa: l’assessore Gianpaolo Bottacin per la Regione Veneto e il presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona.
Per quanto riguarda la sezione carta stampata e web, la terna finalista era composta da Marcella Corrà, Alessandra Segafreddo e Alessio Viscardi.
La scelta della giuria è caduta su Alessandra Segafreddo, collaboratrice del Corriere delle Alpi e voce di Radio Cortina: ad essere premiato è stato il servizio sulla frana di Alverà a Cortina d’Ampezzo del 5 agosto 2017 pubblicato sulla pagina web del quotidiano: “per la narrazione con gli scatti fotografici e le riprese video, nei momenti immediatamente successivi all’evento, e per la confezione del materiale lavorato in maniera da adattarsi al meglio all’informazione web caratterizzata da sintesi e presa diretta” si legge nelle motivazioni.
I finalisti della sezione video sono stati invece Paolo Colombatti, Michele Maran e Michele Rosset.
Anche in questo caso, tema del servizio è stata la frana di Alverà, raccontata dalle immagini e dal montaggio di Rosset, operatore dell'emittente Telebelluno; la giuria ha motivato la scelta “per le immagini e il ritmo del montaggio compenetrati con il racconto senza mai sovrastarlo, anzi valorizzandolo; per aver colto nei dettagli lo scenario che scorreva davanti alla telecamera; per aver sottolineato i momenti emotivamente più coinvolgenti, riuscendo a renderli nella loro forte emotività al riparo dalla facile sensazionalità”.
Una menzione speciale è andata a Paolo Colombatti, della sede Rai di Venezia, per un servizio sullo sversamento di fanghi nel torrente Boite e sui problemi ambientali che ne derivano. La giuria e la presidentessa hanno apprezzato la completezza del servizio, completo di immagini di copertura e di intervista. In particolar modo, Sara Zanfron ha sottolineato la corrispondenza con lo stile e lo spirito del padre.
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