martedì 4 novembre 2014

A TAVOLA COM GLI "OCHI" PADOVANI

Gli ochi padovani di messer Savanorala 
XI rassegna dei ristoranti 
e delle trattorie patavine

Una cena per festeggiare il generoso pennuto. Dall'alta alla bassa, passando per i saliscendi dei colli
Euganei, sono poco meno di una quarantina i ristoranti e le trattorie della provincia di Padova che hanno risposto al richiamo dell'oca di San Martino. Un'usanza, quella di imbandire le tavole del padovano con il succulento bipede, debitamente spiumato e altrettanto debitamente passato a fil di forno, che risale ai tempi in cui poveri contadini senza terra, per rimanere nelle grazie dei signorotti di campagna e conservare il contratto di mezzadria o per continuare a rimaner boari, alla fine dell'annata agraria, omaggiavano i ricchi proprietari terrieri regalando loro uno o più ochi. Come come scriveva il medico e docente all'Università Patavina, medico e docente all'Università Patavina, Michele Savonarola, classificandoli come bipedi di genere maschile nel suo “ Libretto de tutte le cosse che se magnano” :
… l'ochio, dice il vulgare, è uno bono bocone e complexionandoli comme cibo diciamo seano tale fredi e humidi in primo, spetialiter del'animale grasso, ma del magro sono fridi e secchi; ciò piace a Isaac. Pasto sono viscoso e pur difficile da padire ma pur è assai giotto boccone, spetialiter quelli del capreto castrone zovene e di agnello lactante. Ma de loro se ne vole tuore poca quantità comme dela medulla ditto è. Voleno essere manzati cum uno poco de sale e pepere o cinamomo o zenzevro.
Con le ricette salate anche le dolci invenzioni dei pasticceri 
Ora, vista la dotta e storica tradizione gastronomica nel celebrare l'oca, certamente non sarà facile scegliere fra le ricette proposte nei menù di ogni locale fra i 37 appartenenti all'APPE di Padova che si apprestano a dar vita alla cena dell'oca giunta alla sua XI edizione.  Per cui, per non far torto a nessuno, meglio rimandarvi alle loro pagine web dove troverete nomi, indirizzi e menù. Magari, potreste pensare di farvi un giro dell'oca per intero e visitare tutti i locali visto che gran parte dei ristoratori proporranno i piatti a base d'oca per tutto il mese di novembre. Va ricordato poi, nota affatto trascurabile, che oltre ai ristoratori, l'oca sarà celebrata in pompa magna anche dai pasticceri della provincia con dolci creazioni ideate per l'occasione.
Si ringrazia per le foto l'allevatore di oche Michele Littamè
Vinoecibo


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