Investimenti record nei bar italiani: il 2024 è l'anno della rinascita?
Nel 2024 i bar italiani hanno investito oltre 1,2 miliardi di euro, concentrandosi su attrezzature moderne e tecnologie digitali come pos e palmari per la gestione delle comande. Molti hanno rinnovato i locali per migliorare l'accoglienza e l'efficienza energetica, con focus sulla sostenibilità: il 33% - riporta la Fipe - ha investito per il benessere dei clienti, il 30% per ampliare l'offerta
Il 2024 segna un anno di investimenti record per i bar italiani, con una cifra che supera i 1,2 miliardi di euro. Un risultato sorprendente dopo gli anni di crisi causati dalla pandemia, che ora vede i gestori tornare a scommettere sul futuro dei propri locali. «Le stime degli investimenti dei gestori di bar nel 2024 vanno verso un nuovo record e supereranno i 1,2 miliardi» conferma Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi Fipe Confcommercio, a Il Sole 24 Ore. I dati mostrano come circa 66mila baristi, uno su due, abbiano pianificato investimenti per migliorare e modernizzare i loro spazi, puntando sia sulle attrezzature tradizionali sia sulle nuove tecnologie digitali.
Rinnovare i bar: un impegno tra design e funzionalità
Nel 2024, gli investimenti nei bar sono mirati in primis a migliorare l'esperienza dei clienti. La maggior parte degli imprenditori ha deciso di rinnovare gli spazi interni con nuovi banchi, tavoli, sedute e altre attrezzature di sala. I dehors, sempre più richiesti dai clienti, sono anch'essi oggetto di attenzione, con interventi di ammodernamento volti a renderli più accoglienti e funzionali. L'obiettivo è chiaro: offrire un ambiente piacevole e moderno che risponda alle aspettative di una clientela sempre più esigente.
Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi Fipe Confcommercio«Il 33,1% degli imprenditori investe per migliorare il comfort dei propri clienti - sottolinea Sbraga - mentre il 30,5% ha scelto di ampliare la propria offerta, puntando su nuovi servizi e momenti di consumo». I bar stanno così evolvendo, passando dall'essere semplici punti di ristoro a diventare luoghi di incontro dove trascorrere diversi momenti della giornata, dalla colazione fino al dopocena. Questa scelta risponde anche alla volontà di aumentare il valore dello scontrino medio, che attualmente si aggira intorno ai 4,6 euro, e di entrare in mercati più remunerativi come quello del pranzo e dell'happy hour.
Bar, la spinta verso la digitalizzazione
Un altro aspetto chiave degli investimenti riguarda l'introduzione di tecnologie digitali che aiutano a migliorare la gestione e l'efficienza operativa del bar. Nel 2024, molti imprenditori hanno puntato su strumenti digitali come registratori di cassa di ultima generazione, pos e palmari per gestire le comande. Questi strumenti non solo velocizzano il servizio, ma riducono anche gli errori e migliorano la gestione complessiva dell'attività. La digitalizzazione si estende anche al marketing e alla presenza online, con molti bar che stanno potenziando i loro siti web e sviluppando app per connettersi meglio con i clienti e offrire servizi personalizzati.
Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe«La tecnologia è fondamentale per garantire la crescita e la competitività - osserva Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe. I bar italiani stanno affrontando le sfide del futuro con due asset chiave: tecnologia e sostenibilità. Continuare a investire in queste aree è essenziale per migliorare la qualità del servizio offerto e rispondere alle nuove esigenze dei consumatori».
I bar tra efficienza energetica e sostenibilità
Oltre alla digitalizzazione, un'altra area di forte attenzione è l'efficienza energetica. Il 28% dei baristi ha scelto di investire per razionalizzare i consumi, migliorando il livello di efficienza energetica delle attrezzature. I frigoriferi e gli abbattitori di nuova generazione, così come i sistemi di cottura e lavaggio, sono progettati per ridurre i consumi e contribuire a un utilizzo più sostenibile delle risorse. Questo non solo permette ai bar di abbattere i costi operativi, ma risponde anche a una crescente sensibilità dei clienti verso l'impatto ambientale delle attività commerciali.
Bar: oltre alla digitalizzazione, un'altra area di forte attenzione è l'efficienza energeticaLa sostenibilità, infatti, non riguarda solo la riduzione degli sprechi, ma anche la scelta di attrezzature e forniture che rispettano l'ambiente, senza compromettere la qualità del servizio. Questi investimenti aiutano i gestori a costruire una reputazione di locali all'avanguardia, attenti alle esigenze di un mercato in evoluzione e sensibile ai temi green.
Un nuovo modello di bar
Nel corso degli ultimi dieci anni, il panorama dei bar italiani è cambiato profondamente. Se in passato il bar era spesso associato al classico servizio al banco, oggi si assiste a una trasformazione verso modelli più completi, che offrono anche servizi di ristorazione. Questa migrazione è dettata non solo dalla necessità di attrarre nuovi clienti, ma anche dal desiderio di ampliare il ventaglio di momenti conviviali a cui i bar possono rispondere: pausa pranzo, aperitivi, cene informali e dopocena sono oggi spazi di mercato su cui molti gestori stanno investendo. Gli imprenditori del comparto devono confrontarsi con sfide importanti, tra cui costi fissi elevati, legati sia al personale che all'affitto dei locali, e un carico di lavoro impegnativo, che può arrivare fino a 14 ore al giorno, spesso per sette giorni alla settimana. Tuttavia, l'ampliamento dei servizi e l'attenzione alla qualità dell'offerta rappresentano la chiave per mantenere alta la competitività e soddisfare le nuove aspettative dei consumatori.
Occupazione e diversità nei bar italiani
Nel 2024, i bar italiani continuano poi a rappresentare una parte fondamentale della vita sociale ed economica del Paese. Con 132mila locali attivi e oltre 272mila dipendenti, il comparto rimane una fonte cruciale di occupazione. Di questi dipendenti, il 59% sono donne, mentre il numero dei lavoratori stranieri è cresciuto del 10% nell'ultimo anno, arrivando a superare i 54mila addetti. Anche la presenza di imprenditori giovani è in crescita: il 12,6% dei bar è gestito da under 35, confermando come i bar rappresentino un'opportunità per chi desidera mettersi in proprio.
I bar rimangono una fonte cruciale di occupazioneUn terzo dei bar è gestito da una donna, a dimostrazione di come questo settore sia caratterizzato da una forte componente femminile e multiculturale, che contribuisce a renderlo dinamico e inclusivo. In un contesto in cui il numero dei bar è diminuito nell'ultimo decennio, gli investimenti del 2024 testimoniano la volontà di continuare a innovare e migliorare, per offrire un'esperienza sempre più completa e coinvolgente ai clienti di tutta Italia.
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