mercoledì 3 febbraio 2016

ADDITIVI SOTTO ACCUSA PER LE MALATTIE AUTOIMMUNI

ADDITIVI SOTTO ACCUSA 
PER LE MALATTIE AUTOIMMUNI 

Vi può essere una correlazione tra malattie autoimmuni,
tra cui diabete, sindrome intestino irritabile, celiachia e persino sclerosi multipla, e l'assunzione di taluni additivi alimentari. A fare la scoperta sono stati l'Istituto Israeliano di Tecnologia Technion di Haifa e l'Istituto Aesku-Kipp in Germania. La ricerca, pubblicata su Autoimmune Reviews, spiega che alcuni additivi possono indebolire la resistenza dell’intestino a batteri, tossine e altri elementi nocivi nutritivi e non. Nel loro studio, i ricercatori si sono concentrati sul significativo aumento dell'uso di additivi alimentari industriali volti a migliorare la qualità come il gusto, l'odore, la consistenza e la durata e hanno scoperto un "collegamento circostanziale significativo tra l'aumento dell'uso di prodotti alimentari trasformati e l'aumento nell'incidenza di malattie autoimmuni." A finire sul banco degli imputati in particolare: glucosio, sodio, solventi grassi (emulsionanti), acidi organici, glutine, transglutaminasi microbica (un enzima speciale che funge da colla alimentare) e particelle nanometriche. Secondo gli autori dello studio, la loro assunzione costante aumenta il rischio di sviluppare malattie autoimmuni, nelle quali il sistema immunitario attacca cellule, tessuti o organi come se fossero corpi estranei. L'invito, quindi, è quello di leggere sempre attentamente l'etichetta degli alimenti. Con l'entrata in vigore del regolamento comunitario 1169/2011, gli ingredienti devono comparire in ordine decrescente di presenza nell'alimento. Particolare attenzione secondo il primo autore della ricerca, Aaron Lerner, va prestata ai piatti pronti ma anche a carne, pesce, dolciumi, bevande e prodotti da forno.

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