martedì 4 novembre 2014

PECORINO FORMAGGIO ANTICO

Pecorino, formaggio
dalle origini antiche


Le origini del formaggio pecorino sono molto antiche, dato che fin
dal I secolo a.C. abbiamo una descrizione sulla tecnica di fabbricazione di questo prodotto nel De re rustica di Varrone.

Come dice il nome, il formaggio pecorino è prodotto esclusivamente con latte di pecora. Detto latte ha un tenore di grasso (6,9%) superiore a quello di mucca (3,5%) e di composizione diversa (predominanza di acidi grassi volatili insolubili), per cui i prodotti caseari che ne deriva­no sono dotati di un particolare aroma.
In Italia si produce in Sicilia, con il nome di “canestrato” (deve que­sto nome al canestro di vimini in cui viene posto per assumere la for­ma caratteristica), in Sardegna, nel Lazio e in Toscana.
Il pecorino toscano si differenzia dagli altri perché è dotato di un sa­pore meno piccante.
Per ottenere questi risultati in Toscana usano, oltre al normale Ca­glio, particolari piante adatte a ottenere la coagulazione del latte (car­ciofo selvatico, più conosciuto con il nome di cardo).
La crosta è chiara se lasciata al naturale, rossa se passata con con­serva di pomodoro.
Il pecorino prodotto in provincia di Siena è il più apprezzato fra quel­li toscani. Fra tutti merita una citazione il “marzolino”, della zona del Chianti, ottenuto da pecore nutrite con le erbe nuove (in particolare l’assenzio, che conferisce una punta di amaro aromatico).
Alcuni storici fanno derivare il nome marzolino dal formaggio etru­sco marceolinus. È confezionato in piccole forme ovoidali (normalmen­te il pecorino è presentato in forme rotonde).
Il pecorino marzolino, poiché non è piccante, viene anche chiama­to “caciotta pecorina”. Dal punto di vista nutritivo è sovrapponibile al pecorino toscano. Nel territorio senese le pecore vengono lasciate pa­scolare nei terreni argillosi (le crete) dove le erbe sono scarse, ma mol­to profumate. Inoltre, per tradizione, in tutta la Toscana il cacio si sala poco e questo permette di avere dei prodotti saporiti per merito degli aromi propri piuttosto che per aggiunta di semplice cloruro di sodio.
Gli avanzi del pecorino fresco, tritati e mescolati con poche gocce d’olio d’oliva e qualche granello di pepe nero, vengono deposti su ero­stini di pane tostato e gustati come antipasto


PECORINO
Calorie:                     392; kj: 1640
Colesterolo:              85
Composizione:         Acqua = 32,3; P = 28,5; L = 28; G = tracce; F O
Vitamine: (mg) B = 0,03; B= 0,47; PP = 0,2; C = 0; (mcg) A = 280
Minerali:                  (m9) Fe = 0,7; Ca = 1160; P = 675; Na = 1890; K 94
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