Kiwi simbolo benefico
della Nuova Zelanda
Lo Stato fu il primo a sviluppare la coltivazione intensiva con ottimi risultati economici
Il kiwi è una pianta originaria della Cina meridionale dove si coltivava circa 700 anni fa per il suo frutto che era considerato una prelibatezza per gli imperatori cinesi, inoltre aveva pure un uso ornamentale.
All'inizio dell'Ottocento arrivò in Inghilterra e nel Novecento si diffuse in Nuova Zelanda, dove ha trovato un ambiente favorevole allo sviluppo. Il merito fu di Isabel Fraser, insegnante della città neozelandese di Wanganui, ritornò da un viaggio in Cina con una manciata di semi neri del frutto Actinidia deliciosa. L’agricoltore Alexander Allison li piantò. Nel 1905 nacquero i primi kiwi su suolo neozelandese, anche se al tempo erano noti con il nome di uva spina cinese.
Nel 1928 avvenne una svolta nella coltivazione dei kiwi. L’esperto in scienze agrarie Hayward Wright riuscì a sviluppare una varietà particolare di Actinidia. Le sue caratteristiche peculiari sono la forma ovale, il gusto piacevole e la lunga durata. Attualmente, la razza Hayward è quasi sinonimo del rinomato kiwi verde.
Nel 1934 Jim MacLouglin piantò un’Actinidia su un terreno vulcanico che unitamente al clima mite si rivelarono ideali per quel frutto. Il produttore qualche anno dopo spedì 20 case del frutto in a Londra. Il prodotto fu esposto al mercato di Covent Garden. Il prodotto incontro l'intesse del pubblico che l'acquirente ne ordine 1500 case per l'anno successivo.
Generalmente si consuma con l'avvio della stagione autunnale fino al termine dell'inverno, il kiwi è senz'altro un frutto molto ricco di sostanze benefiche e si utilizza in diversi tipi di regimi alimentari. Contiene vitamina C ed E, potassio, rame, ferro e fibre.
L’utilizzo in cucina di questo frutto è molto semplice: si usa consumato da solo e fresco, però è molto adatto anche per la preparazione di conserve, macedonie, marmellate, sciroppi e succhi.
Marco MeneghettI
vinoecibo.
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