giovedì 13 novembre 2014

PAESE CHE VAI, OLIO CHE TROVI

PAESE CHE VAI OLIO CHE TROVI...
MA NON SEMPRE È QUELLO BUONO
Un olio toscano sicuramente ottimo
Olio maremmano ok

Dieta mediterranea con l'olio di mais o quello di canola? È quanto sta cercando di proporre la ricerca
statunitense attraverso una serie di studi mirati a sostenere i consumi degli oli di semi ad alto contenuto di acidi grassi polinsaturi. A pochi giorni di distanza sono infatti state pubblicate due ricerche, una dell'Università dello Utah, che sostiene che l'olio di mais sia migliore dell'extra vergine nell'abbassare i livelli di colesterolo. L'altra, della Columbia University, che afferma che “aderire ai dettami della dieta mediterranea significa consumare regolarmente più frutta, verdura, pesce, legumi e grassi polinsaturi”, come appunto l'olio di mais o di canola.
Ma davvero gli oli con elevato tenore di polinsaturi fanno così bene alla nostra salute? Il grasso di riferimento della dieta mediterranea è l'olio extra vergine d'oliva che contiene molti più acidi grassi monoinsaturi che polinsaturi. Ma l'extra vergine fa bene anche per i suoi alti tenori in polifenoli, non contenuti negli oli di semi.
È bene ricordare che gli acidi polinsaturi tendono a ossidarsi più facilmente, per esempio in cottura, e il processo di ossidazione può portare alla formazione di sostanze tossiche per il nostro organismo. Inoltre, un consumo eccessivo di grassi polinsaturi è associato a immunosoppressione e insorgenza di neoplasie. Gli acidi grassi polinsaturi poi, abbassano sia i livelli di colesterolo buono che quello cattivo.
Dal punto di vista nutrizionale l’olio di oliva extravergine è il grasso più equilibrato. È costituito infatti dal 75% di grassi monoinsaturi, dal 16% di grassi saturi e dal 9% di grassi polinsaturi, con un perfetto bilanciamento tra omega 6 e omega 3.

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