giovedì 14 febbraio 2019

Farmaci, bene anche dopo la scadenza Ma attenzione

Farmaci, bene 

anche dopo 

la scadenza
Ma attenzione 

a come conservarli


Può capitare di assumere accidentalmente un farmaco scaduto, che sia paracetamolo o un antinfiammatorio rimasto per troppo tempo nei cassetti di casa, avanzato dal periodo influenzale dell'anno precedente. 

Non bisogna preoccuparsi, questo è vero. Tuttavia, come spiega Antonio Voza, responsabile di pronto soccorso dell'ospedale Humanitas in un articolo pubblicato su Humanitasalute e qui riportato integralmente, qualche accorgimento su data di scadenza e conservazione del prodotto va fatto, almeno per sapere se l'effetto terapeutico del farmaco sarà ancora quello atteso o meno.

(Farmaci, bene anche dopo la scadenza Ma attenzione a come vengono conservati)


Sebbene recenti studi in merito alla stabilità dei farmaci abbiano dimostrato che le compresse anche di un farmaco scaduto rimangono stabili dall’80% al 100% nei due anni successivi alla scadenza, la situazione è diversa quando si parla di farmaci iniettabili o liquidi come colliri o sciroppi che non vanno mai somministrati se hanno superato la data di scadenza e in particolare se mostrano alterazioni come sedimenti o il liquido è torbido.

Inoltre, quando si parla di un farmaco scaduto è da tenere in considerazione che la casa farmaceutica non ne garantisce né la stabilità né la sicurezza se non è stato ben conservato. Questo significa che, già dal momento in cui apriamo una scatola di compresse, la conservazione ottimale del farmaco potrebbe essere compromessa dal fatto che il farmaco stesso viene conservato in una stanza umida come può essere un cassetto della stanza da bagno oppure in una stanza calda come può essere la cucina.

Pertanto, indipendentemente dalla data di scadenza riportata sulla confezione, il farmaco potrebbe ridurre la sua efficacia a causa di una errata conservazione. Infatti i farmaci, per restare stabili ed efficaci, dopo l’apertura della confezione dovrebbero essere conservati in ambienti a umidità costante e a temperature stabili non inferiori a 10°C e non superiori a 24-25°C, situazione che rende poco adatti alla conservazione dei farmaci i luoghi in cui abitualmente li teniamo. Meglio trovare spazio in ambienti della casa, certamente non alla portata dei bambini, in cui temperatura e umidità non sono condizionate dal loro uso, come il soggiorno o la camera da letto.

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