lunedì 4 febbraio 2019

La Cina celebra l’anno del maiale Pesce e ravioli nei menu della festa

La Cina celebra 

l’anno del maiale
Pesce e ravioli 

nei menu della festa




Oggi martedì 5 febbraio si festeggia il primo giorno del Capodanno cinese 2019, un periodo che dura 16 giorni, dalla vigilia di Capodanno fino alla Festa delle Lanterne, che chiuderà il 19 febbraio i festeggiamenti. 

Il Capodanno cinese non ha una data fissa, ma varia in base al calendario lunare cinese, inoltre, secondo l’astrologia cinese, ad ogni anno lunare corrisponde un segno zodiacale. Il 2019 è l’anno del maiale che viene associato alle caratteristiche di gentilezza, coraggio, ma anche di irascibilità.

(La Cina celebra l’anno del maiale Pesce e ravioli nei menu per festeggiare)
(foto: gamberorosso.it)

Il cibo è una componente fondamentale dei festeggiamenti. Durante tutto il periodo del Capodanno, ma soprattutto alla cena della vigilia, si preparano e si mangiano alcuni piatti considerati porta fortuna per via del loro significato simbolico, dovuto al nome o all'aspetto. In occasione del cenone della vigilia sono previste 12 portate, a simboleggiare i 12 mesi dell’anno, ma anche i 12 animali che caratterizzano l’astrologia cinese.

Il pesce si dice porti fortuna, infatti la parola cinese "pesce" suona come la parola "abbondanza", quindi mangiare questo alimento porta denaro e fortuna in abbondanza nell'anno successivo. La testa e la coda dovrebbero rimanere intatte, a rappresentare l’intero anno.

I ravioli sono un altro piatto immancabile. Con una storia di oltre 1.800 anni, rappresentano una pietanza cinese classica e un piatto tradizionale popolare in tutta la Cina durante le festività del nuovo anno, soprattutto nelle regioni settentrionali. Durante il Capodanno si lavorano in modo che la loro forma ricordi i caratteristici lingotti d’oro cinesi (che sono ovali e hanno la forma di una barca con le estremità rivolte perso l’alto). Secondo la tradizione, più ravioli si mangiano e più soldi si guadagneranno nell’anno a venire, ma a patto che vengano mangiati allo scoccare della mezzanotte.
Altri piatti tipici sono gli involtini primavera, le torte di riso glutinoso e le tangyuan (palline dolci fatte con farina di riso che simboleggiano una famiglia unita). Gli involtini primavera portano ricchezza prendono il nome dalla Festa di Primavera, che in cinese è il modo in cui si chiama il capodanno. Sono una tipologia di dim sum dalla forma cilindrica e riempiti di verdure, carne o da ingredienti dolci. I ripieni sono avvolti nella sfoglia che viene poi fritta assumendo il tipico colore dorato.

Anche in Italia, come in molti Paesi del mondo, le comunità cinesi festeggiano in grande il capodanno, con sfilate e feste. Da segnalare Milano nella Chinatown di via Paolo Sarpi, Roma, al quartiere Esquilino e Prato, città nella quale risiede la comunità cinese più numerosa d’Italia. A Torino sarà ospite dell’Associazione Nuova Generazione Italo-cinese (Angi), un noto artista di Wenzhou, Mai Lang, che realizzerà delle opere dedicate ai monumenti più importanti per poi promuoverle a Wenzhou, la città di provenienza della comunità cinese residente. Il Museo d’Arte Orientale di Torino propone la mostra “Ricami di carta“ curata dall‘Istituto Confucio dell’Università di Torino insieme con East China Normal University di Shanghai.
di Piera Genta

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